Week end monotematico: Beppe Perrier - L'intervista Esclusiva assoluta

Con l'intervista che a breve leggerete, la prima in assoluto che l'autore rilascia per parlare di questa nuova edizione del suo libro, si conclude anche questo week end monotematico dedicato a Beppe Perrier e al suo romanzo Nudo e crudo (qui per saperne di più sul libro).
Prima di lasciarvi alle sue parole, vi anticipo che settimana prossima su Il mondo espanso dei romanzi gay, ci sarà un'altro week end monotematico dedicato, qeusta volta,  a Christian G. Moretti e al suo romanzo Finché morte non vi separi.


Le Interviste
  Beppe Perrier
   Esclusiva assoluta


Nella foto: Beppe Perrier


Beppe, ci spieghi in breve cos’è Nudo e crudo?
Nudo e Crudo è una storia d’amore morbosa, basata sull’andare oltre.
Sì, è proprio questo la colonna portante del libro: spingersi sempre oltre, superare i propri limiti per liberarsi da quel qualcosa che ci opprime e nel caso di Crudo e Nudo altro non è che la morale cattolica di cui il protagonista è intriso. Tema che ho già trattato ampiamente nel mio blog e che grazie a ErosCultura.com e Daniele Aiolfi in primis insieme alle sue collaboratrici è diventato un ebook.

Lo trovi qui

Ti confesso che con il tuo libro ho avvertito una sorta di oppressione nel leggere il conflitto interiore del protagonista generato dal credo religioso e dalla sua omosessualità. Quanto è stato, o è, per te difficile fare i conti con la dottrina cattolica che ti è stata impartita da giovane?
Ho trasportato nel protagonista le mie paure e le mie difficoltà a vivere un connubio del genere. La difficoltà a estraniarsi dal senso religioso di Francesco per poter vivere appieno la sua sessualità è stato un percorso lento, a tratti doloroso ma era sempre spinto da un amore verso Lorenzo che lo ha portato a superare delle prove nonostante continuasse a vivere la sua attrazione verso i maschi come un peccato, qualcosa di moralmente inaccettabile e cercasse nel sesso o meglio nell'essere sottomesso la redenzione per i propri peccati. In pratica il protagonista si fa scopare per essere redento e così facendo pecca ancora e entra in questo circuito vizioso che lo porta oltre i suoi limite, ogni volta di più. Non mancano infatti nella descrizione degli atti sessuali riferimenti a preghiere cristiane e più volte viene invocato il nome di Dio. Quando Lorenzo completa la sua opera liberando Francesco da ogni limite morale, il ragazzo incapace di gestire una tale libertà lo tradisce. Che voglia essere proprio questo il senso di Nudo e Crudo? Che bisogna saper essere liberi, l’esserlo e basta può essere pericoloso.

In Nudo e Crudo il sesso è vissuto come punizione e, allo stesso tempo, purificazione, ma mai come puro atto di piacere fine a se stesso. Questa percezione è data da quanto detto sopra sul rapporto con la religione o ha altre radici?
Il protagonista si trova per la prima volta a vivere un'attrazione che nel mondo da cui proviene non è né concepito né ammesso e questo lo porta a viverlo come un peccato da espiare. In sintesi il nostro personaggio è attratto dagli uomini ma si sente in colpa (perché la sua anima porta le stigmate della morale cattolica) e si fa scopare per redimersi dal peccato e uccidere tutto ciò che dentro di lui puzza di cattolico. E poi, viene da una famiglia dove il sesso è un tabù.

Quale dei ricordi della tua vita riportati nel romanzo, sono stati i più dolorosi da scrivere nero su bianco?
Sicuramente il cercare di immedesimarmi nel tradimento di Francesco nei confronti di Lorenzo. Vivo una storia di 12 anni da cui ho preso spunto per alcune parti del libro, ovviamente romanzate e rese più gustose per un pubblico adulto (sorride ndb) ma sì, descrivere la frustrazione di Lorenzo e la capacità con cui Francesco riuscisse a estraniarsene è stato doloroso soprattutto quando pensavo a come potesse andare nella vita reale.

Continua sotto...
http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
Adesso anche in ebook. Qui

Se penso alla tua scrittura mi viene in mente solo un aggettivo: noir. Lo stile mi evoca alla mente romanzi come Notti Selvagge di Cyril Collard o, più in generale, la scrittura di Allen Ginsberg. Una scrittura cupa che si presta perfettamente a descrivere gli stati danimo, le esperienze e gli incontri sessuali imposti o voluti del protagonista. Perché hai scelto questo stile?
Ti confesso che non ho mai letto nulla né di Collard né di Ginsberg ma rimedierò alla mia mancanza (sorride, ndb). In realtà lautore che più mi ha influenzato credo, e spero di non essere troppo vanaglorioso, sia Jean Genet dove tutto succedeva sotto il manto di nebbia di Brest e gli scenari, come li definisci tu, noir. In realtà non ho scelto questo stile, è stato lui a scegliere me. Non mi sono mai fermato a chiedermi con quale stile scrivere, sono uno che scrive di getto. È venuto fuori questo stile come sarebbe potuto venirne fuori qualsiasi. Forse la guerra interiore che avevo dentro quando ho aperto il blog mi ha portato a scegliere come esempio un autore che definisce lomicidio come atto damore supremo.

Il finale fa sperare in un continuo nel quale conoscere i fatti che avverranno dopo la parola fine di questo libro. So che è ancora presto per parlarne, però hai pensato a un seguito?
Non penso, sfortunatamente scrivo poco anche sul blog (Diarionudo - Taccuino di un giovane sporcaccione, ndb) che è il posto naturale dei miei racconti come mi piace definirli pop porno (sorride, ndb). Adesso sto lavorando a un noir psicologico ambientato a Parigi dove viene fuori tutto il mio essere compulsiva e anche un pobipolare.
Comunque semmai dovessi scrivere ancora racconti porno non ho dubbi che verranno pubblicati in primis sul blog e poi vedremo cosa farne. 
Intervista: Francesco Sansone