'E poi venne Lorenzo' - La paura di dichiarare e vivere la propria omosessualità nel nuovo romanzo di Giancarlo Zambaldi

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Basato su fatti realmente accaduti, ‘E poi venne Lorenzo ‘ il nuovo libro di Giancarlo Zambaldi (Ellade Libri – Parallelo45 Edizioni. Prezzo 13 Euro) narra la storia di una relazione passionale e tormentata, un rapporto difficile che si snoda tra la voglia di amare liberamente e l’obbligo al silenzio, alla rinuncia e alla finzione.

Giancarlo, il protagonista, è un giovane consulente vendite nel settore automobilistico. Vive due vite parallelamente: in pubblico, con amici, familiari e colleghi, è brillante, divertente, un uomo riservato e apparentemente privo di una vita sentimentale. Nell’intimo, Giancarlo nasconde al mondo la sua omosessualità, come se si trattasse di una vergogna da celare, un segreto da custodire per essere amato e accettato. Il doppio binario della sua vita finisce per incrociarsi e collidere quando incontra Lorenzo, un ragazzo di cui si innamora perdutamente. Quella passione, che diviene quasi ossessione, porta Giancarlo a rimettere in discussione se stesso, le sue scelte, il suo modo di vivere, fino a rendergli intollerabile il silenzio che si è imposto da anni. Sullo sfondo della vicenda, la famiglia: il rapporto del protagonista con la madre e il padre e l’assenza di dialogo tra fratelli.
Il romanzo riflette in profondità sulla condizione degli omosessuali nell’Italia di oggi: lungi dall’essere una società civile aperta e moderna, la realtà italiana è ancora profondamente intollerante nei confronti del diverso ed è questa condizione, molto più della sua storia privata e personale, ad alimentare il malessere di Giancarlo. Un dolore che solo nell’epilogo può trasformarsi in forza e in un coraggio nuovo che apriranno le porte per una nuova, più consapevole esistenza.
'E poi venne Lorenzo' è un piccolo grande contributo per ricordare che l’amore non ha corsie preferenziali e non fa differenze tra sessi: è amore e basta.
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Si basa su queste premesse il romanzo di Giancarlo Zambaldi, un’opera in grado di mostrare le difficoltà di vivere la propria vita riscontrate da molti giovani omosessuali italiani. La paura, la solitudine e la frustrazione la fanno ancora da padrona in una società, la nostra, che non riesce ancora a concepire che qualcuno non rispecchi il modello bianco – cattolico – eterosessuale.

Dichiararsi e vivere con serenità il fatto di essere gay non è facile, soprattutto nel nostro Paese che è inspiegabilmente succube di pregiudizi e stereotipi assurdi sugli omosessuali.” – racconta Zambaldi a Il mondo espanso dei romanzi gay  – “ La nostra società quindi ti porta inevitabilmente a nasconderti, a recitare una parte che non è  la tua, ad avere paura di essere te stesso perché pensi di essere in qualche modo "sbagliato". Ti senti inadeguato, in imbarazzo, in colpa come se avessi commesso chissà quale crimine. 

Le persone (non tutte) quando scoprono che sei gay, o hanno un atteggiamento di pietà o di rifiuto, dettato probabilmente da un' ignoranza di base. Non sanno e quindi si omologano al giudizio generale, che a volte porta a forme subdole di razzismo. Ho provato sulla mia pelle quanto male possono fare certe  parole, soprattutto quando sei adolescente. Molti ragazzi non si dichiarano semplicemente per la paura dei giudizi, dei commenti, delle pesanti ironie, per l'intolleranza e spesso per la cattiveria di alcuni comportamenti. Dobbiamo, però, avere il coraggio di essere liberi, di andare in giro a testa alta e farci scivolare addosso le cose che non ci piacciono, anche se mi rendo conto che ci vuole il suo tempo per arrivare a farlo. Non posso quindi biasimare se molti ragazzi non trovano il coraggio di dichiararsi: io ci ho messo più di trent'anni e spero che questo mio racconto possa dare qualche esempio per provare a cambiare.”

Eppure ‘E poi venne Lorenzo’ ha un messaggio di fondo che fa capire che privarsi della propria vita per i timori non sempre può continuare se si incontra l’amore, quello vero. La storia di Giancarlo dimostra come l’arrivo di un sentimento nuovo, può darci la spinta per prendere in mano la propria vita, dandoci il coraggio di affrontare la nostra esistenza per quella che è.


“Non so se un forte sentimento può soppiantarne un altro, bisognerebbe vedere di quale sentimento si tratta.” - continua a dirti l’autore – “Nel mio caso l'amore che ho trovato, questa  esperienza così forte, travolgente e mai provata prima, ma anche la disperazione che ne è seguita, mi hanno dato la forza e il coraggio di cambiare in maniera radicale, di togliermi un peso che era divenuto insostenibile. Se non avessi incontrato Lorenzo non so se sarei stato in grado di uscire allo scoperto. Di sicuro mi sento di dire che esperienze difficili o dolorose, non portano solo disperazione ma spesso aiutano a fare scelte che si rivelano positive.”

Il pregio di questo romanzo, oltre a dare forza a coloro che ancora vivono nell’armadio, sta nella semplicità narrativa. I temi affrontati vengono descritti con una scrittura semplice e immediata, priva giri di parole e inutili riempitivi,  che spinge il lettore a non interrompere la lettura fino a quando non arriva alla conclusione, ‘E poi venne Lorenzo’ è più di un romanzo. È uno specchio della realtà, della società e dei rapporti umani che ogni tanto fa bene vedere per intuire quanta strada sul fronte della felicità la comunità gay deve ancora affrontare.