Week end montotematico: Luigi Romolo Carrino - Il pallonaro
Sono contento di annunciarivi che il protagonista di questo nuovo week end monotematico è lo scrittore Luigi Romolo Carrino che torna sul blog per parlarci del suo nuovo romanzo dal titolo Il pallonaro. Un libro che consiglio vivamente così come vi consiglio di seguire l'intervista di domani che Carrino ha rilasciato a Il mondo espanso dei romanzi gay.
Titolo: Il pallonaro
Autore: Luigi Romolo Carrino
Casa Editrice: GoWare Edizioni
Prezzo: 4,99 Euro
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Sinossi dell'opera
I gay nel calcio non esistono. Nel mondo dei machi pallonari non ce ne sono. Il
calcio è uno sport duro, contrasti accesi, aggressività e tanta cattiveria
agonistica, senza contare che spesso si sta nudi negli spogliatoi.
L’attaccante
napoletano Diego Di Martino ha realizzato il sogno della sua vita: il suo primo
campionato di calcio in serie A. Sa di essere ricchione e lo sa anche il suo
procuratore Marco Natti che per due anni gli ha organizzato incontri
clandestini con marchette e venditori di sesso. Diego è stanco di sotterfugi, è
stressato, si sente solo ed è facile possa commettere qualche passo falso e
compromettere la sua carriera per sempre. È per questo che Natti gli rivela
l’esistenza di una rete di insospettabili calciatori gay coordinata da Michael
Feemors, il giocatore più virile e scontroso del campionato, e da Simone
Ristagni, il centrocampista sposato e con prole della nazionale italiana.
Alla prima
riunione Diego incontra Stefano Baldini, portiere della sua stessa squadra, e
con lui comincia una relazione. Marisa, così è stata denominata la rete,
permette di parlare di sé senza dover mentire, di trovare luoghi sicuri e persone
fidate con cui fare sesso.
Ma non è
soltanto questo: la rete ha uno scopo ben preciso e per questo ha regole e
leggi precise, e prevede punizioni per chi viola la sua costituzione, proprio
come un piccolo Stato. Una di queste regole impone che non esistano relazioni
tra i suoi membri e Diego non ne comprende il motivo. È una notte di gennaio a
rivelarglielo, quando un commando sequestra Diego e Stefano pestandoli a
sangue, qualcosa che serve non tanto a interrompere i “vostri giochetti del
cazzo”, come li definisce Giussy, il capo degli ultras della loro squadra, ma a
non farli sapere a tutto il campionato.
Il pallonaro
ruota intorno ai verdenero, una non meglio identificata squadra del Nord-Ovest,
scoperchia un po’ di pentole sull’ipocrisia del mondo del calcio e racconta
quello che nell’universo pallonaro sanno tutti, comprese l’omosessualità e la
bisessualità di alcuni di loro.
Vi capita mai di finire un libro
e rimanerci male per averlo concluso? Beh, a me sì e Il pallonaro di Luigi Romolo Carrino è uno di quei libri. Non solo
ha la capacità di catturarti durante la lettura, ma anche dopo, facendoti
rimpiangere di averlo divorato così in fretta.
La storia di Diego, giovane calciatore della massima seria, e la sua sofferenza per il dover celare le proprie pulsioni, i propri desideri, la propria omosessualità - perché in questo ambiente ti si perdona tutto, tranne l’essere un ricchione - permette di entrare dentro all'ambiente dello sport più seguito al mondo capendone aspetti sui quali non sempre ci si sofferma.
La storia di Diego, giovane calciatore della massima seria, e la sua sofferenza per il dover celare le proprie pulsioni, i propri desideri, la propria omosessualità - perché in questo ambiente ti si perdona tutto, tranne l’essere un ricchione - permette di entrare dentro all'ambiente dello sport più seguito al mondo capendone aspetti sui quali non sempre ci si sofferma.
Il pallonaro è
sofferenza, sotterfugi, ma anche riscatto, passione, amore. Sì,
perché quando la felicità bussa alla
porta, non c’è niente e nessuno che può fermarla. Deve essere vissuta. Diego la
vuole vivere accanto al suo Stefano, portiere della sua stessa squadra, andando
contro il sistema. Lui, loro, non ci sta, non ci stanno, a privarsene solo per
portare avanti il modello che la società impone ai giocatori. Loro sono due
ragazzi e vogliono vivere in quanto tali. Vogliono non doversi nascondere.
Vogliono amarsi senza pensare ai ruoli che ricoprono. Vogliono essere felici
l’uno accanto all’altro. Per quello che sono.
Il romanzo ha tanti aspetti belli al suo interno: dalla
complessità dei personaggi alla cronaca delle partite – così perfette che ti
sembra di stare sugli spalti a guardarle -, dal diverso rapporto di Diego e
Stefano con le loro rispettive famiglie al rapporto con i compagni di squadra e
con quelli che col calcio ci mangiano – procuratori, presidenti, escort,
ragazze in cerca di successo, ultràs -.
