Francesco Mastinu - Falene

A cura di Francesco Sansone

Grafica: Giovanni Trapani

Il nuovo romanzo di Francesco Mastinu, 'Falene' (Amarganta Edizioni, 2,49 Euro), ruota attorno alla vita di Manlio, un ragazzo che crede di aver avuto tutto: una laurea a venticinque anni e un compagno, Enrico, da cui non riesce più a distinguersi. C’è anche Mirna, la sua amica di sempre, un legame che si confonde tra le pieghe del passato. L’incontro con Francesco, un pittore magnetico e attraente, rimescola le carte della sua esistenza, avviando per Manlio un difficile percorso alla ricerca di sé e dei desideri che pensava di aver perduto.

Le caratteristiche che hanno fatto apprezzare i suoi lavori precedenti, 'Eclissi', 'Polvere' e 'Concatenazioni', sono presenti anche in questo nuovo progetto dello scrittore sardo che,  ancora una volta, consegna al lettore un’opera di elevato spessore emotivo. Anche la tipica melanconia della scrittura di Mastinu è presente e viene fuori, in tutta la sua grandezza, nel disagio vissuto da Manlio.

Facendo un’analisi dei personaggi, a mio avviso, nessuno è davvero artefice del proprio destino, ma, al contrario, è  una vittima, tanto consapevole quanto involontaria, di ciò che gli capita:

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Enrico, che potrebbe apparire forte e sicuro di sé, è intrappolato nelle sue convinzioni e nel bisogno, quasi compulsivo, di tenere sotto controllo Manlio e, con lui, il loro rapporto al fine di sentirsi padrone di qualcosa.

Francesco, invece, pur sapendo di non poter avere Manlio tutto per sé, non può fare a meno di amarlo, accettando con rassegnazione ciò che gli viene concesso.

Stesso discorso vale per Mirna. La tipica 'frociara', o 'frociarola' se si preferisce, sempre al fianco di Manlio e il cui bene è un misto fra l’amore, quello viscerale, e il puro sentimento fraterno. Un miscuglio che le impedisce di trovare un uomo capace di soppiantare l’importanza che ha Manlio nel suo cuore e che, a lungo e andare, rischia di farla rimanere da sola per sempre.

Manlio, infine, è sia la vittima per antonomasia che il carnefice. È il tipico ragazzo che si crea i problemi per la sua paura di perdere le certezze che ha costruito. Una sorta di masochista, inconsapevole di come il suo comportamento si ripercuota negativamente sugli altri. 

Altre figure ruotano attorno ai quattro personaggi principali, arricchendo di sapori e di sfumature la storia. Tramite loro, infatti, sia ha un’idea dell’ambiente gay del capoluogo sardo composto da serate in discoteca e feste organizzate da ‘contesse miseria’, come le definirebbe Carmen Consoli, in cui ognuno è libero di essere se stesso.

Un romanzo delicato, romantico e dolcemente triste.  Questo è ‘Falene’, un libro che lascia la consapevolezza che bisogna correre il rischio di bruciarsi al sole al fine di poter dire di aver vissuto felicemente.

Se volete scoprire qualcosa in più sul romanzo, domani non perdete l’intervista esclusiva che Francesco Mastinu ha rilasciato a ‘Il mondo espanso dei romanzi gay’.

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