“Caccia finale” - Un epilogo che vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine, nell'ultimo volume della serie Davis&Green di C.K. Harp

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani


Jaxon Davis è un agente dell’FBI, un passato tormentato alle spalle e un futuro incerto davanti ai propri passi. Solo una costante gli permette di respirare e godere della vita che ha scelto: Landon Green. Lui è la sua salvezza, l’anima capace di trasmettergli amore, felicità, sentimenti che lui ha creduto di non poter più sperimentare, e nonostante i problemi che si intersecano nella loro storia appena avviata, Jaxon sa che non esiste nessun altro in grado di farlo sentire così vivo.
È per questo che, nel momento in cui il suo passato torna a chiedere il conto di una gioia appena conquistata, ogni fibra del suo universo si sgretola e rimbalza a terra, spargendosi in mille pezzi quasi impossibili da recuperare. Perché il killer a cui Jaxon dà la caccia da anni si è solo nascosto, ma non lo ha dimenticato. Dov’è Landon? Chi lo ha rapito? E chi si cela dietro Anonymus?
Una vera corsa contro il tempo, una caccia finale che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina… Perché non è vero che la Terra gira intorno al sole, se questo smette di risplendere e scaldare un cuore spezzato.

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Ebbene sì, ci siamo. La trama appena letta è quella del frenetico, emozionante e drammatico epilogo della serie Davis & Green dal titolo “Caccia finale” e scritto da C.K. Harp (contemporaneo/suspense. Self Publishing - prezzo 4,99 Euro) e volete un consiglio? Tenetevi forte e siate pronti a qualsiasi colpo di scena. Perché se nei primi due romanzi c'è stata tensione e suspense per la parte investigativa e trepidazione per l'inizio della relazione tra Jaxon e Landon, qui vi sembrerà di fare un giro infinito sulle montagne russe, dove non si fa in tempo a metabolizzare un'emozione che subito ne inizia un'altra.
Questa volta non c'è un salto temporale, ma il romanzo inizia dove si era interrotto il precedente, con Jaxon tornato dalla sua prima missione come agente dell'FBI e un messaggio mail inquietante e minaccioso, che pende come una spada di Damocle sulla testa di Landon. Chi ha letto il secondo libro sa benissimo cosa diceva quella mail e puntualmente, proprio in un momento con la guardia abbassata, la minaccia diventa un terribile incubo.
Dalla sparizione di Landon ha inizio una danza macabra, il cui protagonista assoluto vorrebbe essere quel nemico che non è sparito e che non si è affatto dimenticato di loro, anzi. Quel nemico il cui intento è portare Landon e Jaxon, ma soprattutto Jax, alle porte dell'inferno. Con un'alternanza di pensieri e timori, dubbi su chi fidarsi, dialoghi concitati e azioni frenetiche assisteremo, con il consueto e incalzante punto di vista alternato, al lento precipitare dei due protagonisti nei meandri della paura di non arrivare in tempo prima dell'irreparabile e, di conseguenza, nel timore di non rivedersi più.
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Come sempre, e in modo particolare per questa serie, non aspettatevi altre anticipazioni perché la mia bocca resterà cucita, ma spero tantissimo di essere comunque riuscita con le mie parole ad invogliarvi a leggere questa fantastica serie. Non lasciatevela sfuggire, ma soprattutto non lasciatevi bloccare da quei sciocchi pregiudizi in cui brava e capace autrice italiana e genere suspense con quel giusto pizzico di romance non possano coesistere nella stessa frase. Come ho già detto in una delle altre recensioni riguardanti questa serie, C.K. Harp non ha niente da invidiare a nessuna delle navigate autrici (o autori) straniere, ma non starò qui a ripetere quanto mi abbia colpito positivamente, vi dico solo che per me il suo modo di scrivere acchiappa di brutto. Basti pensare che io non amo particolarmente il narrato in prima persona e con pov alternato, eppure dal primo capitolo di Prima della fine (è il primo romanzo della serie D&G per quei due o tre che ancora non lo sanno), appena Jaxon ha iniziato a “parlare” e a descrivere se stesso e la sua vita, sembrava proprio che stesse conversando con me, e non sono più riuscita a staccarmene.
Ora è davvero giunto il momento di salutare questa serie perché, anche se il tempo per rileggere è sempre poco, sono sicura che rientrerà nelle mie seconde o terze volte, e mi auguro di non dire addio definitivamente a questi personaggi sperando, tantissimo, che C.K. Harp ci faccia sapere di più, mooolto di più, su Steve e Calvin. Pleaseee!