Titolo: Ferito Autore: Percival Everett Casa Editrice: Nutrimenti Prezzo: 16 Euro
Recensione a cura di Kappabi
Sinossi dell'opera
Qualcosa sta per accadere - la consapevolezza di questa tensione è l'ossatura del libro - perché nulla accade mai a Highland, Wyoming, profondo e gelido West, dove un impenetrabile cowboy di mezz'età, uno tra John Wayne e Gary Cooper, vedovo, laureato in storia dell'arte con una passione per Klee, Kandinskij e le caverne, naturalmente nero vive la sua appartata quotidianità fatta di giornate che iniziano alle cinque e trenta, un centinaio di chili di escrementi di cavallo da spalare, cavalli difficili da addestrare, un cucciolo di coyote con tre zampe da curare.
L'attrazione improvvisa e travolgente che sboccia tra due ragazzi, il diciassettenne Elio, figlio di un professore universitario, in vacanza con la famiglia nella loro villa in Riviera e un giovane ospite, invitato per l'estate, il ventiquattrenne Oliver, che sta lavorando alla sua tesi postdottorato. Quello che Elio e Oliver proveranno in quei giorni estivi e sospesi in Riviera e durante un'afosa notte romana sarà qualcosa che loro stessi sanno non si ripeterà mai più: un'intimità totale, assoluta, un'esperienza che li segnerà per tutta la vita.
Ultimo appuntamento per questo primo fine settimana post vacanze de Il mondo espanso dei romanzi gay e come promesso ieri, eccovi l'intervista esclusiva a Renzo Samaritani che ci parla del suo nuovo romanzo, ma anche del rapporto con la sua Stefania. Un'intervista interessante, diversa dalla prima, che vi prermetterà di conoscere qualcosa in più dello scrittore romagnolo.
Io vi aspetto Sabato prossimo per un nuovo fine settimana all'insegna della lettura.
Francesco Sansone
Esclusiva
Nella foto Renzo Samaritani
"Stefania è un po' me"
Renzo, l’ultima volta che ci siamo sentiti, ti avevo chiesto quando sarebbe uscita la seconda parte del tuo viaggio e adesso eccoci a parlare de "Stefania, Viaggio in India: l'Antica Profezia". Emozionato per questo ritorno/debutto?
Assolutamente si. Ogni libro (anche quelli che non ho pubblicato) ha sempre un grande impatto emotivo sulla mia persona. Metto dentro agli scritti molto di me stesso e quindi non potrebbe essere altrimenti!