'Il sole d'agosto sopra la Rambla' - Damiano Dario Ghiglino racconta le fragilità di un gruppo di giovani gay

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A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani

Trama: Sono i “giovani tramonti”, fragili e tenaci, ragazzi gay dai cuori spezzati impressi indelebilmente sullo sfondo di una Barcellona sotterranea. Ognuno alla ricerca di qualcosa e in fuga da qualcosa, ognuno con le proprie paure e i propri segreti. 

Tra prostituzione e dipendenze, locali malfamati e preti pedofili, nostalgie e desideri brucianti, passioni e tenerezze passeggere, in attesa di quell'evento imprevedibile che cambierà per sempre le loro esistenze, cercheranno di fermare il tempo per vivere unicamente il presente ed attendere l'amore in quella dimensione, così sfuggente ed ambigua, dell'istante stesso.

Eppure quando un sentimento forte e sconosciuto si farà strada nei cuori dei diciottenni David e Borja, i più giovani del gruppo, la diffidenza e lo stupore lasceranno progressivamente spazio ad una coscienza sempre più profonda e ostinata.
Romantico e spietato al tempo stesso, questo romanzo rappresenta il ritratto psicologico di una generazione smarrita alla quale il futuro si presenta come imperscrutabile.


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Damiano Dario Ghiglino torna con Il sole d’agosto sopra la Rambla (Self pubblishing Amazon. Prezzo ebook 4,99 euro; prezzo cartaceo 11,90 euro) e già dalle prime battute dimostra la sua capacità di scrittura.

Ghiglino sceglie, ancora una volta, di raccontare una storia corale con personaggi così diversi fra loro ma accomunati da una personale sofferenza dell’animo. Ognuno di questi giovani ragazzi, infatti, deve sopportare il peso di un male interiore con cui convivono e contro il quale lottano pur di non affogarvici dentro.

Violenze, malattie, sesso facile e “amore che ha paura di pronunciare il suo nome” sono alcuni elementi fondamentali di un romanzo che non ha nulla da invidiare alle opere che negli anni hanno reso la letteratura cannibale un vero e proprio genere cult.

«Spesso i pensieri non mi bastano per delineare i personaggi rendendoli unici. – racconta l’autore a Il mio mondo espanso  Milan Kundera diceva: “Il fondamento dell’io non è il pensiero, ma la sofferenza, che è il più fondamentale di tutti i sentimenti. Nella sofferenza neanche un gatto può dubitare del suo io inconfondibile. Nella grande sofferenza il mondo scompare e ognuno di noi è solo con se stesso”. Nel mio caso, la sofferenza di cui racconto è caratteristicamente occidentale: il dolore dei “giovani tramonti”, un malessere quasi astratto, estremamente intimo e difficile da spiegare. Nella storia d’amore tra David e Borja, ma soprattutto in quella tra Miguel ed Emilio, si scorgono ovunque tracce di questa inquietudine.»
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Le descrizioni vivide dei paesaggi e dei complessi e affascinanti personaggi sono un valore aggiunto per una storia che, nella sua essenzialità, appare ricca e completa. Ogni malessere e ogni timore, ma anche ogni effimera gioia della vita dei protagonisti, viene raccontata con una scrittura perfetta, musicale se volete, che risulta vincente per il tentativo di Ghiglino di arrivare al lettore e scuoterlo dentro.

Fra flashback che si alternano al presente Il sole d’agosto sopra la Rambla riesce a delineare un quadro narrativo completo, suscitando nel lettore quella genuina curiosità che lo spingere a non abbandonare la lettura fino alla fine. Pertanto. se avete voglia di leggere un romanzo dal tratto puramente “cannibale”, il nuovo lavoro di Damiano Dario Ghiglino fa al caso vostro. Da leggere.

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