Prima che sia notte




Autore: Reinardo Arenas
Casa editrice: Guanda
Prezzo: 13,43 Euro




Sinossi dell'opera
Reinaldo Arenas, uno dei più grandi scrittori cubani delle ultime generazioni, morì suicida a New York nel 1990, prima che lo finisse l'AIDS. Scrittore e omosessuale: due colpe imperdonabili per il regime castrista, che lo perseguitò, lo incarcerò, cercò di annientarlo colpendolo negli affetti, trasformando in delatori i suoi amici, obbligandolo all'umiliazione di una "confessione" e a una "riabilitazione" peggiore della prigionia. Arenas riuscì a fuggire, ma la condizione dell'esule gli fece scoprire altri orrori: l'ipocrisia della sinistra occidentale, viziata dal mito della rivoluzione cubana, la solitudine e una nuova tortura, l'AIDS. Questo libro è l'autobiografia dello scrittore. 
 
 
Ne parlo perché...
Continuo a parlarvi di libri che hanno ispirato grandi opere cinematografiche che hanno contribuito ai successi degli stessi. Infatti io stesso ho conosciuto il libro tramite il film, in cui lo scrittore era interpretato da Javier Bardem. Come spesso capita leggendo il libro si scoprono particolari e dettagli che nei film non vengono mostrati. Un libro schietto, una scrittura delicata seppur narrante di fatti tristi, bui misti a passioni a volte costrette a viversi di nascosto. Se avete apprezzato il film, non potrete che apprezzare (forse anche più) questo romanzo.

Alcune note sull'autore
Reinaldo Arenas ( 1943 – 1990) è stato uno scrittore cubano e passò buona parte della sua vita lottando contro il regime di Fidel Castro mediantele proprie opere.

Inizialmente favorevole alla rivoluzione comunista a Cuba, giovanissimo si arruolò nelle truppe rivoluzionarie, ma si allontanò da Castro negli anni sessanta, ravvisando aspetti di violenza del regime e ne pagò il prezzo venendo censurato e molestato. I suoi cinque romanzi comprendono i poetici Otra vez el mar e El palacio de las blanquísimas mofetas, che a sua volta comprende Pentagonia su una "storia segreta" del periodo post-revoluzionario di Cuba.
Nel 1973 venne incarcerato a causa della sua omosessualità apertamente dichiarata, e più tardi venne obbligato a rinunciare al suo lavoro.
Fu detenuto al Morro, fu lungamente torturato, tentò il suicidio ma non vi riuscì; grazie a qualche falso turista riuscì a far uscire alcune sue opere, dall'estero organizzarono la sua fuga ma fallì, scontò la pena e poi andò ai lavori forzati.
Durante gli anni settanta ha provato diverse volte a fuggire da Cuba, ma senza riuscirci. Nel 1980, quando Castro permise un esodo di massa di omosessuali e altre persone non gradite al regime, si organizzò per uscire dal paese. Dato però che il suo lavoro presentava chiaramente i problemi sociali e politici di Cuba, gli venne proibito di partire. Tuttavia, tramite un trucco, cambiò il suo nome in Arinas sul suo passaporto e riuscì così ad andarsene da Cuba.
Si stabilì a New York, dove nel 1987 gli venne diagnosticato l'AIDS. Durante questo ultimo periodo scrisse la sua autobiografia, Prima che sia notte, che venne inserita nella lista dei dieci migliori libri dell'anno 1993 dal New York Times, e da cui nel 2000 venne tratto il film Prima che sia notte.
Arenas si suicidò nel 1990 con una overdose di droga e di alcol, lasciò un biglietto con scritto «Vi lascio in eredità tutte le mie paure, ma anche la speranza che presto Cuba sia libera».
(Fonte: Wikipedia)