Generations of love
Autore: Matteo B.Bianchi
Casa Editrice: Baldini&Castoldi
Edizioni: I Nani
Prezzo: 8,00 Euro
Sinossi del libro
Un uomo che racconta la sua personale esperienza sin dai suoi primissimi anni di vita, passati nella provincia dell'Italia del nord in un'epoca ormai lontana, più per la freneticità della attuale società che dell'effettiva distanza di tempo. Un'Italia di provincia degli anni ottanta, il crescere e scoprirsi gay in quei anni dove in tv dominavano le urla di Wanna Marchi. Le prime esperienze, i primi amori, le prime delusioni e le prime avventure di un ragazzo che via via prende sempre più coscienza di se'.
Ne parlo perché...
Generation of love è uno dei romanzi che ho letto nei primissimi anni in cui cercavo di sapere di più sul mondo omosessuale. Mi trovavo in una ludoteca (perché vuoi o non vuoi quelli della mia generazione non sono nati nell'era in cui il pc e internet erano dei componenti della famiglia) e navidando in internet ho trovato questo nanetto (mi riferisco alla copertina) che mi ha intrigato. Così, uscito dall'edificio, sono andato alla Feltrinelli e l'ho fatto mio, divorandolo in meno di una settimana. Benché gli anni descritti non fossero i primi anni 2000, mi ci sono specchiato molto nelle parole di Matteo B. Bianchi, anche se ancora ero all'inizio del mio tragitto alla ricerca di quell'io, ancora semi nascosto. Una ricerca che da lì a breve mi avrebbe portato a vivere le mie prime gioie e i primi dolori.
Alcune note sull'autore
Matteo B. Bianchi (prov. di Milano, 1966) è uno scrittore italiano contemporaneo. Nel 1994 viene pubblicata La cosa più bella di Firenze è McDonald's, una raccolta di aforismi di Andy Warhol, scelti e tradotti da Matteo B. Bianchi.
Gli viene l'idea della "Letteratura Spot", ovvero racconti che hanno come protagonisti i personaggi delle pubblicità televisive e vengono pubblicate (da Tempi Stretti) due antologie: Kaori non sei unica (1995) e Miguel son sempre mi (1996), che contenevano (tra i tanti) anche racconti inediti di Carlo Lucarelli e Marco Mancassola. Cura, inoltre, l'edizione italiana di due antologie di narrativa omosessuale americana: "Uomini su uomini" (1996) e "Non provate a definirci" (1997).
In quel periodo riscopre la passione per le fanzine e fonda quella che diventerà la sua fanzine ufficiale: 'tina - la rivistina di Matteo B. Bianchi. Successivamente, grazie all'aiuto di un'amica, diventerà una webzine.
Scrive Generations of love, il suo primo romanzo che viene pubblicato nel 1999 da Baldini & Castoldi.
Partecipa alla creazione della trasmissione Dispenser di Radio 2 RAI, della quale diventa caporedattore, ed è co-autore della trasmissione "Very Victoria" (di MTV).
Decide poi di riprendere in mano il primo racconto uscito nella collana "Millelire" e di ampliarlo, dando vita così al suo secondo romanzo Fermati tanto così (uscito nel 2002 per Baldini & Castoldi).
Dopo vari esperimenti teatrali, tra cui la messa in scena di una sua commedia teatrale ("Bigodini"), nel 2004 pubblica (con la casa editrice Fernandel) Mi ricordo, un elenco di ricordi senza ordine preciso.
Nel 2006 esce il suo terzo romanzo: Esperimenti di felicità provvisoria (Baldini Castoldi Dalai editore).
il "perchè ne parlo" rispeccchia praticamente l'esperienza che io ho vissuto leggendo questo libro. Il contesto è stato diverso, diciamo che un amico mi sta instradando in letture di questo genere(chi sarà mai??? :) ) e mi ha consigliato vivamente la lettura di questo libro. Appena letto ho avuto la sensazione che per alcune esperienze ci fosse scritto li dentro la mia vita e non quella del protagonista. lettura piacevolissima e scorrevole
RispondiEliminaGianni ma che amico intellignete che hai. Sei fortunato ad avere al tuo fianco una persona così colta e sensibile che ha voglia di farti conoscere delle belle letture, strappando dall'oblio del vuoto ahahahah.. scusa ma mi è scappata.. cmq il libro davvero ha la capità ti prenderti e farti considerara il protagonista.. è davveor una opera eccellente
RispondiEliminaHAI USATO LA PAROLA GIUSTA ((( SENSIBILE )))
RispondiEliminaHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI
Giovy vuoi dire che non sono sensibile? Questa notte facciamo i conti.. anche se mi sa che hai ragione tu ^_^
RispondiEliminaHai scelto uno dei miei libri preferiti in assoluto... anche per me è stato uno dei primi che abbia letto nel mio periodo di "ricerca interiore" ed anche per me ha significato molto... nel tempo poi ho scoperto parlando di questo libro con altre persone che ha significato molto per molti, non so se è il modo di scrivere dell’autore, ma è stato capace di rappresentare, parlando di se stesso, davvero un mondo di persone…
RispondiEliminaSì Majin sono pienamente daccordo con te. Vuoi o non vuoi Generation of love è un vero e proprio cult della letteratura di genere. Un libro che, se non tutti, la maggior parte ha letto, rispecchiandocisi.
RispondiEliminaAnch'io come te ho riscontrato questo pensiero in molte delle persone con cui ho avuto modo di parlarne.
Confermo assolutamente. Il pregio principale di Matteo Bianchi è che scrive in modo scorrevole e leggero ("pop" direbbe lui) ma in quel libretto di poche pagine c'è uno spessore che fa capire immediatamente che "leggero" non è sinonimo di "superficiale". È uno dei libri che regalo di più in assoluto.
RispondiEliminaE sì Roccia il linguaggio pop è proprio quello che fai di Generation of love un libro di spessore (mi piace il termine che hai usato) quantunque sia leggero.
RispondiElimina