‘Nel dubbio l’ombra’ – Strappi dell’anima e pratiche BDSM nel primo romanzo di Calogero Pirrera
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
“Ancora una volta Valerio si accorse di aver
esagerato. La sua fantasia era davvero destinata a viaggiare in un mondo di
idilli senza sosta né rimedi? Era davvero disposto a farsi trasportare da un romanticismo
sensuale a sfondo becero che lo faceva perdere in mondi inesplorati di piacere?
La sua vanità, la sua maledetta vanità, il bisogno della conferma di essere
desiderati! Era questa la formula che lo spingeva a vagare, come l’anima di un
cadavere senza sepoltura, fluttuando in un sentimentalismo barocco e vago, dove
la fantasia ha l’indecenza di cercare soddisfazione solo per le esigenze più
spicciole, sordide e arroganti. Nonostante Valerio ne fosse ormai consapevole,
non riuscì a resistere a quel trasporto, quando avvenne un episodio particolar,
un perfetto precedente legittimante, che privò la sua immaginazione di ogni
freno.” Già dalla quarta di copertina di ‘Nel dubbio l’ombra di Calogero Pirrera (Il mio libro, prezzo 14,00
Euro) si intuisce l’atmosfera che si respirerà nel romanzo una volta intrapresa
la lettura.
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Se dovessi
descrivere in breve il libro direi che si tratta della ricerca di se stessi
attraverso un episodio che sconvolge il quotidiano, ma sarei riduttivo. ‘Nel dubbio
l’ombra’ è molto di più.
Incentrato
sulla volontà di Valerio di indagare sulla morte dello scrittore erotico Fabio
Tong, suo amico e mentore, per creare un libro che gli restituisca dignità, il
romanzo accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta di un mondo, quello
del bdsm, pieno di luci e ombre dove ognuno è libero di dare sfogo alle proprie
voglie, se non esigenze, sessuali senza vergognarsene e senza la paura di
essere giudicati dalla società. Come dicevo, però, il romanzo di Pirrera è
anche altro. Infatti alla ricerca intrapresa da Valerio, ‘Nel dubbio l’ombra’ intreccia i turbamenti personali del
protagonista. Confusioni legate a una sessualità da tempo rinnegata per il
timore di soffrire nuovamente. Per non affrontare un nuovo abbandono.
Valerio,
infatti, è un ragazzo omosessuale che ha scoperto l’attrazione per gli altri
ragazzi tramite Mattia, suo fratello maggiore. La felicità per aver dato un
nome alle sue emozioni però, è
cancellata proprio dal modo con cui ne ha preso coscienza. Quella scoperta,
avvenuta in maniera incestuosa, lo destabilizza e poco importa lo scoprire di
essere stato adottato e che il sangue che scorre nelle sue vene non è lo stesso
di Mattia, ormai il rimorso ha rovinato tutto e il rapporto fra i due è
destinato a deteriorarsi fino a scomparire del tutto. Valerio non si riprenderà
più da questo e tutta la sua vita sentimentale ne subisce le conseguenze.
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La
musicalità della scrittura di Pirrera rende questo romanzo una lettura
piacevole che difficilmente si accantona - anche se il dedicare una parte alle
pagine del libro scritto da Velerio, l’ho vista come una stonatura che ne ha
spezzato il ritmo. Inoltre, la maniera delicata, ricercata se vogliamo, con cui
lo scrittore descrive il rapporto tra Valerio e Mattia dà un valore aggiunto al
libro, fornendo al lettore un punto di riflessione che impedisce di cedere a bigottismi vari e scoprire
come, alle volte, la più grande gioia soffre le pene del ‘poi’.
Insomma ne parlo
perché, nonostante per gusto personale non abbia apprezzato quanto scritto
sopra, il romanzo di Pirrera è un libro
interessante, intrigante, ma soprattutto riflessivo che sono certo saprà fare
breccia in molti di voi.
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