“Possession – Ascesa” - Tinte fosche, una scesa nell'abisso senza ritorno né redenzione nell'ultimo romanzo di Valentina C. Brin

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani

Devo ammettere che non conoscevo questa autrice e, nonostante sia risaputo che sono una lettrice praticamente onnivora, mi sono avvicinata con estrema cautela a questo suo romanzo. È uno storico dark, un m/m, un romance, ma non troppo, allora mi son detta “cosa c'è meglio di questo?” Eppure il timore di farmi prendere dalla storia, di immedesimarmi nei personaggi e poi soffrire come un cane stava lì come una spada di Damocle sulla mia testa, e invece... Wow! Non sarà tanto elegante come espressione, ma lasciatemelo dire: Wow e ancora wow! La storia ti prende, ti avviluppa e ti porta con sé nell'oscurità senza alcuna via di uscita, ma è talmente coinvolgente da spazzare via ogni timore di sofferenza. La “responsabile” di questo piccolo gioiello è Valentina C. Brin, il romanzo è “Possession - Ascesa” (serie Obsession saga, 2.1 – Self Publishing. Prezzo 2,99 Euro). Questa la trama: Londra, 1680. Per il giovane Charles Rochester, marchese di Bolton ed erede del duca di Norfolk, desiderare un uomo è inaccettabile: la feroce attrazione che il nuovo servo suscita in lui deve essere soffocata a qualunque costo. Tuttavia non è facile costringere il cuore a tacere quando coloro che dovrebbero comprenderti ti tradiscono e l'unica persona leale sembra essere la sola da cui cerchi disperatamente di scappare. Per Dorian Pratt, invece, non c'è speranza: capisce subito di essere perduto non appena posa gli occhi sul suo signore. Sa bene che non potrà mai averlo, eppure impedire al proprio corpo di reagire in sua presenza sembra essere impossibile.
Quando i pericolosi segreti nascosti tra le mura di Norfolk House vengono a galla, tutto precipita. C'è solo un modo in cui Charles può sperare di tenere Dorian con sé, ma per poterci riuscire deve essere pronto a sacrificare il valore più importante che Dio gli ha donato: la propria umanità.
I torti non si perdonano e per il sangue versato c'è sempre un prezzo da pagare.
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È difficile comprendere un personaggio come Charles, il giovane erede del duca di Norfolk. La sua natura oscura emergerà lentamente, ma avrà una strada senza ritorno dal momento in cui incontrerà Dorian, il nuovo servitore della casa. Charles tenterà di rifiutare ciò che inizia a sentire per il giovane, ma ben presto questa sua attrazione diventerà un'ossessione che lo spingerà a compiere atti per cui difficilmente ci sarà perdono o redenzione. 
Dall'altra parte abbiamo Dorian, un giovane orfano di diciassette anni, dallo sguardo innocente e bello come il peccato. Viene assunto per servire nella casa del Lord di Rochester, e questo coincide proprio con il ritorno a casa di Charles da Eton. Dorian rimane immediatamente affascinato e al tempo stesso impaurito dal marchese di Bolton, ma ben presto arriverà ad avere ben più solidi sentimenti nei suoi riguardi tanto da accettare, quasi impotente, le colpe di cui il giovane marchese si macchia.
I protagonisti sono due personaggi ben caratterizzati, che a modo loro attraggono il lettore con le loro azioni e le loro sfumature. Ma bisogna dire che l'autrice è stata molto abile anche con tutti gli altri personaggi secondari, dando loro il posto giusto e di rilievo ai fini della storia.
A cominciare dalla famiglia di Charles, con una madre severa e intransigente, morbosamente attaccata al figlio, ma pronta a rifiutarlo e allontanarlo, quando lui le chiede disperatamente di aiutarlo a uscire da quel buco vischioso e senza fondo in cui sta precipitando. La sorella Emily, con il suo amore ostacolato e che finirà nelle spire malvagie del fratello. Per finire con Jonathan duca di Rochester, quel padre che sembra quasi più defilato nella vita di Charles rispetto alla madre e alla sorella, ma che invece nasconde un segreto da cui inizierà la perdizione del giovane erede.
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Importante ai fini dela storia è la figura di Mr. Moore, che preleverà Dorian dall'orfanotrofio per portarlo a Norfolk, facendogli da istruttore per essere un bravo servitore, ma che per il giovane sarà quasi come una figura paterna. Poi c'è Agnes, la cuoca della casa, che è stata la balia del piccolo Charles e che ora con le minacce viene costretta a mantenere i più terribili segreti.
Infine non posso non parlarvi di Tristan, il bel ragazzo del bordello, che sarà importante per Dorian e che con il tempo diventerà il suo migliore amico, contrapposto a London, amico di Charles e, in un certo senso, l'altra metà della sua anima nera. Non c'è azione, colpa o perversione di Charles che London non approvi, anzi. In alcuni momenti si ha l'impressione che sia lui a suggerire all'erede dei Rochester le malvagità di cui si macchia, quasi volendolo spingere sempre oltre la sua oscurità.

Nella speranza di leggere presto il seguito di “Possession - Ascesa”, mi sento di suggerire fortemente la lettura di questo romanzo, perché Valentina C. Brin è brava e scrive davvero molto bene. La sua storia è avvincente, coinvolge emotivamente e ci si abbandona quasi con esaltazione agli scenari tetri e oscuri, che l'autrice ha reso in maniera perfetta e accattivante per i lettori.