“Per un solo sospetto” Una nuova vita per Jaxon e Landon, ma ancora con traumi e insicurezze difficili da superare nel secondo libro della serie Davis & Green di C.K. Harp

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani

Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni.
Queste sono le parole che probabilmente ha ascoltato Elan Williams nel corso della sua vita. Ma è durata troppo poco, la sua esistenza, e qualcuno ha posto fine a quei giorni in una maniera atroce.
Il primo caso a West Allis come agente speciale dell’FBI sembra essere complicato per Jaxon Davis, assolutamente privo di soluzioni, eppure risolverlo non ha solo il sapore della giustizia, ma anche della rivalsa. Non può sottrarsi al proprio dovere.
A soli due mesi dal trasferimento a Washington, quindi, per lui è già ora di partire, ma il pensiero di lasciare da solo Landon, il compagno, si mescola al livore per non aver ancora dissolto i fantasmi del passato.
Di entrambi.
E se fosse troppo presto? E se il dolore fosse ancora troppo vivo?
Dall’autrice de La colpa di Dre e Sono solo un ricordo, il secondo episodio della serie Davis & Green.
Perché un solo sospetto può determinare un’intera esistenza.
Questa è la trama del secondo libro della serie Davis & Green dal titolo “Per un solo sospetto” di C.K. Harp (genere contemporaneo - Self publishing. Prezzo: 3,49 Euro), dove ci sono importanti cambiamenti nella vita dei nostri protagonisti, ma i traumi subiti in passato, anche recente, torneranno a perseguitarli.
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Sono passati un paio di mesi dai fatti sconvolgenti del primo libro e nel frattempo Jaxon e Landon hanno lasciato Minnetonka per trasferirsi a Washington, dove l'agente, entrato nelle file dell'FBI, è in procinto di affrontare il suo primo caso. Il problema è che starà via almeno una settimana. La verità è che dovrà allontanarsi da Landon per la prima volta da quando stanno insieme e, anche se cerca di essere forte e sicuro davanti agli occhi del ragazzo, non è per niente tranquillo.
Forse Jaxon non ha tutti i torti a essere preoccupato del suo compagno. Landon viene lasciato solo troppo presto per affrontare tutto quello che gli è crollato addosso due mesi prima, non riuscendo ad andare avanti e a superare l'accusa di essere un serial killer, la conseguente incarcerazione, il fuoco incrociato della stampa e la perdita della madre.

Strano, no? Passi una vita a desiderare di poter decidere per te stesso, lontano da imposizioni, divieti, regole, parole vuote oppure inopportune, e poi… Poi bastano una manciata di notti in un luogo sconosciuto per tornare bambino e desiderare la carezza di tua madre, la sua voce che sussurra al tuo orecchio, un abbraccio sbrigativo che però lenisce le ferite del tuo cuore. Non mi sarei mai abituato alla morte di Molly, di questo ero certo, e stentavo a credere di essere in grado di riuscire a scendere a patti con il mio bisogno di una presenza accanto.
[…] Il carcere mi aveva piegato, spezzato in più punti, distruggendo la fibra buona del mio ottimismo. Durante quel periodo avevo pensato alla cattiveria delle persone, a ciò che di prioritario esisteva nella mia vita - un cazzo - e quello che avrei voluto se fossi riuscito a evadere da lì: non vivere mai più una situazione di abbandono e sconforto simili.
I primi tempi di convivenza con Jax avevo creduto che tutto questo fosse possibile, che avrei potuto prestare fede ai giuramenti fatti. Non avevo valutato in alcuna maniera il peso delle notti in solitaria, quanto potesse essere terrificante il buio, il silenzio, i rumori sinistri della strada, abitare in un quartiere sconosciuto. Non avevo calcolato quanto la mancanza di Jaxon avrebbe influito sulla mia sanità mentale, il mio equilibrio psicofisico, la mia volontà di reagire e andare avanti.

Anche se la parte investigativa avrà la sua rilevanza ed è ben articolata, in questo secondo libro viviamo più le introspezioni, le paure e le insicurezze di Landon, che lo portano anche ad avere accesi scambi telefonici e di messaggi con il compagno. Senza contare il pepe che il giovane aggiunge al tutto facendo una rivelazione inaspettata, che inevitabilmente aumenterà la rabbia di Jaxon, ma come ben sappiamo anche il neo agente speciale ha le sue preoccupazioni. Come detto quello a cui è assegnato è un caso importante per l'FBI, e vorrebbe risolverlo al più presto per dare una buona impressione di se; sicuramente ha nel cuore il rimpianto di non aver avuto l'occasione di chiarire con Lance, il suo amico, ex collega e amante, e ora sa di non avere più nessuna possibilità per poterlo fare. Mettiamoci pure che deve fare i conti con i fantasmi del passato che lo perseguitano e che, sapendo ormai che in tutti i suoi anni di dolore c'entra una persona di cui si fidava, lo pongono con un obiettivo fisso che è diventato quasi un'ossessione. 
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Come altre volte, in cui è meglio non rivelare più di tanto della trama, mi fermo qui. Molti avranno già letto questa serie, ma, per chi la sta scoprendo insieme a me, non voglio rovinare la sorpresa con delle anticipazioni.
In conclusione, rinnovando la mia ammirazione per l'autrice, per l'inventiva e per il modo in cui armoniosamente intreccia la parte suspense e la parte romance, vi lascio con un mio pensiero, perché sapete? Questa volta mi ritengo proprio una persona fortunata. Riuscite a immaginare cosa deve aver passato chi ha aspettato l'uscita di ogni singolo libro di questa fantastica serie? Frustrazione per l'attesa, ansia per come si poteva sviluppare la parte investigativa, trepidazione per la relazione dei nostri due protagonisti... No, no, io sarei impazzita, mentre ora ce l'ho tutta qui, bella pronta e a disposizione. Anzi ora vi lascio, perché devo sbrigarmi a terminare il libro che sto leggendo per un'altra recensione, per poi dedicarmi completamente a “Caccia finale”, terzo e ultimo libro della serie, e qualcosa mi dice che sarà proprio una lettura con il botto.