“Libertà” - Scenario post apocalittico, Empath e Talento psichico nel romanzo di Jay Kirkpatrick

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani
Questa volta sono un po' in trepidazione e timorosa di parlarvi di un libro un po' diverso dal solito. Si tratta di “Liberta” di Jay Kirkpatrick (traduzione Victor Millais – Casa Editrice Dreamspinner Press, prezzo 6,40 euro) e vorrei tanto incuriosirvi e trasmettervi il mio entusiasmo verso questa lettura, che ho trovato davvero fantastica.

Siamo in una Terra futura, Patrick Harvey, promosso di recente a Empath di Prima Classe, sogna l’indipendenza che la sua posizione comporta e l’appartamento per cui sta risparmiando. Il suo primo incarico autonomo prevede che si occupi di John Doe 439, un uomo ritrovato fuori città, percosso, traumatizzato e in apparenza muto. Nonostante un tabù impedisca agli Empath di intraprendere relazioni romantiche, Patrick capisce di provare una forte attrazione per il suo paziente. Presto scopre che l’uomo è un Talento Psichico di alto livello che si chiama Jac, a cui persone violente stanno dando la caccia per i suoi doni, e il semplice mondo di Patrick va in pezzi. Jac deve riunirsi con i suoi compagni di fuga e lasciare la città prima che altri riescano a trovarlo, ma potrebbe essere troppo tardi. Le voci sui suoi talenti sono giunte fino al Governo Centrale di Chicago. Se Jac vuole mantenere la sua libertà, deve scappare subito. E se Patrick desidera esplorare una relazione che la società gli vuole impedire, dovrà scambiare le comode catene del suo lavoro con l’incertezza della libertà.
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Questo sicuramente non è il romance m/m che ti aspetti. Non tutti sono attirati dal genere distopico, né apprezzano che non ci sia la parte romantica di una relazione, anzi, non è che non c'è, ma è molto delicata, accennata quasi, ma al tempo stesso molto emozionante. La dolcezza e la forza che emana “John”, che in seguito scopriremo chiamarsi Jacson, con la sua paura dell'affiorare di ricordi dolorosi, con il timore di sentire ancora male fisico, il modo infantile che ha di parlare e persino i suoi capelli ingarbugliati e le efelidi sul volto suscitano un'infinita tenerezza. Le scene iniziali, quando Patrick cerca di instaurare una parvenza di comunicazione con Jac, ti strappano l'anima a brandelli. Ho dovuto interrompere più volte la lettura e fare ampi respiri per riprendere fiato, soprattutto quando i due protagonisti cominciano a interagire e imparano a conoscersi e a fidarsi l'uno dell'altro. Ci sono dei passaggi di una tale intensità che sono come pugnalate al cuore.

Siamo a New Las Vegas, dopo che la Terra è stata sconvolta dallo Scoppio, e più precisamente siamo al Centro Empath, dove ogni due anni vengono reclutati ragazzi con doti speciali, come l'empatia, la telepatia o la telecinesi, che dopo un addestramento rimangono operativi con varie mansioni e livelli nel Centro. Gli altri, stranamente i più dotati, vengono rispediti all'Esterno e condannati a tirare avanti una vita arrangiata, con stenti e privazioni. È proprio al Centro Empath che verrà portato il soggetto sconosciuto, a cui viene comunemente dato il dome di John Doe 439, dopo che è stato trovato in condizioni critiche a causa di traumi e percosse, e che verrà assegnato come primo incarico da Empath di Prima Classe a Patrick Harvey.
Patrick è sicuro che sarà un compito difficile, ma che allo stesso tempo potrebbe essere tranquillo e di routine. Ancora non sa che sta per entrare nel mondo di Jac, e niente sarà più come prima.

Non vi dirò di più, perché la trama è complessa e non voglio togliervi il gusto dello scoprire volta per volta la storia, anche se confesso che mi sto trattenendo. Questo romanzo è un susseguirsi continuo di emozioni e starei qui all'infinito per elencarvi i pezzi che mi hanno più colpito. All'inizio quando i due protagonisti si incontrano e iniziano a creare un collegamento, c'è una tale intensità da farfalle nello stomaco. Ma anche le sensazioni provate da Jac durante una colazione dei primi giorni, e che Patrick sente come propri attraverso l'empatia. Il gusto del succo d'arancia o la calma ondata di dolcezza provata al primo morso di una fetta di crostata, fanno sentire l'Empath come se fosse fuori in un'assolata giornata con il cielo azzurro, il verde dei prati e il vento sulla pelle.

L'autrice ha creato un'opera fantastica, descrivendo un mondo che potrebbe benissimo essere nel futuro dell'umanita. I pov all'inizio sono alternati tra Patrick e Jac per poi venire, mano a mano, integrati dal punto di vista di altri personaggi con l'incalzare della storia. Charlie ed Evie, amici da sempre di Patrick che vivono nei stretti vicoli all'Esterno. Poi c'è Samuel l'Empath mentore di Patrick, Dana collega e alleata di Patrick, Rob il fratello/amico ritrovato di Jac, e infine la perfida Julia Childers che si diletta a piegare e distruggere le menti dei Talenti. Tutti i personaggi, compresi quelli che compaiono verso la fine del libro, sono ben descritti e caratterizzati e ognuno di loro si ritaglia un posto importante nella storia.
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Come ho detto all'inizio questo genere può anche non piacere. Capisco che per chi legge a volte risulta difficile non trovare il tipico romance e immergersi in mondi alternativi, ma questo libro ne vale davvero la pena. Personalmente credo che non sia necessario in un romanzo che i protagonisti si rotolino tutto il tempo su ogni superficie orizzontale, e a volte anche verticale, per creare un'emozione, anzi. A volte, forse, il troppo sesso va a danno della storia. Ammettendo che un buon romanzo, apprezzato dalla maggior parte dei lettori, deve avere un giusto equilibrio tra azione, angst, storia d'amore e scene hot, preferisco un libro con una storia forte e valida e con una relazione solo accennata, ma che susciti al tempo stesso una vasta gamma di emozioni, piuttosto di un libro con scene di sesso a ripetizione, descritte nei minimi dettagli, senza quasi badare alla trama. Non dico che per svago e per staccare la spina io non legga anche queste storie, ma vuoi mettere?
Non posso chiudere queste impressioni su “Libertà” senza proclamare la mia ammirazione per chi ha tradotto e curato questo romanzo. Parliamoci chiaro Jac ha un modo tutto suo di interagire e per la maggior parte del libro ha una parlata completamente infantile, eppure nemmeno per una volta la mia lettura si è bloccata con un “Ehhh? Che ha detto?”. Davvero complimenti.