“Con tutto il cuore” – L'incontro tra due persone ferite nell'animo, tra conoscenza e fiducia, con la speranza di un futuro insieme, nel secondo libro della serie Hope Cove di Cate Ashwood

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani

L’agente Declan Grant risponde a una chiamata dal molo di Hope Cove. Qui trova Lucas Hale in fin di vita, dopo che è stato picchiato e scaricato dagli uomini del peschereccio su cui lavorava. Questo crimine violento sconvolge la tranquilla comunità dove tutti conoscono tutti e raramente gli abitanti chiudono a chiave la porta di casa. Nonostante Declan viva da poco a Hope Cove, vuole proteggere la città e Lucas, e si offre subito di occuparsi di lui dopo che viene dimesso dall’ospedale.
Lucas vuole solo dimenticare l’accaduto e proseguire per la sua strada, ma più conosce Declan, più gli è difficile allontanarsi da lui e dalla sua integrità. Le indagini sull’attacco continuano e Declan si trova presto ad affrontare un dilemma morale, una scelta che potrebbe sconvolgere la sua vita tranquilla e obbligarlo a scegliere tra Lucas e la legge.

Quella appena letta è la trama di “Con tutto il cuore” di Cate Ashwood (serie Hope Cove, 2. Traduzione di N.A.M per Dreamspinner Press. Prezzo: 6,74 Euro), una storia carica di dolcezza e buoni sentimenti, ma dove viene trattato l'argomento dell'omofobia, su alcuni modi in cui questa può manifestarsi e sulle sue conseguenze.
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In una tranquilla giornata a Hope Cove, Declan Grant riceve una chiamata di lavoro per controllare un barbone addormentato sul molo. Avvicinandosi a quel corpo, che non è per niente un vagabondo né sta riposando, il vice sceriffo non sa ancora che sta andando incontro al suo futuro.
Il ragazzo sul molo malmenato e ferito è Lucas, e Declan prova immediatamente un'inspiegabile senso di protezione verso quel giovane sfortunato. Lo segue in ospedale, lo va a trovare appena ha un attimo di tempo, si offrirà di ospitarlo quando Lucas verrà dimesso, perché il giovane non ha nessuno che si possa occupare di lui. I rapporti però non sono facili, Lucas non è una persona facile. Passa il tempo dall'esprimersi a monosillabi o a riversare tutto il suo gelo su Declan, e l'agente ci mette un po' a prendere le misure da quel cucciolo che non appare ferito solo fisicamente.
Lucas sembra aver perso la fiducia nelle persone. Da sempre poco considerato in famiglia, dove gli erano preferiti il fratello e la sorella maggiori, ha provato ad attirare l'attenzione dei genitori con un moto di ribellione e, invece di frequentare il college, ha cercato lavoro su un peschereccio. La dura vita sulla nave lo avevano portato a credere di aver trovato nel capitano un sostituto della figura paterna; mentre la collaborazione instaurata con il suo compagno di cabina gli avevano fatto sperare nella nascita di una buona amicizia, o qualcosa di più, ma è bastato un solo sguardo prolungato per far precipitare tutto. Ora si ritrova da solo, uscito da un violento pestaggio, e con un vice sceriffo che gli sta sempre intorno tipo “mamma chioccia”, ma che in realtà, ne è sicuro, non lo molla perché vuole sapere come sono andati realmente i fatti, e perché spera che Lucas voglia denunciare i suoi aggressori. Eppure... Eppure tutte le attenzioni che Declan gli riserva non possono essere solo per interesse professionale. Forse un barlume di qualcosa che può diventare meraviglioso c'è, ma come può tornare a fidarsi di qualcuno, quando tutte le persone che sono transitate nella sua vita lo hanno prima o poi tradito?

È da un anno che Declan è letteralmente fuggito da Austin, dove a causa della sua sessualità è stato umiliato e minacciato dai suoi stessi colleghi del distretto di polizia in cui lavorava. Ora grazie allo sceriffo Macklin svolge i suoi compiti di vice sceriffo nella cittadina di Hope Cove nel Maine, lontano da relazioni e complicazioni e dove nessuno sa della sua omosessualità. L'inaspettato e drammatico incontro con Lucas sconvolge un po' i suoi piani di vita tranquilla e solitaria, facendogli provare sin da subito quei sentimenti che per proteggersi sta soffocando da un po', scoprendo ben presto però che non sarà affatto facile avvicinarsi al giovane. Nonostante il suo aspetto angelico, infatti, Lucas è come una tigre che ha imparato per difesa a fare male, sferrando i suoi colpi sotto forma di parole dure e astiose, trovando in Declan il suo bersaglio preferito. Declan però con pazienza, attenzione, premura, forse anche un po' di incoscienza nell'ospitare a casa propria un Lucas convalescente con tanto di un bel caratterino, riesce a scalfire quella coltre di ghiaccio e i due si avvicineranno inevitabilmente. Lucas sente finalmente che può fidarsi e, in una dolorosa confessione, racconta a Declan come sono andati i fatti della sua aggressione, ma come reagirà il vice sceriffo? Darà il suo completo appoggio a quello che spera diventi il suo compagno per la vita nel non voler denunciare gli aggressori, oppure la sua etica e morale di uomo di legge lo porteranno a compiere ciecamente il suo dovere? E come ne uscirà da tutto questo la loro relazione appena nata?
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Abbiamo conosciuto Cate Ashwood quasi due anni fa con “Cuore infranto”, primo libro di questa serie, e anche questa volta ci troviamo di fronte a un romanzo dolce e che ti scalda il cuore, ma che fa penare un po' i lettori per l'agognato lieto fine. Anche in questa seconda uscita viene trattato un tema delicato e serio, in questo caso l'omofobia, che ne diviene una struttura portante per la storia dei protagonisti, con le sue molteplici sfaccettature quali l'aggressione fisica, il ricatto, l'umiliazione. Rivedremo con piacere lo sceriffo Mack e il suo Oliver e l'evoluzione della loro vita insieme, e anche quel pazzerello di Heydn che, volando di fiore in fiore, sarebbe anche ora trovasse la sua anima gemella.
Se volete una storia romantica, ma che si sposa alla perfezione con fatti seri e che rispecchiano la realtà, il mio consiglio è solo uno: leggetelo.

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