Un giorno qualunque – La quotidianità di un giovane gay fra ricordi e sviluppi inaspettati nel primo romanzo di Alessandro Dainotti.
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
“Adriano è uno dei tanti italiani emigrati a Londra. È un giorno qualunque
della sua vita eppure, quando vede un bambino e una donna seduti in un bar,
riaffiorano potenti i ricordi. L'infanzia dentro la libreria Pizzuto, le
discriminazioni a scuola, l'insoddisfazione del lavoro, l'addio alla Sicilia
per trasferirsi a Roma, l'amore per Tiziano. La vita attuale e le vite del
passato si alternano tra riflessioni e ricordi felici, fino a quando Adriano
incontra Giacomo, che gli offre il suo aiuto. Per il ragazzo comincia una vita
fatta di menzogne, poi Tiziano scopre il tradimento e decide di lasciarlo. È
allora che Adriano parte per il Regno Unito. Passato e presente collimano, a
fine giornata, in un ultimo e fatale incontro. Solo in quel momento Adriano
sarà costretto a fare i conti con il passato e accettare la realtà.”
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Avete appena letto la trama di Un
giorno qualunque (Astra edizioni. Cartaceo: 13,00 Euro; ebook 1,99 Euro),
il romanzo con cui ha debuttato l’autore siracusano Alessandro Dainotti.
Mentre si affanna per arrivare al ristorante nel quale lavora, Adriano inizia un viaggio nel tempo, attraverso i ricordi che, poco per
volta, si affacciano nella sua mente. Ciò permette al lettore di scoprire tutto ciò che è
avvenuto prima del suo trasferimento a Londra, apprendendo le fasi più rilevanti
della sua vita. L’infanzia in Sicilia, la presa di coscienza della sua
omosessualità, il trasferimento a Roma per frequentare l’università e il primo
vero amore si alternano con il presente, regalando un romanzo dinamico e completo.
Un giorno qualunque, però, è molto di più. Dainotti, infatti, si concentra anche su
due aspetti che, da qualche tempo, segnano l’Italia. Da una parte descrive la difficoltà
data dal lasciare il proprio Paese in cerca di una vita lavorativa migliore, e
dall’altra si sofferma ad analizzare la piaga delle aggressioni omofobe che
continuano a segnare la vita di molti gay, più o meno giovani. Proprio per questo, e per molto altro ancora, Un giorno qualunque appare più come uno
spaccato realistico degli ultimi trent'anni. Una sorta
di monito che ci pone di fronte a una società sempre meno propensa a puntare
sui giovani e intenta a debellare ogni forma di alterità secondo un principio
ancora poco chiaro.
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Alessandro Dainotti è riuscito a trasportare
tutto ciò in maniera realistica grazie a una scrittura e a uno stile curato, che
suscitano emozioni contrastanti per tutta la durata del libro.
Un giorno qualunque, pertanto, è un romanzo
che deve essere letto, perché è un esempio di bella letteratura. Quella
letteratura che fa bene alla mente e all’anima, e che, dietro alla sua primaria
missione di intrattenere, spinge il lettore a riflessioni per nulla scontate,
iniziando dallo slogan che racchiude in sé il senso dell’intera storia: “Il giorno in cui fai delle scelte non è mai
Un giorno qualunque”. Consigliatissimo!
DOMANI NON PERDERE L’INTERVISTA AD
ALESSANDRO DAINOTTI.
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