“Ogni capitolo della vita ha una propria canzone, ogni salto del cuore una nota da ricordare, e forse non è sempre necessario capire tutto per poter amare” - Oggi vi parlo di “Quando nessuno ascolta” di C.K. Harp

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani

Ci sono amori che il destino si diverte a dividere, ricongiungere e dividere ancora, come se dovessero dimostrare qualcosa, come se dovessero provare al mondo di essere davvero forti per poter esistere.
Ne sa qualcosa Roger Wallace che, reduce dal dolore più grande della sua vita, non è riuscito ancora a dimenticare il suo vecchio amico Waylon nonostante siano trascorsi dodici anni dal loro addio. Amico è una parola che ha ostentato per anni, e con tutti, ma non la stessa che grida il cuore ogni volta che il pensiero torna a riaffacciarsi sulla loro relazione distrutta. Distrutta dal destino, dalle persone, dagli eventi…
Del resto Waylon Mars è un cantante country ormai sulla cresta dell’onda, circondato da fan adoranti e pronto a far furore a Nashville… Eppure è stato a lui che Roger ha pensato un attimo prima che la sua intera vita andasse in pezzi.
E se il suo non fosse un sentimento a senso unico? E se Waylon nascondesse una storia molto più complessa di quella che gli ha sempre raccontato?
Ogni capitolo della vita ha una propria canzone, ogni salto del cuore una nota da ricordare, e forse non è sempre necessario capire tutto per poter amare.

Questa è la trama di “Quando nessuno ascolta” ultimo romanzo di C.K. Harp (genere contemporaneo - Self Publishing. Prezzo: 2,99 Euro ebook e 13,99 cartaceo su Amazon), dove con un'alternanza tra il presente e i numerosi flashback conosceremo Waylon e Roger e la loro storia, fatta di momenti di tenera complicità, ma anche di abbandono, lontananza e drammatiche rinunce.
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Gli eventi si svolgono tra Nashville, il regno della musica country, e Clarksville. E quante cittadine dell'America rurale ci è capitato di conoscere nella letteratura o nella cinematografia come Clarksville? Dove magari c'è solo una via principale e, al posto dei grandi centri commerciali a cui siamo abituati, c'è ancora l'emporio? Dove ci sono feste e fiere per ogni occasione, con bancarelle illuminate e nell'aria l'aroma della torta di mele della nonna? Cittadine dove si può stare con la porta di casa aperta perché apparentemente si è tutti una grande famiglia? Tantissime, io credo. Ma evidentemente anche nelle grandi famiglie ci sono gli esclusi, gli emarginati, quelli isolati perché non rispecchiano gli standard del cittadino “normale”, e va già tutto bene se restano così, accantonati, senza essere presi di mira, picchiati selvaggiamente o peggio ancora.
Waylon a quindici anni è uno degli esclusi. Sarà forse per la sua amicizia con Paul, l'eccentrico, lo strambo del luogo; oppure sarà per il suo animo gentile e sensibile, per il fisico esile e longilineo, o ancora per quei capelli ricci che crescono in modo strano. Waylon però ha qualcosa di speciale, una passione che potrebbe portarlo a fare tanta strada: la musica country. E nella solitudine di un boschetto si lascia trasportare dalle note e dalla melodia, riscoprendo ben presto in Roger la sua musa ispiratrice.
Roger a diciassette anni è il tipico ragazzone americano. Quarterbeck e leader della squadra di football della scuola è, cosa non usuale per uno sportivo, anche un valido studente, conteso dalle ragazze, ma già “tra gli artigli” della capo cheerleader, ha in Jimmy un amico che si rivelerà con il passare degli anni sempre più prezioso. Per Roger però è la famiglia a essere come una spina nel fianco, con una madre quasi inesistente e sottomessa a un padre omofobo che detta legge, dispotico e violento. Ed è proprio per allontanarsi da quel padre che una sera Roger, entrando nel bosco di proprietà della sua famiglia, scopre Waylon e la sua chitarra. Sembra tutto perfetto. Un incontro che diventa routine, che si trasforma in amicizia, che pian piano sboccia in un sentimento più forte, ma...
Dodici anni dopo ritroviamo Waylon e Roger lontani e totalmente trasformati, la vita li ha pesantemente messi alla prova, chi con dolorose rinunce e chi con tragici adii. Una cosa però li accomuna, l'essersi costruiti una corazza per soffocare i propri sentimenti, e il nascondersi dietro una maschera per ostentare indifferenza alla vita che scorre attorno a loro.
Roger e Waylon avranno ancora la possibilità di incontrasi ancora? Riusciranno ad avere quel dialogo chiarificatore, che attende da tredici anni e che li ha tenuti separati più della distanza? Avranno il coraggio di stracciare la maschera, per accettare quel sentimento mai veramente sopito, e ricominciare da dove erano stati bruscamente interrotti?
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Se avete avuto l'occasione di leggere le altre mie impressioni sui romanzi di C.K. Harp, sapete già che per me è stato innamoramento a prima vista, confermato da quest'ultima sua fatica. Tutt'altro genere rispetto alla serie Davies & Green, ma anche in questo caso l'autrice riesce ben bene a scavarti il cuore e a pretendere un angolino tutto suo. Emozionante e scritto bene ha, oltre ai protagonisti, personaggi secondari ben caratterizzati e con la giusta rilevanza e non messi lì a caso per riempire la storia. Su tutti il già citato Jimmy e Cheryl, la moglie di Roger.
Infine vi invito a leggere questo romanzo non solo perché è un buon romanzo, ma anche perché verrete accompagnati lungo la storia dai testi di alcune canzoni, che ne scandiscono ogni momento, scritte proprio dall'autrice e... Ehi, aspettate un attimo. C.K. Harp non è che ti viene voglia di cambiare mestiere, vero?