“Non è ancora Natale” - Un tuffo nel passato per capire che la vita è “meravigliosa” così com'è, nel racconto di Lily Carpenetti
A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Stefano Corsi ha una vita soddisfacente: una buona posizione e una relazione stabile con il figlio del suo titolare. Ma i fantasmi del passato sembrano turbare la sua quiete familiare, rendendo insicuro il suo compagno.
La mattina di Natale, dopo l’ennesima lite con il suo bel Sebastiano tutte le sue certezze appaiono stravolte, quando si ritrova catapultato sette anni indietro, prima di alcuni eventi che hanno stravolto la sua esistenza.
Come nel celebre film di Frank Capra, Stefano ha l’opportunità di vedere come sarebbe stata la sua vita in una sorta di sliding doors, illudendosi di poter cambiare il destino. Ma spesso, si ha bisogno di guardare le cose dal di fuori per rendersi conto di quanto sia prezioso ciò che già si possiede, perché la tua vita può essere meravigliosa.
Quella appena letta è la dolcissima trama del romanzo breve “Non è ancora Natale” di Lily Carpenetti (Damster Ed. - Collana Eroxè: Prezzo 0,99 Euro), dove tutto si rivela possibile nelle magiche atmosfere del periodo natalizio, e un mondo alternativo aiuterà il protagonista a comprendere quanto di prezioso c'è già nella sua vita.
Chi è un po' stagionato come me, non può non ricordare che alcuni anni fa, in prossimità delle vacanze natalizie, veniva puntualmente trasmess, soprattutto in canali minori o regionali, “La vita è meravigliosa”, il capolavoro del 1946 interpretato da James Stewart e Donna Reed. Quanti volte ho asciugato i lucciconi seguendo la storia di George Bailey! Quante volte ho intonato con i protagonisti la canzone “Bella ragazza bionda o bruna... vieni a spasso con la luna...”, venendo catturata da questa storia incredibile, dove al protagonista, con intenzioni suicide, veniva mostrata da un aspirante angelo una realtà alternativa, senza la sua presenza nella vita delle persone da lui amate e conosciute.
Il protagonista di questa novella fortunatamente non vuole suicidarsi. È vero che Stefano Corsi ha un momento difficile con Sebastiano, il suo compagno, e pensa spesso a Kevin, l'amore di gioventù che non è mai stato suo, ma quando si trova catapultato alla vigilia di Natale di sette anni prima, inizialmente non riesce a capirne il motivo. Se non fosse una situazione oggettivamente traumatizzante, i primi momenti di questo strano risveglio sono davvero esilaranti. Poi, una volta “ambientato”, Stefano si chiede se non sia stato mandato indietro nel tempo per rimediare ad alcune situazioni del passato o, magari, per riuscire a cambiare il destino di Kevin.
Seguiremo Stefano in questo suo viaggio nel passato, tra crucci e rivelazioni, tra confusione e curiosità, ma dove, nonostante tutto, avrà la conferma che in qualsiasi vita il suo destino è uno e uno solo.
Anche se la storia prende spunto come già detto dal conosciutissimo film “La vita è meravigliosa”, non mi sono voluta sbilanciare troppo con approfondimenti e rivelazioni, perché essendo un racconto breve rischierei di svelare tutto, e non ci sarebbe più il gusto e il piacere di scoprire parola per parola i risvolti della trama. Posso però dire che Lily Carpenetti ha scritto un racconto che si legge con piacere, divertente e a tratti emozionante. L'autrice è stata abile a miscelare il fantastico, l'inverosimile, di ciò che accade al protagonista, con elementi realistici di vita quotidiana, che evidenziano come ogni essere umano abbia, nonostante interventi eccezionali, il destino già tracciato sia nel bene che nel male. Sia nel presente che nel passato siamo nel periodo natalizio, ovvero il tempo dove tutto può accadere e ogni desiderio si può realizzare, eppure, pur essendo il protagonista mandato indietro nel tempo per capire, o forse addirittura per cambiare il susseguirsi degli avvenimenti, non riuscirà a prevenire ciò che ancora nel presente rende la sua vita un po' più vuota.
In conclusione è un racconto dolce, ben scritto e che ti fa sentire in pace con il mondo, ideale come lettura del periodo natalizio e... beh, tecnicamente siamo ancora nel periodo natalizio. Allora non mi resta da dire che dovete proprio leggerlo.
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