“Due anime affini, separate da centinaia di anni, che si incontrano e si scontrano, lottando contro un destino avverso” - “Due passi nel futuro” di Agnes Moon

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A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani

Il futuro di Cedric Jefferson Douglas Hamilton III è stato stabilito fin dal giorno della sua nascita. Come primogenito il suo unico compito dovrà essere quello di perpetuare il nome della famiglia e divenire il Lord indiscusso della Contea di Hertfordshire. 

Qualcuno però trama nell’ombra e Cedric è costretto a fare affidamento su abilità particolari che esulano dall’arte della guerra. 

Un lavoretto facile facile, di quelli che filano lisci come l’olio e portano solo guadagno. Questo aveva pensato Ethan Ness, prima di ritrovarsi alle calcagna quattro energumeni intenzionati a riempirlo di botte. 

E ci sarebbero anche riusciti, se all’improvviso uno strano ragazzo mascherato da paggetto non fosse intervenuto in suo soccorso. Sfoderando uno spadone più grande di lui. 

Un giovane mago pasticcione e un detective privato disilluso dalla vita: due anime affini, separate da centinaia di anni, che si incontrano e si scontrano, lottando contro il fato avverso e facendosi beffe del famigerato “effetto farfalla”.

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Questa è la trama di “Due passi nel futuro” una delle ultime pubblicazioni di Agnes Moon (Self publishing - prezzo: 3,49 Euro) che, con esilaranti malintesi e frizzanti battibecchi, è incentrata su un improbabile incontro tra l'erede di un'antica casata inglese, aspirante mago, e uno scanzonato investigatore privato.

Cedric vive nel 1737, in pieno Illuminismo, e la sua più grande aspirazione è quella di diventare un mago, anche se, a causa del livello sociale e per diritto di nascita, è obbligato a diventare in futuro l'erede della sua casata. Cedric non è molto entusiasta di questa prospettiva, ritenendo il fratello minore Lewis più idoneo a essere investito di tale incarico. Non ha fatto però i conti con il cugino Edward che, volendo sbarazzarsi di tutti e due, aspira a usurpare il titolo di Lord di Hertfordshire. Ed è proprio per sfuggire a un'imboscata organizzata dal cugino, che Cedric recitando un incantesimo si ritrova improvvisamente in uno strano posto. Cosa sono quelle ridicole carrozze senza cavalli? La strada è illuminata, ma dove sono candele e lanterne? E chi sono quegli energumeni che stanno battendo quel tipo come fosse un tappeto impolverato? 

Il “tipo” battuto come un tappeto è Ethan, un ex poliziotto che, assalito dai sensi di colpa per un avvenimento accaduto quando era in servizio, si è ritirato alla vita più tranquilla di investigatore privato… Oddio tranquilla, non proprio. Non sempre. Infatti sta avendo la peggio contro quattro scimmioni, inviati da un marito di cui Ethan ha scoperto gli altarini. Sta avendo la peggio, quando dal nulla compare un ragazzo vestito in un modo ridicolo, sicuramente impegnato in qualche cosplayer o forse in un gioco di ruolo, che si trascina una spada a momenti più grossa di lui. Eppure il piccoletto sorprendentemente lo salva. Ora Ethan deve solo capire da quale manicomio è fuggito e riportarcelo. Uno che si meraviglia per ogni cosa che vede e, soprattutto, parla in quel modo antidiluviano non può altro che essere fuori come un balcone.

Da qui tra Cedric ed Ethan inizia un delizioso tira e molla, fatto di incalzanti botta e risposta e divertenti situazioni che porterà i due a essere diffidenti, quasi non sopportandosi, per poi scoprire di essere attratti dall’altro. Ma il tempo stringe. Cedric deve ritrovare il fratello e, soprattutto, accertarsi che non gli sia capitato niente di irreparabile. Inoltre bisogna tornare al passato per riprendersi il casato e toglierlo dalle mani del cugino usurpatore, ma Cedric riuscirà a trovare la formula giusta per tornare indietro nel tempo? Avrà la forza di dire addio ad amici e oggetti conosciuti nel futuro? E cosa più importante, sarà capace di separarsi da chi in pochi giorni per lui è diventato importante come l’aria? 

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Ancora una volta Agnes Moon è riuscita a scrivere un romanzo dalla trama divertente e originale, tra gli m/m non se ne vedono molti di libri, scritti o tradotti, con i viaggi nel tempo, che mi da' ancora una volta la conferma di essere una delle autrici italiane più interessanti di questo genere. I dialoghi briosi, ironici, emozionanti o concitati sono il suo punto di forza, facendo passare il lettore dalle risate più sfrenate alle lacrime di commozione.

Se il libro fosse riassunto in tutto questo, non potrei esserne che pienamente soddisfatta, ma… Sono da sempre un’appassionata di storia e di libri storici e devo proprio dirlo, ho trovato un po’ carenti le parti dove si parla o si fa riferimento al passato. Si cita varie volte il Medioevo (ad esempio quando Cedric risponde a tono a Ethan riguardo le torture), ma, quasi alla metà del ‘700, questo periodo oscuro della storia è finito circa duecentocinquanta anni prima con la scoperta dell’America. Stesse incongruenze le ho trovate nell’abigliamento dello stesso Cedric (un lord in calzamaglia?) e nelle armi/armature con cui sono equipaggiati i soldati, tanto che sono andata a controllare un paio di volte se non avessi letto male nel prologo e invece del 1737 era il 1437. Ecco, se il passato fosse stato ambientato più o meno nel 1400 tutti i riferimenti descritti o accennati sarebbero stati perfetti.

In conclusione ritengo che questo libro vada letto, come tutti gli altri di Agnes Moon, perché come ho detto sopra è un'idea originale con l'autrice che è sicuramente da ammirare, perché credo che non sia per niente facile tenere le fila di due ambientazioni totalmente diverse e intersecarle alla perfezione. La lettura è divertente, vivace e cattura il lettore, ma tenete conto che, soprattutto verso la fine, proverete anche un bel po' di magone. I personaggi, dal primo all'ultimo, sono ben caratterizzati, anche se Cedric, ovviamente, con il suo modo di fare e il linguaggio un po' ampolloso, è una spanna sopra tutti gli altri suscitando allo stesso tempo tenerezza e simpatia.

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