“Guns n' boys: Lui è veleno” - Obbedienza al clan, onore e suspense nel primo libro della serie thriller delle K.A. Merikan

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani
Sono arrivate in Italia da poco tempo, quasi rivoluzionando il genere M/M a cui siamo abituate/i. Le loro storie non sbrodolano zucchero e romanticismo, nessuna traccia dell'eroe senza macchia che si erge a protezione del “piccolo” di turno, anzi. I loro romanzi sono in prevalenza caratterizzati da antieroi, o da eroi oscuri, che si muovono dentro storie forti, violente, crude, sporche e anche sudate, ma sono riuscite con merito, e con soli tre romanzi, a conquistare una grande fetta di fans. Quelle che definirei benevolmente le “ragazzacce” del romance M/M sono le K.A. Merikan e il libro di cui vi parlo oggi è “Guns n' Boys: Lui è veleno” (serie Guns n' Boys, 1. Tradotto da Cornelia Grey - Self Publishing. Prezzo: 4,99 Euro) e questa è la trama:
— L’AMORE È ASPRO COME UN LIMONE SICILIANO. —
La Famiglia ha sempre ragione.

La Famiglia non dimentica.
La Famiglia ripaga il sangue con il sangue.

Domenico Acerbi è cresciuto all’ombra degli alberi di limone siciliani, pronto a dare la vita per la Famiglia. Pronto ad obbedire agli ordini e a superare ogni aspettativa. Un orgoglioso uomo d’onore.
Quando Seth, il figlio minore del Don, viene rapito, Domenico viene mandato a salvarlo. Ma l’uomo che trova non è il ragazzo che aveva conosciuto tanti anni prima. Pigro, irritante, viziato, e bollente come un’estate siciliana.
Seth Villani non vuole avere niente a che fare con la mafia. Sfortunatamente, non ha altra scelta quando la Famiglia lo riporta all’ovile dopo la morte di sua madre. Gettato in un covo di serpenti noto come la Famiglia Villani, Seth deve trovare un modo per cavarsela in quel labirinto di bugie. Ma quando Domenico Acerbi, il serpente più pericoloso di tutti, gli affonda i denti nella carne, il veleno diventa un afrodisiaco che gli scorre nelle vene.
Domenico sa che la sua vita sta per cambiare quando gli viene ordinato di preparare Seth per il suo ruolo di futuro Don. Seth non è fatto per quella vita. Non è nemmeno un uomo d’onore. Ma quell’uomo, di cui Domenico sa che non dovrà mai avere paura, potrebbe essere proprio la persona di cui aveva bisogno.
Se Seth è condannato a seguire le orme di suo padre, tanto vale che si diverta… con l’uomo più intrigante che abbia mai conosciuto. Forse riuscirà anche a convincersi che Domenico non sia un attraente sociopatico che uccide per vivere.
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In questo primo libro della serie facciamo la conoscenza di Seth, che da alcuni anni si è trasferito a New York, forse per mettere migliaia di chilometri tra lui e la sua ingombrante famiglia. Più probabile è che c'è bisogno almeno di un Oceano di distanza tra lui, ventiseienne gay, e la sua pericolosa Famiglia mafiosa: i Villani.
Seth a New York ha una vita tranquilla, una casa e una relazione stabile con Peter, le beghe, gli intrighi e l'onore della sua famiglia di origine quasi un lontano ricordo. A farlo ripiombare nella realtà due avvenimenti importanti e drammatici, che lo riporteranno bruscamente in quel paese siciliano dove i Villani la fanno da padrone. In Sicilia le sorprese per Seth non sono finite. La prima è che Dino Villani, suo padre, comunica a sorpresa di voler lasciare a Seth le redini del clan, anche se ha un fratello più grande ed esperto di lui. La seconda sorpresa è il suo incontro con Domenico Acerbi, dopo che non si vedevano da quando erano bambini, ma la cosa che lo sconvolge di più, è scoprire che Domenico è designato a fargli da guida nel mondo della mafia per “istruirlo” da boss. 
Domenico è il tipico uomo con la U maiuscola. Fisico perfetto, ama i suoi vestiti di marca fatti su misura e ha una lunga chioma, nera come l'inchiostro, che aumenta il suo fascino, ma cosa più importante, è il membro perfetto che un clan mafioso possa desiderare. È stato forgiato fin da ragazzino con prove, torture, resistenza a ferite e incarichi pericolosi, per meritare di entrare nella cerchia ristretta del clan e conquistare la fiducia del Don. Niente viene prima della parola del suo boss, né lui né i suoi desideri. Per questo quando Dino Villani gli ordina di fare da “baby sitter” a Seth e infondergli i suoi insegnamenti, Domenico non batte ciglio, ma avendo inquadrato subito il carattere del ragazzo non gliene lascerà passare nemmeno una, né sul lavoro né dentro a un letto.

