Storia di Lou - Vincenzo Restivo torna a raccontare le sofferenze dell'anima
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
“Lou è
un personaggio molto complesso, che porta dentro di sé l’insopportabile peso di
un senso di inadeguatezza nei confronti del mondo e soprattutto del suo corpo,
nel quale si trova profondamente a disagio. Lou, infatti, sta per Louis, perché
all’anagrafe è un ragazzo. Ma dentro quel corpo maschile si nasconde Louise, la
principessa della favola che le raccontava sempre sua madre Carla. Già alcuni
anni prima aveva deciso di tagliare via con le cesoie del padre quell’appendice
innaturale che le pendeva tra le gambe, ma adesso il suo è solo un corpo
mutilato. Sua sorella Eli è invece una ragazzina autistica, che trova sollievo
nello scavare con le dita il terreno del giardino per mangiarne gli insetti. Le
uniche persone a comprendere l’importanza che questo rituale rappresenta per il
suo equilibrio emotivo sono Lou e la madre, che le lasciano fare liberamente
ciò che per tutti gli altri sarebbe una pratica aberrante, innaturale. Ma improvvisamente Carla
muore e, essendo anche il padre morto anni prima, a Lou non rimane che una
persona a cui rivolgersi: la zia Flo, sorella della madre, una donna
estremamente conformista e perbenista. Lo scontro tra le due si manifesta quasi
subito, tuttavia Lou trova un complice nel cugino Even, un giovane paraplegico
dalla nascita. Sebbene il primo approccio tra i due sembri ruvido e sgarbato,
forse un’iniziale reazione difensiva alla paura di non essere accettati
dall’altro, presto la loro apparente rivalità si evolve in una profonda
sintonia, una complicità figlia dell’esigenza di protezione tra esseri
similmente diversi”
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO. ISCRIVITI ALLA
NUOVA PAGINA FACEBOOK
Su queste premesse si basa Storia
di Lou (Watson edizioni, prezzo cartaceo: 10,00 Euro), il nuovo romanzo con
cui Vincenzo Restivo torna e
convince.
Convince perché, pur rimanendo fedele alle tematiche affrontate nei
lavori precedenti, consegna un’opera nuova e originale con un linguaggio più
sfrontato. Lo stile narrativo rimane lo stesso ma, forse grazie anche alla
maggiore età del protagonista, è esplicito nel descrivere i rapporti sessuali
di Lou. Un linguaggio diretto, quotidiano, che non stona e s’incastra alla
perfezione con il resto del racconto.
Continua sotto...
Vincenzo Restivo appare sicuramente più maturo.
Abile nel giocare con i suoi topic di sempre, quelli dei romanzi di formazione nei
quali sa muoversi con un’abilità eccellente, l'autore riesce a destreggiarsi
con delicatezza nei nuovi. I problemi legati alla disfunzione di genere, l’autismo
e gli handicap fisici sono descritti in un modo tale da arrivare al lettore in
tutta la loro complessità.
I topic tipici della narrativa di Restivo,
quali gli insetti – usati per spiegare gli stati emotivi -, il disagio
dell’anima, i segreti – mantenuti per nascondere una brutta verità - e il
viaggio alla ricerca di se stessi, sono utilizzati in maniera diversa rispetto
ai lavori passati e non si ha mai, nel corso della lettura, l’impressione di
ritrovarsi di fronte a un “già letto”.
Per tutto questo e per molto altro – che non anticipo per non rovinarvi
la lettura – Storia di Lou è un
romanzo che si deve leggere perché, sebbene faccia male la crudeltà con cui la
vita si accanisce sui personaggi, riesce a creare empatia nel lettore, il quale
riesce ad apprezzarne, e capirne, le complessità caratteriali.
Continua sotto...
Pertanto se avete amato L’abitudine del coleottero, Quando le cavallette vennero in città e Il tempo caldo delle mosche, i lavori
precedenti di Vincenzo Restivo, Storia di Lou non può mancare nella
vostra libreria.
Da leggere assolutamente.
Vincenzo Restivo vi dà appuntamento a domani con l'intervista rilasciata a Il mondo espanso dei romanzi gay
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE...
Nessun commento:
Posta un commento