‘A qualcuno piace tiepido’ – Uno stripman, una drag queen e uno scambio di valigie danno vita al nuovo romanzo di Runny Magma
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
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Grafica di Giovanni Trapani
Sasha è un furioso cosacco della steppa, Ivan un candido Principe delle
nevi. Sasha è uno stripman, Ivan una drag queen. In comune hanno solo il paese
di origine e una famiglia adottiva, che si è fatta scappare il primo e non ha
mai compreso il secondo. Questa sorta di fratellanza imposta non ha impedito
loro di avvicinarsi negli anni più spensierati; l’amore non è riuscito a
tenerli uniti in quelli più turbolenti. Ma, lasciando raffreddare una minestra
riscaldata, il fumo che si sfalda rende più nitidi i ricordi, e forse mettersi
l’uno nei panni dell’altro, a distanza di tempo, può rivelarsi metafora
risolutiva, più che scherzo da canaglie...
Quella che avete appena letto
è la trama del nuovo romanzo di Runny Magma, ‘A qualcuno piace tiepido’ (self publishing, prezzo 1,99 Euro) che,
come l’autore aveva anticipato qualche tempo fa a Il mondo espanso dei romanzi
gay, chiude il micromondo dei personaggi incontrati in ‘Mascarado’, ‘Perfect strangers’ e dei racconti ‘Porcahontas & (S)mascarado’.
Personaggi che, sebbene in ruolo marginale, ritroviamo anche in questa storia, regalando
al lettore un senso di continuità che rievoca le piacevoli sensazioni che i
romanzi precedenti gli hanno regalato.
“Le
comparsate dei personaggi secondari fra romanzo e romanzo sono il risultato di un’impostazione realistica.” - Confessa
al blog Runny Magma – “Se l’ambiente è
circoscritto sia a livello geografico sia di posti frequentati è naturale che
molte amicizie siano in comune, per cui i personaggi ricorrenti sono una sorta
di cornice della vita quotidiana. Paradossalmente, nella quotidianità, molti
incontri si basano su coincidenze che in un romanzo apparirebbero inverosimili;
ma, del resto, come dice Samuele di ‘Perfect Strangers’, certi ambienti sono
buchi di culo vergini e, tirando le fila delle storie precedenti, in ‘A
qualcuno piace tiepido’ è stato divertente vedere gli ex protagonisti con gli
occhi di qualcun altro.”
Lo trovi qui |
Per quanto
riguarda la storia, i protagonisti sono Ivan e Sasha, due
personaggi così diversi fra loro che, proprio per questo, sono destinati a piacersi, in
fondo sono gli opposti ad attrarsi, no?
I due ragazzi sono come il sole e la
notte e, sebbene
viaggino su due binari paralleli, rappresentano due facce della stessa medaglia.
Anche i lavori che svolgono potrebbero apparire totalmente agli
antipodi, uno è uno strip man e l’altro è una drag queen, ma, riflettendoci
sopra, di fatto, entrambi sono due varianti dell’intrattenimento.
“In
teoria possono apparire diversi, ma nella pratica non lo sono poi così tanto.” –
Continua a raccontare Magma a Il mondo espanso dei romanzi gay - Non è esatto dire solo che un performer si (tra)veste
per intrattenere e l’altro si spoglia, perché lo show di una drag queen in
genere prevede cambi d’abito, così come quello dello stripman almeno un costume
di partenza. Pensa che l’ispirazione mi è arrivata proprio dalla mia Musa Miss
Drag Queen Toscana Ivana Tram, che si è reinventata drag non da molto, ed è uno
stripman professionista. Per la festa della donna dell’anno scorso si esibì in
due show consecutivi in due locali diversi, in una ‘veste’ e nell’altra, tanto
che al tormentone “speriamo di non sbagliar valigia” mi ritrovai con un
soggetto già pronto.”
