Oltre l'arcobaleno - 15 modi di dire no all'omofobia nell'antologia di Amarganta edizioni

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
"Quindi autori emergenti si sono messi in gioco declinando con il proprio stile e il proprio genere ciò che sentono e che vogliono raccontare sull’omosessualità e i diritti, per gridare a gran voce qual è, dal loro punto di vista, il domani che desiderano: l’equità e il rispetto di tutti, senza svantaggi di fatto o discriminazioni.
Si tratta di storie semplici e nel contempo complesse, che parlano del quotidiano, del dramma o anche della gioia di essere. Dall’antica Grecia, passando per l’era contemporanea fino ad apocalittici futuri probabili, i personaggi vivono la vecchiaia, la malattia, l’omofobia, il desiderio di non arrendersi, il senso di famiglia e la genitorialità e l’amicizia in un percorso unico ed emozionante.
Il ricavato dell’opera andrà interamente a sostegno delle attività dell’Avvocatura LGBT – Rete Lendford."

Oltre all’iniziativa benefica, il pregio di questa opera sta nel aver saputo mettere assieme quindici autori, riuscendo a intercettare i vari gusti dei lettori.
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L’antologia ‘Oltre l’arcobaleno – Il domani che vogliamo, Vol. I’ (AAVV, Amarganta Edizioni. Prezzo: 2,49 Euro), infatti si potrebbe dividere in due generi: da un lato racconti appartenenti alla letteratura omosessuale (la chiamo così per semplificazione) e dall’altro racconti di genere romance M/M.
I primi sono di Francesca Masante, Francesco Mastinu, Guido Spano, Giada Gaudino, Clara Cerri, Federica Gnomo, Fabio Cicolani, Beatrice Da Vela e Francesco Sansone. I secondi di Cristina Bruni, Taylor Kinney, Annemarie De Carlo, Leah Weston, Minerva Stevens e SusanMoretto.
I primi rispecchiano perfettamente le atmosfere del genere. I colori, le immagini e i luoghi poco a poco prendono corpo nella mente del lettore che, procedendo nella lettura, rivive gli stati d’animo, la rabbia, le emozioni e la frustrazione provata dai personaggi. I secondi, come genere insegna, non lasciano niente al caso e tutto viene descritto nel dettaglio. Il lettore così può godersi la lettura come di fronte a un episodio di qualche telefilm americano, riuscendo a coglierne il senso.
Due modi di raccontare l’omosessualità differenti, ma che riescono a far conoscere lo stile dei due generi a chi solitamente preferisce la lettura di uno piuttosto che dell’altro. Questo non può passare inosservato, anzi. Deve essere riconosciuto come il merito a Francesco Mastinu, che ha curato l’intera opera, con l’aiuto di Amarganta edizioni, mettendoci tutto se stesso.

Non vi dirò nulla sui racconti perché vorrei davvero che foste voi a conoscerne la bellezza, tuttavia vorrei spendere due parole per gli autori. Chi pensa che lo faccia perché li conosca, si sbaglia. La maggior parte dei miei ‘compagni di viaggio’ li ho conosciuti attraverso i loro racconti e confesso di essere onorato di essere parte di quest’antologia.

Inutile dire che ho apprezzato i racconti di Francesca Masante e Francesco Mastinu, ma avendo letto i loro lavori ero certo che non avrebbero deluso le aspettative. Ancora adesso l’immagine nitida dell’inizio del racconto della Masante è impressa nella mia mente, e questa la dice lunga sulla sua bravura.
Guido Spano, Giada Gaudino, Clara Cerri, Federica Gnomo, Fabio Cicolani e Beatrice Da Vela sono stati davvero una bella scoperta. Autori di una bravura non comune che con le loro parole hanno saputo raccontare le emozioni più sincere, facendole arrivare al lettore nella loro potenza narrativa.
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Per quanto riguarda il genere romance anche qui le opere di Cristina Bruni,  Annemarie De Carlo e Susan Moretto non hanno deluso. Hanno saputo trasmettere tutta la loro abilità con la scrittura di genere, creando qualcosa di nuovo e originale.
I complimenti vanno allargati anche a Taylor Kinney, Leah Weston e Minerva Stevens per aver dato vita a tre storie intense e pregne di significato.

Insomma, l’avete capito da voi che questa non è una recensione, ma solo un modo per continuare parlare di un progetto importante per lo scopo prefissato e per farvi capire quanto impegno e amore è stato messo al fine di contribuire alla lotta contro l’omofobia, che ancora oggi genera vittime e paura soprattutto fra i più giovani.