Madras - L'amore ai tempi della colonizzazione inglese nel nuovo romanzo di Cristiano Pedrini

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
“Jasper Lytton è il nipote del governatore della regione di Madras, una delle perle più preziose e redditizie dell’Impero britannico,  una terra lontana, meta finale del lungo viaggio che egli ha intrapreso.
Lawrence è uno schiavo che grazie al volere del giovane inglese sarà di nuovo libero dopo essere stato la merce in un’asta molto particolare. Ma a che prezzo il giovane indiano baratterà la sua libertà?
Da quel momento tutto cambierà per entrambi: l’amore li condurrà verso quello che oltre a essere un viaggio tra la maestosità del mare e l’esotica e incredibile natura di quelle terre, lo è anche tra l’incredibile grandezza del cuore umano, trascinandoli in balia di infinite emozioni e pericoli.”

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Quella che avete appena letto è la trama del nuovo romanzo che segna il ritorno di Cristiano Pedrini, “Madras” (Self Publishing. Prezzo ebook2,99 Euro;  prezzo cartaceo 15,00).
A differenza dei suoi lavori precedenti, “La teoria del pettirosso”e “Klein Blue”, ambientati nel presente, il nuovo romanzo di Pedrini ha un’impronta storica.  Ambientata ai tempi della colonizzazione dell’India da parte degli inglesi, la storia d’amore fra Jasper e Lawrence permette di addentrarci in un periodo lontano, che attraverso la scrittura di Pedrini ci appare meno distante del dovuto.
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«Ammetto che la storia dell’impero inglese mi ha sempre affascinato. seppur con le sue infinite contraddizioni»  - confessa Cristiano Pedrini  a Il mondo espanso dei romanzi gay - «Quando decisi di scrivere il mio primo romanzo storico, non ebbi esitazioni nella scelta del periodo, sebbene avessi il terrore di commettere qualche errore grossolano dovendo immergere la storia in un periodo molto lontano da noi.»

Come avete letto nella trama i due protagonisti non potrebbero essere più diversi di così: uno è un ricco ragazzo inglese, l’altro è uno schiavo salvato da Jasper. Sebbene i loro vissuti e i loro caratteri siano diametralmente opposti, ad accumunarli è la stessa età e questa, in qualche modo, gioca a favore del loro rapporto.
«I due personaggi sono il frutto dell’ambiente in cui sono nati e vissuti, sono lo specchio fedele ma non immutabile degli eventi che li hanno plasmati. » continua a dirci l’autore, che alla domanda quanto di lui c'è nei suoi protagonisti, risponde: «A essere onesto in entrambi c’è un poco di me; Sono orgoglioso ma anche estremamente sensibile.

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Come nei due romanzi precedenti, anche in “Madras” l’amore è alla base della storia. Una caratteristica che a Cristiano Pedrini permette di raccontare la sua visione del modo:
«Le mie storie sono la mia visione del mondo, dove si può raccontare una storia d’amore senza far pesare l’omosessualità dei protagonisti.  Raccontare una storia come tante altre, fatta delle stesse mille sfumature di qualsiasi altra.»

La scrittura di Pedrini riesce a coinvolgere e interessare. Diretta e fluida, essenziale ma completa, permette di conoscere un’epoca in cui amare un altro uomo non è cosa semplice e dove la differenza di classe ha ancora un certo peso politico, oltre che personale.

Per concludere non ci si può che complimentare con l’autore per esser tornato con un romanzo nuovo, diverso da quelli precedenti ma che dimostra, ancora una volta, la sua bravura con la scrittura. Da leggere.

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