Una storia tormentata, un lento discendere nella parte più oscura di sé stessi, un amore profondo che supera ogni ostacolo. Oggi vi parlo di “Training Complex - Il complesso dell’allenatore” di Leta Blake

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani


Tenetevi forte. Matty è tornato!
Il pattinatore artistico Matty Marcus non avrà vinto l’oro olimpico, ma ha conquistato il cuore del mandriano Rob Lovely.

Dopo che Rob ha venduto il ranch e Matty ha appeso i pattini al chiodo, i due cominciano una nuova vita insieme a New York. Matty affronta una nuova sfida come allenatore, e la carriera di Rob come fisioterapista dovrebbe rappresentare il sogno di tutta una vita. Ma nella calura brutale della loro terza estate nella Grande Mela, Rob brama gli spazi dell’aperta campagna, mentre l’intensità della vita cittadina risveglia i demoni di Matty.
La situazione si fa incandescente: Matty esige pratiche sadomaso sempre più intense, il suo disordine alimentare schizza alle stelle e il suo comportamento si fa imprevedibile. Il compagno fatica a mantenerne il controllo. Dopo che un regalo d’anniversario fatto con le miglior intenzioni si rivela controproducente, Rob pensa ancora di poter gestire la crisi, ma la giungla d’asfalto si sta stringendo intorno a lui e i suoi meccanismi di autodifesa si vanno allentando.

Il loro amore è profondo, ma Rob dovrà ammettere i propri reali desideri, prima che entrambi precipitino nel caos.

Quella appena letta è la trama di “Training complex - Il complesso dell’allenatore”, secondo libro della serie Training Season di Leta Blake (genere: sportivo/bdsm. Traduzione di Raffaella Araldi per Triskell Edizioni. Prezzo: 6,99 Euro), dove i protagonisti affronteranno un percorso tortuoso e drammatico in fondo al proprio essere, in cui Matty imparerà con non poche difficoltà ad accettare i suoi limiti e l’ossessione di non sentirsi mai all’altezza, o almeno cercherà di farlo. Mentre Rob dovrà affrontare la sua fragilità, proprio nel momento in cui cerca di assecondare Matty e la sua estenuante ricerca della perfezione.

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È passato un po’ di tempo da quando Matty e Rob si sono ritrovati e hanno iniziato la loro vita insieme a New York. Matty ora sa che non sarà mai un campione olimpico di pattinaggio su ghiaccio e, anche se è diventato l’assistente della sua vecchia allenatrice, sente che questo non gli basta per sentirsi il migliore. Cerca di proiettare il suo sogno di gloria infranto su giovani e bambini che gli vengono affidati, ma appena con qualcuno di loro raggiunge dei buoni risultati la Federazione, forse per “punirlo” per la sua eccentricità o, con ipocrisia, per il suo orientamento sessuale, glieli porta via affidandoli ad allenatori più esperti e qualificati. Tutto questo fa riaffiorare l’insicurezza in Matty e con lei torna anche il disordine alimentare che lo aveva afflitto in passato, senza contare quell’odiosa e oscura voce interiore che non fa che sminuire e distruggere ogni scintilla positiva che gli attraversa la mente e il cuore. Superare i limiti. È questo ciò che gli impone la “voce”, ed è questo ciò che Matty si costringe a fare in tutto ciò che lo riguarda, anche nella sua relazione, dove cerca ossessivamente pratiche sempre più estreme per punirsi e umiliarsi. 
E Rob? Rob vorrebbe che la luce che illumina il suo Matty non smetta mai di risplendere e lo asseconda, prestandosi ogni volta alle richieste sempre più eccessive del suo compagno. Questo però innesca il suo lento cadere in un vortice. Inizialmente lo assale la nostalgia per la sua vecchia fattoria e il pentimento di averla lasciata per trasferirsi a New York; poi l’inadeguatezza per quel rapporto che si fa sempre più difficoltoso; infine la depressione. Quando Rob non si riconosce più in quello che sta facendo, quando vede irrimediabilmente distorto il suo rapporto con Matty, in una delle sessioni punitive più aggressive, pronuncia quella parola che non avrebbe mai voluto dire e, per entrambi, è come lo squarcio di un velo. Forse per il loro rapporto non tutto è perduto. 

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Pur avendolo amato in Training Season, il primo libro della serie, mi è risultato difficile per buona parte della storia avere empatia con questo Matty e con tutto quello che gli succede, o che lui vuole, anche ossessivamente, che gli succeda. È talmente concentrato su se stesso da non notare che con i suoi eccessi (fisici e mentali) sta trascinando anche Rob in una spirale infinita senza possibilità di uscita. È indubbiamente un libro forte, da far sembrare il primo romanzo una storia quasi spensierata, che tratta varie problematiche portate all’esasperazione da uno dei protagonisti. Al tempo stesso, nel momento in cui viene toccato il fondo e si prende coscienza di sé e dei propri limiti, la storia diventa dolce ed emozionante. Dopotutto quale amore può essere più grande di quello tra Matty e Rob?