Amanti
Titolo: Amanti
Autore: Daniel Arsand
Casa Editrice: E/O Editore
Prezzo: 14,00 Euro
Autore: Daniel Arsand
Casa Editrice: E/O Editore
Prezzo: 14,00 Euro
Sinossi dell’opera
Un amore travolgente, assoluto, tra un aristocratico,
Balthazar de Créon, e un semplice pastore, analfabeta ma pittore e profondo
conoscitore di erbe miracolose, Sébastien Faure. Un amore proibito, scandaloso,
immorale, ma che reclama con innocente naturalezza gli stessi diritti
riconosciuti all'altro amore. Con questo condivide infatti l'estraniamento dal
mondo, la dimensione di assoluto e unicità, il rapporto privilegiato con la
morte. L'ambientazione storica precisa della vicenda, la Francia di Luigi XV,
lungi dallo sdrammatizzare una storia in realtà senza tempo, e che da secoli
porta il mondo a bruciare sul rogo la diversità, penalizzata come trasgressione,
ne è al contrario uno strumento di esaltazione. Con la contestualizzazione
storica viene evidenziato il peso che hanno nella storia di questi due
"magnifici amanti" la repressione e l'intolleranza di questo momento
storico che omologano in una medesima irrevocabile condanna i sodomiti, gli
alchimisti, le streghe. In cento capitoli, alcuni di poche righe, una scrittura
incalzante che toglie il respiro, ma rapida, limpida, priva di falsi orpelli,
lapidaria, affilata come una lama, penetra nell'animo del lettore, evocando
fantasmi e paure ancestrali irrisolte.
Ne
parlo perché…
A
tratti simile a Maurice per la differenza sociale dei due protagonisti e il
loro modo di dover vivere il loro amore,
il romanzo tuttavia sa prendere il lettore, seppur come buona parte
degli autori che scelgono ambientazioni storiche, il linguaggio risulta un po’
appesantito da terminologie tipiche della Francia del Re Sole.
Alcune
note sull’autore
Daniel Arsand, nato ad Avignone il 9
Luglio 1950, è uno scrittore francese.
Ha debuttato nel 1989 e il suo ultimo romanzo
è stato pubblicato nel 2011.
L'ho letto circa un anno fa. Scritto con uno stile particolarissimo ed originale. Capitoli brevissimi. Anche se la collocazione temporale è la metà del '700, la storia può benissimo rapportarsi all'attualità: allora, come ora, l'amore "diverso" faceva paura e veniva messo al rogo. Allora, in senso letterale, ora, in senso metaforico.
RispondiEliminakappabi eppure a me a volte la scrittura risultava pesante seppur, come ben dici tu, a tratti era originale. Giusta pure la tua osservazione in merito al parallelismo temporale fra ieri e oggi della condizione sentimentale degli omosessuali.
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