Fra questi diversi aspetti quello
che salta agli occhi è il rapporto fra il protagonista e il padre. Un uomo di
altri tempi, abituato a tenersi tutto per sé senza dimostrare i propri
sentimenti, che ha speso tutta la sua vita dietro al calcio – prima
direttamente poi tramite al figlio. Quando scopre della storia del figlio col
compagno di squadra, la sua reazione fa pensare: ecco il solito padre che di fronte all’omosessualità del figlio
dimentica l’orgoglio provato per lui fino a un attimo prima. In realtà non
è così. La sua reazione è la delusione di aver spinto il figlio a nascondersi,
a non aprirsi con lui. A non sentirsi libero di parlare con lui. Il tutto viene
descritto con l’impeccabile stile di Carrino che ne permette di cogliere il
disagio, la rabbia, la desolazione.
Insomma, ne parlo perché Il pallonaro non è solo un bel libro, ma
perché, nella sua semplicità, mostra aspetti complicati utilizzando una
babilonia di dialetti che rende i personaggi veri. Riesci quasi a vederli mentre
parlano, scherzano, giocano, picchiano e… amano.
Ti sembra quasi di stare lì,
con loro, e non di essere solo un guardone che scruta le loro vite tra le
pagine di un libro.
Da leggere assolutamente!
Francesco Sansone
Alcune note sull’autore
Luigi Romolo Carrino nasce nel 1968 a Napoli ed è laureato in
Informatica. Ha una venerazione per la mozzarella di bufala, per febbraio e per
Mariangela Gualtieri. Fuma quaranta sigarette al giorno e quando gioca il
Napoli arriva anche a sessanta.
Ha scritto per il teatro e ha
pubblicato tre libri di poesia (il più recente è Certi ragazzi, Liberodiscrivere
2011). Nella narrativa ha esordito nel 2006 con due racconti in Men on Men 5 (Mondadori,
2006). Ha pubblicato Acqua Storta (Meridiano
Zero, 2008; anche in edizione speciale con allegato il CD del recital La versione dell’acqua), Pozzoromolo (Meridiano Zero
2009), il racconto lungo Calore (Senzapatria
Editore, 2010), la raccolta di racconti Istruzioni per un addio (Azimut,
2010), il reportage sui cantanti neomelodici A
Neopoli nisciuno è neo (Laterza, 2012) e Esercizi sulla madre (Perdisa,
2012).
Ciao Francesco
RispondiEliminaancora una volta mi trovo a ringraziarti per avermi suggerito un'altra validissima lettura, e non solo, l'ho appena terminato e ne sento già un'irresistibile nostalgia. Sarà che una matta come me riesce ancora a vedere il lato bello del calcio, sarà che amo l'amore in tutte le sue forme, ma questo libro è stato un misto tra un bellissimo sogno e un augurante "vorrei che fosse proprio così"... e chissà. Lo confesso, non avevo mai letto niente di quest'autore, ma ora che l'ho scoperto rimedierò sicuramente, perché mi piace il suo modo di scrivere immediato, diretto, senza inutili fronzoli. Ho adorato i dialoghi nei vari dialetti e le descrizioni delle partite, dando la sensazione di starle a guardare con i propri occhi. Mi son piaciute le due famiglie e il loro modo, diverso, di accettare, supportare e amare i due ragazzi. Bello davvero, forse uno dei più bei libri che ho letto ultimamente. Grazie ancora per il suggerimento.
Lilia
Ciao Lilia, sono contento di essere stato ancora una volta un valido consigliere, ma il merito non è mio, ma di Carrino che ha scritto un libro che difficilmente non si può apprezzare. Quando si parla di libri come Il pallonaro, è difficile non dare un consiglio di lettura giusto ^_^
EliminaIl pallonaro è da tempo che lo tengo sott'occhio..sempre indecisa se acquistarlo o meno(non amo particolarmente il calcio,ma la trama m'ispira assai).
RispondiEliminaVoglio fidarmi delle belle parole di Lilia e della tua bellissima recensione, Francesco.
Romy, sono certo che lo amerai, non si può fare diversamente. Quindi ti dico di fidarti e di leggerlo perché è davvero un libro che regala tanto.
EliminaPS ti ho scritto un'email sulla posta del blog, non so se ti è arrivata. In caso mi contatti all'indirizzo di posta? Grazie ^_^
Francesco
grazie! :)
RispondiEliminalrc
A te ^_^
EliminaL'ho praticamente divorato..unico rammarico è l'aver atteso così tanto nel decidermi a leggerlo..
RispondiEliminaBello veramente..grazie per il consiglio :)
Romy, ero certo che l'avresti divorato e apprezzato, non poteva essere diversamente ^_^
EliminaNon rammaricarti, l'importante è averlo letto ^_^