Un angelo muto di nome Livio
Autore: Miguel Russell
Casa Editrice: Zoe
Prezzo: 10,33 Euro
Sinossi dell'opera
Dopo un lungo distacco Boris, ventisettenne argentino autoesiliatosi a Parigi per 3 anni e mezzo, torna nella città della sua vita per una vacanza di un mese insieme a Danilo, il suo nuovo amore.
Sullo sfondo di una Buonos Aires calda e accogliente, popolata dalla gioventù gay più appassionata del Sudamerica, Boris inizia un viaggio di ricerca nel passato: ricorda gli amici di un tempo, la spensieratezza dei vent'anni, e la presenza ancora vivida del suo grande amore portegno, Livo. Soprattutto, quello di Boris è un viaggio nella memoria in un'epoca dalla vita in cui ancora credeva negli angeli.
Ne parlo perché..
Anche questo è un libro che mi è stato regalato (ormai vi vergogno quasi a dirlo). Non sapevo nulla né nello scrittore nè della sua maniera di scrivere e così ho dovuto imparare tutto tramite questo libro.
Questo romanzo on the road mi ha insegnato, non solo quello che volevo sapere quando ho iniziato a sfogliarlo, ma anche alcuni angoli del mondo e la relativa vita che in essi si svolge e di cui io non sapevo nulla.
Alcune note sull'autore
Non sono stato in grado di trovare informazioni sull'autore, quindi chiedo a tutti voi di scriverle in caso in cui doveste saperle.
Devo ammettere che la Zoe non è fra le case editrici che preferisco, ma devo notare )e non è la prima volta) che ogni tanto dal mucchio emergono piccoli gioiellini e da come ne parli pare che questo lo sia...
RispondiEliminaPS strano non sono riuscito nemmeno io atrovare nulla su di lui, onestamente comincio a pensare che si tratti di uno pseudonimo...
RispondiEliminaEl nombre real es miguel angel revidatti, argentino. fallecio
EliminaMajin ti confesso che pure io la penso come te sulla casa editrice, però, e continuo a concoradare con te, a volte ci sono piccole eccezioni.
RispondiEliminaPS a questo punto credo pure io sia uno pseudonimo
Miguel Russel era un argentino, uno giovane scrittore discepolo del grande Jorge Louis Borges al quale spesso leggeva dei libri (frequentava la sua casa a Buenos Aires) e per inspiegabili motivi, per alcuni anni ha vissuto in italia e per la precisione a Reggio Emilia, dove per vivere ha fatto di tutto ma in prevalenza l'operario in una fonderia. La sera le mani gli bruciavano, come il cuore e gli occhi velati di una tristezza antica, che ha i sapore di un presagio e che pochi possono capire pienamente. Scriveva usando un vecchio computer Olivetti in ms-dos, era perennemente senza soldi e viveva con un militante comunista soprannominato El Comandante Che Guevara. siamo stati amici per alcuni anni ed io gli presentai Nino Nasi libraio mentore di Pier Vittorio Tondelli prima e dopo altri libertini suo, scrisse così, "Magister Vitae". Miguel di notte scriveva il suo romanzo e dopo averlo terminato visse il periodo più bello della sua vita, era innamorato e le cose sembrava cominciassero a girare per il verso giusto. Gli pubblicarono il romanzo, ne avrebbero voluto un'altro, perchè il libro piacque, ma lui senza un perchè tornò in argentina, presso la madre e lì poco dopo morì d'infarto. Di lui mi resta una poesia inedita che mi regalò una sera d'inverso davanti ad un buon bicchiere di vino in una delle nostre mitiche cene, con la chitarra di Felice ed il risotto di Brunella.
RispondiEliminaIl titolo della poesia è Noche.
Ciao sono di Scandiano, sono emotivamente legatissimo a questo romanzo. Mio fratello mi presentò Nino Nasi e la sua libreria... poi mi regalarono questo libro e successero tante cose... Nino mi parlò di Miguel e mi rimase sempre la curiosità di conoscerlo... Mi farebbe piacere scambiare con te due parole, se ne hai voglia scrivimi a riccardo.pace@gmail.com
Eliminalo conoci, fue mi compañero de la escuela en monte caseros (corrientes) argentina. cuando regreso alli fundo un diario . fallecio muy joven
EliminaGrazie per il tuo commento sia a nome mio sia a nome di chi segue questo blog.
RispondiEliminaP.S. scusami se ti ho risposto solo ora, ma il commento mi era sfuggito.
A presto
Francesco
Grazie a voi, sono stato felice di poter parlare di Miguel perchè era una persona davvero affascinante, mi dispiace che di lui sia rimasto soltanto questo romanzo e la memoria di noi che gli siamo stati amici perchè oltre ad essere un uomo di grande cultura e profondità era anche molto ironico, spiritoso talvolta caustico, ma sempre intelligente. Per questo vi dono la poesia che lui donò a me e brunella, spero la apprezzerete.
RispondiEliminaNotte
Patisti la vana geometria
Che intenta il silenzio.
Dalla tua profonda cavità
Che esclude i colori, solo
Riscattiamo qualche mistero.
E sono gli astri, l’infinito
E gl’inafferrabili simboli
Della preghiera i tuoi
Abitanti diversi ed i tuoi
Mistici poteri. Abbiamo
Smarrito l’azzardato numero
Delle molte volte che sei rinata
Per coniare il volto degli uomini
O per inquietare i versi
Che hanno scritto gli uomini.
Infamasti la memoria
Presenziasti l’idioma di olimpici muezzin,
Impedisti il sogno a Catulo
E appassionasti Clodia.
Non sei effimera né eterna;
Ed in quell’ineffabile rituale
Ti sommergi, più silenziosa dell’oblio,
incessante come il pianto,
immediata come il tempo.
Che sapore avrebbero i bacci sibillini
I fantasmi apologici,
Lo splendore del fuoco,
La luna millenaria, un gatto pitonesco,
Il deserto (che è stanchezza),
Gli arabi e l’immortalità dell’anima
O il lupanare ozioso che parcellizza la copula?
Che sapore professerebbe tutto se natura
Un’istante si dimenticasse di sognarti?
Nove monete rotonde si smarriscono
Nella tua magia ed il numeroso deserto
È il tuo specchio e la tua muraglia.
Del tuo omerico universo
Sono schiavi i ciechi
E la filosofia è povera
Per giustificare la tua causa.
Forse domani come ieri
Una rosa insospettata e
La tua nuda vertigine
Tollereranno un altro verso
Di Walt Whitman.
Miguel Russel
Un dono davvero prezioso e sono contento che tu abbia voluto condividere con tutti noi questa poesia così privata e così profonda.
RispondiEliminaGrazie anche per aver dato modo a tutti noi di sapere qualcosa in più di questo scrittore che, seppur con un solo romanzo, ha saputo lasciare il segno.