Confessioni di un ragazzo perbene

Prologo
Inizia oggi il week end de Il mondo espanso dei romanzi gay che questa settimana sarà dedicata interamente allo scrittore e blogger Marino Buzzi. Oggi potrete conoscere il suo romanzo, mentre domani potrete conoscere meglio lo scrittore, tramite un’intervista esclusiva al blog. Non mi resta che lasciarvi a Confessioni di un ragazzo perbene che, credetemi, merita davvero di essere letto.
Francesco Sansone




 




















Autore: Marino Buzzi
Casa Editrice: Luciana Tufani Editrice
Prezzo: 12, 00 Euro


Sinossi dell’opera
Michele è un trentenne che viene licenziato il giorno stesso in cui apprende del suicidio di uno dei suoi migliori amici.


Incaricato dagli altri tre amici del gruppo di organizzare il funerale, Michele si troverà a vivere situazioni al limite del paradossale. Si innamorerà del bel becchino che cerca di rimorchiarlo per telefono, si ritroverà come eredità la casa di Francesco (l’amico suicida) da dividere con Paolo, l’amico col quale vive un rapporto conflittuale, Luca, il carattere più docile del gruppo, e Donatello, il ribelle che per vivere si prostituisce.


Come se non bastasse dovrà fare i conti con la famiglia biologica, che non perde occasione per ricordargli il legame di sangue e il suo ruolo all’interno della famiglia, e con la sua terribile nipote, incuriosita e affascinata dall’omosessualità dello zio.


Michele si nasconde spesso nel suo mondo di fantasia in cui può essere padre di una bellissima bambina immaginaria. Ma le cose si complicano con l'arrivo di un misterioso ragazzo dal volto deturpato e di una ragazza che porta con sé una grande sorpresa.


Ne parlo perché…
Se Confessioni di un ragazzo perbene fosse una serie televisiva, sarebbe la risposta gay ad Ally McBeal. Michele, come Ally, spesso si richiude nelle sue fantasie, dove addirittura cresce la figlia immaginaria Mara, per scappare dalle situazioni difficili della vita, ma anche dalla complessa realtà lavorativa odierna. Dopo aver perso il suo lavoro, Michele,  per poter pagare le bollette a fine mese, si troverà a fare ogni tipo di lavoro, dal pollo promoter in un grande magazzino a centralinista in un call center erotico, facendo attenzione a non lamentarsi con il capo di turno il quale è sempre pronto a dire “se non ti sta bene, fuori c’è la fila per questo lavoro”.


Quando guardo un telefilm che mi piace non riesco a smettere di vederlo se non dopo aver visto tutti gli episodi nello stesso giorno, e così mi succede anche quando un libro mi prende e il romanzo di Buzzi è uno di quelli. L’ho letto praticamente tutto in un giorno, per essere sinceri ho letto le prime 185 pagine giovedì e le restanti 20 appena svegliatomi venerdì. Non sono riuscito a staccarmi dalla scrittura scorrevole, irriverente, ironica e intima di Buzzi, capace di far ponderare il lettore su temi importanti seppur affrontanti con apparente superficialità. Nelle pagine del romanzo vengono trattati un po’ tutti gli aspetti legati all’omosessualità: il coming out in famiglia, l’abbandono del paese di provincia in cerca di una nuova vita senza soprusi omofobi, la necessità di modificare il proprio corpo affinché rispecchi l’io interiore, la paura di vivere apertamente una vita da gay preferendo fare un matrimonio di copertura e scopare con gli uomini di nascosto.


Confessioni di un ragazzo perbene è anche la dimostrazione che una famiglia è tale solo se c’è affetto e non importa chi siano i componenti che la formano, l’importante è sapere che in qualsiasi momento i suoi membri ci saranno sempre. Nel libro appaiono entrambi gli esempi di famiglia, quella “classica”, data dalla famiglia di origine di Michele, e quella “moderna”, formata dal ragazzo e dai suoi amici che abitano la villa lasciata in eredità da Francesco, e, seppur differenti fra loro, mostrano entrambe le stesse identiche dinamiche di un cosiddetto nucleo famigliare.


Dunque ne parlo perché è un libro che mostra l’omosessualità a 360°, permettendo a chiunque lo legga di identificarsi con uno dei tanti personaggi presenti nella vita di Michele, e che fa riflettere su certi temi usando un linguaggio semplice, ma efficiente.



Alcune note sull’autore
Marino Buzzi è nato a Comacchio (FE) il 20 gennaio 1976. Attualmente vive a Imola e lavora come libraio a Bologna. Si è classificato in diversi concorsi letterari, fra i più importanti ricordiamo: Versi inversi (2008), Gianfranco Rossi per la Giovane Letteratura(2003), Coop For Words (2003), Piero Chiara Giovani (1999) e il Pier Vittorio Tondelli. La lettura. La scrittura (1999). Collabora con diversi siti di cultura GLBT e ha pubblicato nelle raccolte: The Clash. Lo scontro (Lorusso), Versi Inversi (Il Dito e la Luna), Terzo: non discriminare (Ediesse), Rap metropolitano (Pendragon). Suoi racconti sono apparsi inoltre sulle riviste: «Leggere Donna» (alla quale collabora anche con articoli e recensioni), «Toilet», «Daemon», «Inchiostro», «L'Ortica», «Laspro».
Gestisce i blog: Perseo e Cronache dalla libreria