“Quando ci si rende conto che l'unico modo per sfuggire ai propri demoni è continuare a ballare... insieme”. “Balla con me” di Heidi Cullinan
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A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani
A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani
Arriva un momento nella vita in cui serve un compagno.
Ed Maurer si è più o meno rimesso in piedi dopo la ferita al collo che l’ha relegato in panchina, mandando a gambe all’aria la sua carriera di giocatore di football semiprofessionista. Ora lavora in un ufficio che gli succhia l’anima, ma nel tempo libero svolge del volontariato in un centro comunitario locale. L’unico neo è l’istruttore di aerobica, Laurie Parker, che sembra deciso a mettergli i bastoni fra le ruote.
Laurie un tempo era uno dei ballerini più famosi del mondo, ma ora fa il volontario al Centro Halcyon per sfuggire alle macchinazioni di sua madre. Sarebbe la perfetta via fuga, non fosse per le ingerenze e le frecciatine di un certo giocatore di football.
Quando Laurie, per un capriccio, chiede a Ed di assisterlo al corso di ballo, le opinioni che i due uomini hanno uno dell’altro vengono radicalmente stravolte. Ballare insieme li trasforma in amici, poi amanti, e infine mostra loro come guarire dal dolore del passato. Perché a ogni giravolta sulla pista, Ed e Laurie si rendono conto che l’unico modo per sfuggire ai propri demoni è continuare a ballare… insieme.
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Questa è la trama di “Balla con me” di Heidi Cullinan (Traduzione di Martina Nealli - Self Publishing. Prezzo: 4,24 Euro), un romanzo travolgente, ma delicato allo tempo stesso. Un riscatto per quella vita che si è sognata e che non è più. Un incontro tra due anime ferite che da improbabili amici diventano, con il conoscersi e il lento scoprirsi, indispensabili l’uno all’altro.
Laurie era un famoso ballerino di danza con una sfavillante carriera scritta nel futuro. Era, perché, a causa di un fatto ritenuto increscioso, avvenuto qualche anno prima durante una gara internazionale, ha perso la sua sicurezza e la voglia di ballare su un palcoscenico. Non riesce però a stare totalmente lontano da questo mondo, dividendosi tra le lezioni di ballo e quelle di aerobica. Ed è proprio nel Centro dove insegna aerobica che deve vedersela con la sua spina nel fianco, il troglodita, quell’uomo di Neanderthal che ce la mette proprio tutta per fargli saltare i nervi.
Il troglodita in questione è Ed, un ex giocatore di football semi professionista, che ha dovuto abbandonare la sua più grande passione a causa di un incidente di gioco. Ora Ed combatte con dolori lancinanti al collo e si trascina in un lavoro che non lo soddisfa, avendo come unica via di fuga il servizio di volontariato al centro comunale dove insegna pesistica. Questo da' un po' di sollievo alla sua vita piatta e noiosa, certo, non ci fosse quell'odioso insegnante di aerobica tutto sarebbe perfetto. Forse… Infatti uno scambio forzato di favori tra i due li porterà prima a sopportarsi, poi pian piano a conoscersi per diventare, infine, la persona per cui vale la pena liberarsi dai demoni e dalle insicurezze e guardare al futuro con speranza.
Si inizia a leggere una libro di Heidi Cullinan e sembra di trovarci di fronte a una storia semplice e leggera, adatta a passare delle ore piacevoli e spensierate, ma, come in altri casi, non è proprio così. O meglio, il piacere della lettura è sempre grande quando si parla delle sue opere, ma le storie in esse contenute non sono mai superficiali, dove i protagonisti si rivelano molto più complessi e tormentati, con una vita da cui si desidera avere un riscatto sia morale che professionale. I personaggi sono ben caratterizzati e ognuno di loro lascia un’impronta significativa nella storia. Personalmente mi sono rimasti impressi Vicky, la titolare del Centro, Duon, il ragazzaccio allievo di Ed e l’oppressiva madre di Laurie, ma naturalmente non si può non parlare degli stessi Ed e Laurie, i due protagonisti. Hanno avuto entrambi un momento di rottura, che li ha costretti ad abbandonare drasticamente i loro sogni e da allora si sono rifugiati in un surrogato di quella vita, artistica o sportiva, che poteva essere e non sarà mai più. Si incontrano, non si sopportano, cercano di evitarsi, ma la necessità, o il destino se volete, fa in modo che uno debba restituire un favore all’altro, e niente è più come prima. Da allora, venendo accompagnati dai passi di danza che caratterizzano ogni capitolo, sapranno penetrare quel muro reciproco costruito per non mostrare agli altri quanto siano rimasti feriti e delusi, scoprendo pian piano di essere un’ottima coppia sia nel ballo che in amore.
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