E allora ho
chiesto a Ivana Tram di darmi
qualche dettaglio in più:
“Credo che ci siano molte similitudini tra i due ruoli. A grandi linee lo stripman agisce più sulla parte ‘ormonale’ di chi assiste allo show. Si risveglia o si prova ad agire su quella parte della mente legata al sesso e all’istinto. La Drag Queen (in particolar modo la classica, come me) agisce sull’ironia, sulla comicità, fa sorridere sugli aspetti della vita, e quindi su quella parte della mente legata all’intelligenza (seppur in modo leggero). Spesso chi assiste a un mio spettacolo si fa dei film porno anche sul personaggio Ivana Tram, ma questo non è quello che vorrei succedesse. Chi è attratto da transessuali o travestiti ha sbagliato porta. Una Drag Queen è un uomo che si traveste per fare spettacolo. Non è né un travestito, cioè colui che indossando abiti femminili si pone verso il sesso come una donna, né tantomeno una transessuale che intraprende un percorso ben più complesso. La scelta di passare dallo stripman alla Drag Queen è partita dalla stanchezza di mostrare un solo lato della mia personalità. Così facendo chi vuol apprezzare il mio lato comico e ironico può farlo. C’è chi fa un invito a cena con dopocena, quindi ti fa mangiare e poi ti porta a letto. Io ho preferito far immaginare un dopocena, per poi mandare la cena per traverso (dal ridere).”
“Credo che ci siano molte similitudini tra i due ruoli. A grandi linee lo stripman agisce più sulla parte ‘ormonale’ di chi assiste allo show. Si risveglia o si prova ad agire su quella parte della mente legata al sesso e all’istinto. La Drag Queen (in particolar modo la classica, come me) agisce sull’ironia, sulla comicità, fa sorridere sugli aspetti della vita, e quindi su quella parte della mente legata all’intelligenza (seppur in modo leggero). Spesso chi assiste a un mio spettacolo si fa dei film porno anche sul personaggio Ivana Tram, ma questo non è quello che vorrei succedesse. Chi è attratto da transessuali o travestiti ha sbagliato porta. Una Drag Queen è un uomo che si traveste per fare spettacolo. Non è né un travestito, cioè colui che indossando abiti femminili si pone verso il sesso come una donna, né tantomeno una transessuale che intraprende un percorso ben più complesso. La scelta di passare dallo stripman alla Drag Queen è partita dalla stanchezza di mostrare un solo lato della mia personalità. Così facendo chi vuol apprezzare il mio lato comico e ironico può farlo. C’è chi fa un invito a cena con dopocena, quindi ti fa mangiare e poi ti porta a letto. Io ho preferito far immaginare un dopocena, per poi mandare la cena per traverso (dal ridere).”
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Adesso anche in ebook qui |
L’ultimo
aspetto della storia su cui mi sono voluto soffermare con Mamga riguarda il legame fra Ivan e Sasha. Crescono assieme perché
adottati dalla stessa famiglia, anche se da bambini non riescono a costruire un
legame fraterno. Crescendo, però, un rapporto fra i due si instaura, ma non è
quello che ci si può aspettare. L’amore si manifesta sotto forma di desiderio sessuale, portando i due ragazzi
a diverse riflessioni.
“Ho
due nipotini adottivi, un maschio e una femmina," - racconta l'autore - e ho sentito parlare spesso di
consuetudini recenti per cui è preferibile adottare consanguinei (quando si
tratta appunto di un maschio e una femmina), affinché tra fratello e sorella
non si scatenino nell’adolescenza sentimenti di altro tipo. E se succedesse fra
ragazzi dello stesso sesso? Non ci hanno pensato? Per quanto le probabilità
siano inferiori, sono comunque da mettere in conto. Ho provato a pormi questa
domanda e a immaginare le conseguenze.”
E bisogna
riconoscere che l’aver sviluppato questa idea, ha permesso a Runny Magma di dar vita a un romanzo
davvero intenso. Sebbene il livello sia alto in ognuna delle opere, in ‘A qualcuno piace tiepido’ c’è un
qualcosa in più che, almeno a chi vi scrive, ha dato la sensazione di essere
più maturo dei precedenti.
Le sofferenze
di Sasha, i problemi con i genitori adottivi, l’incertezza dei due ragazzi a
lasciarsi andare ai propri sentimenti per non far soffrire chi li ha accorti in
casa, ma anche il colpo al cuore nel non vedersi difendere in uno dei momenti più delicati della vita, sono elementi nuovi
per la scrittura di Magma, ma proprio per questo apprezzabili. Così come la sua
scrittura che, ancora una vota, è riuscita a fondere ironia e drammaticità dando corpo a una storia senza morbosità
alcuna.
Quindi, se
avete letto i romanzi precedenti dell’autore, non vi può mancare ‘A qualcuno piace tiepido’ che, ne sono
certo, saprà travolgervi totalmente.
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