Arsenokoitai - Il disagio di vivere la propria omosessualità nel nuovo romanzo di Luciano Lucarelli

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
“Tutto in una notte, sotto un temporale perfetto, l’incontro di due amanti: Leo, il padrone di casa, e Ivo, un uomo pieno di problemi, frustato da una condizione omosessuale che ritiene sporca, ingiusta e che non gli permette di arrivare all’amore di Dio. La nottata scorrerà tra ricordi di esperienze sessuali passate e terrificanti e sogni che Ivo ripercorrerà nei ritmi della depressione che lo invade. Leo sarà il ricettore di tutta questa angustia e il traghettatore di Ivo dalla disperazione alla serenità cercando negli aspetti escatologici di sciogliere tutti i dubbi che assillano il compagno. Tutto questo a corollario di tante scene di amore profondo fra i due. Il temporale porrà la parola fine alla notte d’inquietudine, ma farà tornare a galla un terribile segreto che, almeno a se stesso, Leo dovrà riconoscere.”
Quella che avete appena letto è la trama di Arsenokoitai (Il mio libro, prezzo 9,00 Euro) di Luciano Lucarelli e sin da qui si può dedurre che una volta iniziata la lettura, il lettore si ritroverà catapultato in un’atmosfera intima e intensa. L’incontro di una notte fra due innamorati, darà modo a entrambi di ripercorrere i loro passati e a Ivo di parlare del malessere causato da un’omosessualità mai del tutto accettata, o quanto meno non vissuta con la serenità con cui ognuno dovrebbe accettare la propria natura sessuale.
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Sono diversi gli aspetti che convincono di questo romanzo e che ne permettono l’apprezzamento. Quei temi spesso affrontati nella narrativa di genere, qui vengono usati per descrivere un percorso che, sebbene raccontato a voce alta una volta cresciuti, può accomunare molti ragazzi e uomini gay.
Nella foto: Luciano Lucarelli
Fra questi c’è la scoperta della propria sessualità, o, come nel caso specifico, della propria omosessualità, in età preadolescenziale con ragazzi più grandi. Ivo, infatti, si avvicina al sesso, sebbene in maniera non del tutto diretta, a 8 anni e poi a 11 quando il cugino gli mostra la sua erezione:
“La motivazione per la quale ho inserito due vicende sessuali così precoci sono due: la prima” – racconta l’autore a Il mondo espanso dei romanzi gay – “perché sono convinto che nella maturazione sessuale di ogni individuo i primi approcci avvengono proprio in età giovanissima (accadeva 30/40 anni fa, accade ancor più di frequente nei nostri giorni). La seconda motivazione sta nello specifico dell'omosessualità, perché, per me, sono proprio queste esperienze giovanili a far crescere la propria inclinazione, ovviamente in soggetti con una predisposizione che, a mio modesto avviso, sono di due tipi: genetico e freudiano (sono convinto che la genetica agisca preponderantemente sull'omosessualità, ma, come diceva Sigmund Freud, il triangolo tra figlio, padre poco presente e madre iperprotettiva abbia la sua valenza).
Un altro aspetto che colpisce è la maniera di Ivo di vivere la propria omosessualità. Per lui è sintomo di infelicità, qualcosa che lo allontana da Dio, che gli impedisce di provare con le proprie mani la felicità che meriterebbe. Una frustrazione che viene descritta con acuta lucidità da Luciano Lucarelli e che permette di rendersi conto come il retaggio culturale e religioso influisce, ieri come oggi, nella vita di molti omosessuali:
“Il male di vivere e, in fondo, una forma ampia di depressione sono un po’ come lo scotto che colui che si riconosce nell'omosessualità deve pagare prima di arrivare a concepire che quell'essenza lo appartiene osmoticamente e questo perché, specialmente se torniamo indietro nei già citati 30/40 anni fa, gli aspetti sociali costringevano il gay a riconoscersi come un mostro, una persona anormale, quasi non appartenente alla razza umana, e per colui il quale attingeva al suo credo nella fede cristiana, tutto ciò diveniva ancor più terrificante nella lettura introspettiva.” – continua a dirci Lucarelli – “È anche per questo motivo che ho interpretato le sofferenze di Ivo con argomentazioni escatologiche che ne rimarcassero la sofferenza.”
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Una lettura ricca e intensa dicevamo e questo è merito alla scrittura di Lucarelli. La sintassi articolata e ricercata, che si presta perfettamente all’atmosfera che si crea fra i due innamorati durante la notte di pioggia, lascia spazio a una scrittura più fluida e semplice, quando i flashback ci portano agli anni giovanili di Ivo per farci scoprire le fasi salienti che lo hanno portato a essere l’uomo turbato del presente:
“Amo molto i flashbacks nelle narrazioni, li ho utilizzati anche nei miei primi due romanzi, quindi ho voluto ripercorrere la vita di Ivo in questo contesto narrativo. Il ricorso al passato mi ha dato l’opportunità di sottolineare la disperazione provata da Ivo, ma anche di aggiungere quel poco di piccante alla storia. L'ambientazione chiusa, poi,” – conclude l’autore -  “se da una parte mi ha permesso di accentuare l'aspetto claustrofobico che accompagna le depressioni di Ivo, dall'altra mi ha consentito di creare un'atmosfera soffice e piacevole con situazioni di sesso, ma anche per contestualizzare la bramosia che, comunque, vivono i due personaggi.”
Arsenokoitai non è un romanzo facile, no. La sua storia ha un qualcosa che da un lato intriga, ma da un altro irrita chi non concepisce l’omosessualità come Ivo, ma proprio per questo deve essere letto. Il romanzo di Lucarelli rispecchia uno dei punti fondamentali della letteratura, quello di portarci in mondi diversi per conoscerli e, forse, capirli un po’ di più.