Come detto all'inizio, lo stile delle autrici ha conquistato in poco tempo parecchi fans, compresa la sottoscritta. Così come l'altro romanzo che ho letto, il primo della serie “Coffin Nails”, la loro scrittura è scorrevole e accattivante: passando dai dialoghi seri a quelli divertenti, dai momenti introspettivi a quelli violenti, dalle scene di sesso crude e quasi non consensuali a quelle più calme e con un pizzico di complicità, la lettura ti conquista e non si riesce a smettere. 
Passando ai personaggi, invece, devo dire che se fossimo un blog, che oltre a parlare di un libro assegna anche le famose stelline, dovrei in questo caso fare violenza a me stessa e darne “solo” quattro, forse quattro e mezzo. Il motivo sta nel fatto che mentre Domenico, anche se personaggio oscuro, è caratterizzato alla perfezione rappresentando il tipico “braccio armato” di un clan mafioso, con il suo essere impassibile, spietato ed elegante, ho avuto qualche perplessità sul personaggio di Seth. È vero che soffermandoci a leggere la trama veniamo avvisati per tempo dell'indole pigra, viziata e irritante del secondogenito del clan dei Villani, però è definito anche come un ragazzo più alto di Domenico, dal fisico massiccio e muscoloso, ma allo stesso tempo viene sottolineato spesso come sia un codardo e un “mollaccione”. Dopo un po' di tempo che Domenico lo istruisce con allenamenti sulla lotta, per esempio, mi son chiesta come era possibile che Seth non riuscisse mai mai mai ad averla vinta sull'altro. Neanche una testata sul naso? Nemmeno uno “sganassone” piccolo piccolo? Un rigurgito di orgoglio? I muscoli non vengono in adolescenza come l'acne, se Seth li ha vuol dire che in qualche modo ha svolto un allenamento, ha curato il suo fisico... Stesso risultato quando Dom gli insegna come usare un'arma. In ogni cosa che fa Domenico è descritto come un dio, mentre Seth non è quasi degno di lucidargli le scarpe. Non so agli altri lettori, ma a me vedere sempre Seth nei panni dello sfigato di turno, che deve accettare a ogni costo il suo destino o l'inferiorità fisica nei confronti dell'altro, ha creato un po' di frustrazione. Forse la ragione sta nel fatto che Seth si senta immediatamente attratto da Domenico e che, se con altri uomini è sempre stato attivo, senza volerlo ammettere, sotto sotto, fare il passivo con lui gli piace. Forse è fatto di proposito per evidenziare in questo inizio le totali differenze tra i due ragazzi, oppure, cosa più probabile, è che questo è solamente il primo libro della serie, e che spero, nei successivi, assisteremo a un radicale cambiamento nel carattere del futuro Don del clan Villani.
Ultimo piccolo appunto che devo fare è per i refusi, qualcuno c'è, ma niente che non si possa risolvere con un'attenta rilettura.
Continua sotto...
Per concludere, se non amate le storie troppo tenere e sdolcinate, ma anche se volete provare l'ebbrezza di dare una forte sterzata ai vostri gusti letterari, vi consiglio di leggere questo primo volume dei Guns n' Boys. Oltretutto, e questo chi lo ha già letto lo sa, avremo molto presto una graditissima sorpresa. C'è altro da dire? No, solo leggetelo! Leggetelo! Leggetelo!


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