Week end monotematico: Runny Magma - L'intervista esclusiva
Si conclude questo fine settimana dedicato a Runny Magma e al suo romanzo Mascarado e come sempre potrete leggere l'intervista che l'autore ha rilasciato a Il mondo espanso dei romanzi gay.
Prima di salutarvi, permettetemi di ringraziare Runny Magma per la disponibilità e per la cortesia riservatami per quest'incontro.
Le interviste
Runny Magma
Esclusiva
Runny,
Mascarado è il titolo del tuo primo romanzo. Ci parli come nasce la storia e
quanto hai impiegato a realizzarlo?
Lo trovi qui |
Il romanzo
si concentra sulle maschere che tutti, chi per un motivo o per un altro,
indossiamo nella quotidianità. Jacopo da sempre ha tenuto nascosta la sua
omosessualità per non deludere le aspettative dei genitori, il “Mascarado”
indossa una maschera per mantenere segreta la sua popolarità e aumentare
l’interesse nei suoi confronti delle fan e dei media. Quanto ancora credi sia
difficile per un ragazzo di oggi
accettare la propria omosessualità e viverla serenamente senza la paura di
deludere gli altri?
Per alcuni
ragazzi di oggi, rispetto a quando erano adolescenti i protagonisti del mio
romanzo, è più semplice ‘sdoganarsi’, per altri è ancora molto difficile, vuoi
il contesto familiare/scolastico, vuoi geografico, quindi ognuno deve muoversi
come più ritiene opportuno a seconda della situazione e del carattere. Meglio
se hanno vicini adulti intelligenti che possono sostenerli. Ma è un discorso troppo
ampio da affrontare in questa sede e si corre il rischio di (s)cadere in
pericolose generalizzazioni.
Nel
romanzo fai un discorso semi critico sui romance m/m e sui personaggi che, in
alcune opere, sembrano donne mascherate da uomini per esigenze di trama.
Inoltre ti soffermi anche sul pregiudizio che tali volumi generano sul lettore
di un certo tipo. Le parole riportate sul libro rispettano il tuo pensiero
oppure si tratta solo di pure constatazioni?
Sono
constatazioni che rispecchiano il mio pensiero. Ci sono mm romance molto belli
e apprezzabili da un pubblico vario, altri costruiti appositamente per un
determinato target femminile che compra di più, ma spesso risultano artificiosi
e poco credibili. Talvolta sono scritti per trend da madri di famiglia che
chiaramente non hanno il minimo contatto col mondo gay, manco saranno state a
eventi friendly della loro città: storie ambientate fra un appartamento e un
ufficio, con uomini che si innamorano per la vita a prima vista, pensano come
ragazzine a un concerto degli One Direction e in un giorno vivono felici e
contenti. Nessun accenno a tematiche o problematiche reali. Tanto l’amore è
amore e non importa ‘documentarsi’ come per i romanzi storici. Ovvio che dalla
comunità a quel punto possano essere considerati strumentalizzanti. Del resto,
i ragazzi leggono meno delle ragazze e pure questo è un dato di fatto da tenere
di conto in merito a chi alla fine del gioco deve vendere.
Nella
scheda che mi hai fornito, il tuo romanzo viene definito come un romance m/m,
eppure io non mi sentirei di definirlo tale, e non perché abbia pregiudizi seppure il mio pensiero sia simile a quello espresso nel romanzo.
Perché, secondo te, Mascarado è un romance m/m?
No, nella
scheda c’era scritto gay fiction/mm romance, e questo perché non è né carne né
pesce. Come ti ho detto, volevo discostarmi sia dalla gay fiction mainstream
melodrammatica e pessimista sia dall’m/m romance inverosimile e troppo
ottimista. Volevo semplicemente scrivere una storia d’amore omosessuale che
rispettasse canoni realistici, però ottimista, fregandomene dell’ampiezza del
bacino di utenza e del numero di vendite. Come un romance è una storia leggera
e a lieto fine, pur se disseminata di ostacoli, ma come la gay fiction cerca di
evitare stereotipi e caratterizzazioni artefatte e ingenue. Andrea Marzella di
Refusi Etc., blog queer su cui curo una rubrica sulle drag queen italiane, lo
definisce chick-lit gay e credo che, se l’etichetta fosse già esistita, avrei
inserito quella nella scheda.
Torniamo
alla storia e parliamo di un aspetto che mi ha colpito molto ossia il rapporto
tra Iacopo e Claudia, sua ex futura moglie/attuale migliore amica. Lei pur sapendo
le vere inclinazioni di Jacopo non fa nulla per bloccare il matrimonio con
Lavinia, ma poi lo spinge verso Matteo e a vivere i sentimenti da tempo
nascosti. Un atteggiamento questo che potrebbe risultare discutibile, se vuoi, ma che dimostra un affetto sincero da parte
della ragazza verso Iacopo. Ci spieghi a cosa ti sei ispirato per narrare
questo rapporto e se è ispirato alla realtà?
Sempre nel
libro, citando Loredana Berté, scrivi: “Anche quando tutto rema contro, c’è una
cosa che te spinge ad andare avanti: la curiosità.” E sulla curiosità di vivere
i propri sentimenti, le proprie pulsioni, la propria vita si basa l’intero
romanzo. Ti sentiresti di consigliare questa frase anche ai giovani ragazzi che
iniziano a rendersi contro della propria omosessualità?
Adesso anche in ebook. Qui |
L’ultimo
aspetto di cui voglio discutere con te è la discriminazione degli omosessuali contro
gli omosessuali. Ho sempre sostenuto che, a volte, i veri nemici dei gay sono
loro stessi: da una parte c’è chi critica coloro che non hanno problemi a
mostrarsi per quello che sono, magari anche in maniera spumeggiante, e
dall’altra ci sono quelli che criticano coloro che invece lo sono meno. Secondo
te, questa lotta interna da cosa è scaturita?
Per
concludere, a chi consiglieresti il tuo romanzo e per quale motivo?
Per i
motivi specificati sopra, non me la sento di consigliarlo a qualcuno in
particolare. È certo che un ragazzo gay ha più motivi di immedesimarsi di una
signora conservatrice, ma magari la signora conservatrice può cercare di comprendere quanto risulti
sciocca, ridicola e negativa da altri punti di vista…
Intervista: Francesco Sansone
#IGBA2015 SPOT
Nessun commento:
Posta un commento