“Inferno” - Un locale avvolto dalle fiamme del peccato, un serial killer che si nasconde nell'ombra e un'indagine a rischio nel romanzo di Scarlet Blackwell

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani
Devo dire che il libro di cui vi parlerò oggi mi ha messo un po' in difficoltà, forse è anche per questo che ci è voluto del tempo per esprimere i miei pensieri. È stato strano, davvero, perché mentre mi sono divorata la storia con l'impossibilità di smettere di leggere, non sono riuscita e non riesco tutt'ora a comprendere alcuni atteggiamenti/comportamenti avuti dai due protagonisti. In tutto questo comunque un fatto è certo, e scusate se mi ripeto, ma ogni volta che la Casa Editrice Triskell porta in Italia un nuovo autore fa sempre centro. L'appassionante lettura è dovuta all'abilità di Scarlet Blackwell e il suo romanzo è “Inferno” (traduzione di Stefania Trivelloni – Triskell Rainbow. Prezzo: 5,99 Euro), questa la trama: All’Inferno la passione brucia più delle fiamme infernali.
Dopo l’omicidio di un noto prostituto nel nuovo locale gay Inferno, Zack Stewart, agente di polizia, e la sua collega Claire Keaton hanno davanti una serie confusa di sospettati, tutti collegati alla vittima.
L’indiziato numero uno di Zack è l’arrogante proprietario del locale, Dante Jardine, un uomo difficile da capire e ancora di più da decifrare. Ben presto i poliziotti si trovano completamente coinvolti nell’indagine, e Zack è sempre più turbato dalla vicinanza a Dante. Quando la vita professionale e quella privata cominciano a collidere, Zack si trova a dover mantenere un pericoloso equilibrio tra essere un poliziotto modello e cedere ai propri desideri.
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La storia è raccontata in terza persona, ma la vediamo scorrere in prevalenza dal punto di vista di Zack Stewart, detective della omicidi di Moonlight Cove. Conosciamo Zack come una persona di assoluta integrità morale, assennato e dedito al suo lavoro, ma a causa del primo di alcuni omicidi che si verificheranno al locale gay Inferno, la sua rettitudine inizierà a vacillare, portandolo a compiere azioni che rischiano di mandare a monte sia la sua vita privata che quella lavorativa. Infatti iniziando le indagini con la sua collega Claire, Zack farà la conoscenza del proprietario del locale, Dante Jardine, e niente sarà più come prima.
Dante è alto, robusto e sfoggia divinamente i suoi completi neri che, insieme a degli stupefacenti occhi viola e a un neo sulla guancia, fanno risaltare la sua inquietante bellezza, proprio come se fosse un demonio. Dante è un tipo chiuso ed enigmatico, che spesso usa la sua insolenza per giocare come il gatto con il topo, soprattutto con il detective Stewart.
Zack a sua volta si sente allo stesso tempo sia intimorito che attratto da Dante, ma nonostante questo lo crede responsabile degli omicidi che si susseguiranno all'Inferno, spingendo quasi con ossessione le indagini verso la sua colpevolezza. 
Non sarà per niente facile per loro. Zach è diviso tra la crescente attrazione che prova per Dante, e il cercare in tutti i modi prima di accusarlo e poi, con il mutare dei sentimenti, di scagionarlo dai sospettati. Mentre Dante sempre freddo, distaccato, con una padronanza di sé e poco incline alla fedeltà, sembra accettare le incursioni di Zach nel suo spazio vitale, per poi allontanarlo bruscamente quando il detective sembra destabilizzare il suo essere.
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Scarlet Blackwell scrive molto bene, riuscendo con abilità e preparazione a calamitare l'attenzione del lettore. La storia si legge con facilità, appassiona e ha una buona dose di suspense, anche le scene hot sono ben descritte e incandescenti, ma come dicevo all'inizio ho avuto qualche perplessità su alcuni comportamenti dei due protagonisti. Ho avuto più difficoltà a comprendere Zack a dire il vero, e come a volte si sia lasciato condizionare dall'ormone, tanto da gettarsi addosso a Dante, per esempio, mentre al piano di sotto c'era tutta la squadra che indagava. Oppure come sia passato da essere come un toro che punta a testa bassa la preda da incolpare, mentre intanto gli omicidi si susseguivano, al compiere successivamente azioni che hanno messo a repentaglio il suo lavoro. Di Dante è stata frustrante l'indolenza nel non volersi difendere dalle accuse che volta per volta gli faceva Zack. Inoltre, a mio parere, ho trovato un po' eccessivo il suo tirarsi indietro ogni volta che cedeva agli assalti del bel detective.
In definitiva l'unico personaggio che mi è sembrata avere una buona stabilità mentale per tutto il romanzo è stata Claire (=D), però accidenti che scintille fanno quei due quando stanno insieme!

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