"Non abbiamo paura di pubblicare libri che trattano l'amore LGBT" - Intervista a Elettra Groppo, fondatrice della Elmi's Word Edizioni
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Della
casa editrice Elmi’s Word Edizioni abbiamo
avuto modo di parlarvi, presentandovi l’antologia
a scopo benefico ‘Over60 – Men’. Oggi, però, vogliamo soffermarci proprio su di essa e vi proponiamo un intervista a Elettra Groppo, la sua fondatrice, per capire meglio questa realtà editoriale e imprenditoriale.
a scopo benefico ‘Over60 – Men’. Oggi, però, vogliamo soffermarci proprio su di essa e vi proponiamo un intervista a Elettra Groppo, la sua fondatrice, per capire meglio questa realtà editoriale e imprenditoriale.
La
rubrica Case editrici ha, da sempre, l’intento di presentare agli aspiranti
autori, o a chi è in cerca di un nuovo
editore, delle realtà editoriali serie a cui proporre le proprie opere. Quindi
vi consiglio di leggere attentamente le parole della Groppo perché già da qui si intuisce la serietà e il lavoro che la Elmi’s Word Edizioni svolge e
garantisce agli autori.
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D.Elettra, Elmi’s World è una realtà
editoriale abbastanza nuova, ma che ha già raggiunto grandi risultati. Come ti
è venuto in mente di aprire una casa editrice?
R.
Ho aperto Elmi’s World sei anni fa,
nonostante io sia tutt’ora giovane, allora lo ero decisamente di più e a volte
imputo la nascita di questa avventura all’idealismo giovanile e una buona dose
di incoscienza, nel senso che quando ho fondato questa casa editrice i miei
motivi erano:
1. Ho sempre
adorato i saggi romanzati, trovavo che leggere imparando fosse una delle forme
più piacevoli di apprendimento, ma non trovavo molti libri di questo genere,
così ho pensato di aumentare questo tipo di produzione per dare nuove
prospettive;
2. Ero del parere
che se il posto (o la nazione) dove vivi non ti piace del tutto, non devi
andartene, ma devi restare e “combattere” per un miglioramento. I libri sono
stati la base della mia piccola rivoluzione.
Ora vedo il mondo
diversamente e negli anni ti rendi conto che l’entusiasmo di una volta in
realtà è più simile alla crociata di Don Chisciotte, ma sono contenta di aver
assecondato quello slancio, non mi pento di nulla, anche se ora comprendo
meglio le difficoltà in gioco.
D. Ha ancora senso puntare sui libri in una
società in cui, apparentemente, i lettori di libri sono sempre meno?
R.
Dipende da che punta di vista lo si vede. Economicamente il senso rasenta lo
zero, ma la vita non è fatta solo di denaro. Per mantenere la nostra libertà,
per aprire le menti, per un futuro migliore, per dare alle persone la
possibilità di comprendere la propria esistenza e il mondo che lo circonda,
puntare sui libri (ma anche sulla cultura in generale) non solo ha un senso, è
sicuramente indispensabile! Come scrivi tu nella domanda, la parola principale
è “apparentemente”. Non è che si legge meno, si legge in maniera differente. Se
non diamo la possibilità a un lettore di affezionarsi ai libri, loro
sceglieranno sempre più offerte differenti come le riviste, articoli, notizie
trovate su facebook. Leggere è uno sforzo enorme, il tempo è sempre meno, ma se
riesci a pubblicare un libro per cui un lettore “sacrifica” il tempo lavorativo
o un’ora di televisione per poterlo leggere, allora anche se la guerra è lunga,
una battaglia tu l’hai vinta… almeno come editore.
D. In che base vengono scelti i libri e gli
autori da pubblicare?
R.
La casa editrice è specializzata in saggi romanzati, cioè quei saggi che magari
sono già stati scritti o che se fossero stati troppo tecnici nessuno li
leggerebbe, quindi noi li camuffiamo da romanzi in modo tale da renderli
accessibili a tutti.
La parola
d’ordine è fluidità e accessibilità.
Abbiamo però
anche altre collane per diversificare i nostri prodotti e poter dare una scelta
più ampia, anche se tendiamo molto a libri psico-sociologici o storici.
D. Chi vuole proporvi il proprio lavoro cosa
deve fare?
R.
Direi che intanto dovrebbe scrivere una cosa interessante e non un copia e
incolla di libri già presenti sul mercato. Di certo premiamo l’originalità. Si può andare sul nostro sito e seguire tutte le indicazioni che ci sono nell’area “Pubblicare con noi”.
I consigli che diamo sono validi anche per chi vuole mandare un testo ad altri
editori, più facile è per noi capire di cosa tratta il libro e come è
impostato, più ci sono chance che noi lo leggeremo dando una risposta in tempi
ristretti. Oltretutto si da un’idea di professionalità e questo dà a noi la
sensazione di non dover fare un lavoro mastodontico.
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Adesso anche in ebook qui |
D. Parliamo di letteratura “arcobaleno”. ‘Over60 – Men’, un’antologia che
racconta l’amore fra le persone dello stesso sesso che hanno superato i
sessant’anni, è l’ultima opera, in ordine cronologico, che avete pubblicato, ma
nel catalogo si trovano anche ‘Paola
per sempre’, ‘Il rumore del
suo silenzio’ e ‘Desideri
sommersi’. Perché avete deciso di dedicare spazio a opere che affrontano
l’amore LGBT?
R.
A dire il vero avevamo già pubblicato due libri su tematiche LGBT, uno è ‘Due non è il doppio di uno’, un saggio
romanzato sulla bisessualità e ‘L’occasione
fa l’uomo laico’, una raccolta di interviste su tematiche della laicità
dello stato concatenate a diritti civili, eutanasia, e adozioni. L’argomento
omosessualità viene poi toccato spesso perché l’autore era un giornalista di
Pride, quindi per ovvi motivi una domanda a tema era d’obbligo. Poi è arrivato
il terzo romanzo a cui si prevedeva un quarto, così abbiamo deciso di dare uno
spazio più visibile a questo genere anche per dimostrare che non abbiamo certo
paura di pubblicare libri che trattano questo tipo di amori.
Ti racconterò un
aneddoto sui due libri sopracitati: ‘Due
non è il doppio di uno’ l’ho scritto io e molte persone mi hanno chiesto
perché lo volevo pubblicare a mio nome e non con uno pseudonimo. Io gli ho
risposto che, innanzi tutto, a me piaceva il mio nome ed essendo originale era
sicuramente facile da ricordare o da riconoscere, quindi commercialmente ben spendibile,
ma soprattutto, non avevo nessun motivo di nascondermi o vergognarmi
per aver scritto un testo del genere, di conseguenza non comprendevo la
motivazione di un camuffamento.
Per quanto
riguarda ‘L’occasione fa l’uomo laico’
invece, l’autore mi ha elencato le difficoltà a trovare un editore disposto a
pubblicare il suo libro e questo è stato un motivo in più per renderlo
pubblico. La censura ormai è preventiva e questo io lo trovo inaccettabile.
Quindi, come
vedi, credo sia importante lanciare un messaggio, aprire una collana del genere
è semplicemente dare uno spazio, una piccola oasi protetta, alle persone a cui
troppo spesso viene negato un ambiente sicuro e, cosa più importante,
riconosciuto.
D. Ci spiegheresti cosa ha spinto la casa
editrice a puntare su queste storie?
R.
Le storie nello specifico nascono sempre da un incrocio tra casualità e
ricerca. Quello che io amo di questi libri è la disarmante naturalezza che
esprimono, ma dove trovi in sottofondo sempre un minimo di paura per quello che
si sta vivendo. Ecco, magari dando voce a questi piccoli scorci di vita, quella
preoccupazione di base pian piano si potrà sciogliere.
D. Per concludere, quali progetti ha in
cantiere la Elmi’s World?
R. Eh, purtroppo o per fortuna
il cantiere è un vulcano in eruzione, i progetti sono moltissimi e ne nascono
ogni giorno di nuovi. Le possibilità però sono limitate quindi i nostri sforzi
si stanno concentrando su nuove collaborazioni in modo tale da poter mantenere
in vita i nostri sogni.
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