Giornata mondiale contro l'omofobia.
Oggi è la giornata mondiale contro l’omofobia,
la più vergognosa forma di odio che autorizza gente di vario tipo a scagliarsi
contro coloro che ritengono diversi perché aventi una sessualità differente da
quella eterosessuale.
Nelle ultime settimane, questa ignobile forma di avversione è arrivata a coinvolgere anche i libri – mi riferisco alla
scelta di far leggere un libro con tematica omosessuale all’interno di una
scuola romana - sostenendo che non tutte le opere posso essere lette da tutti. Eppure, da sempre, i testi hanno il compito di aprire la mente e
dimostrare realtà che diversamente non si conoscerebbero. Insegnare ad aprirsi a nuovi mondi, insomma.
La lettura, così come l’arte in
genere, è un valido mezzo per spiegare quanto dolore possa vivere un giovane gay per colpa di quell’omofobia giustificata, tollerata, tutelata.
Per questa giornata, ho deciso di
creare un post speciale e riportare alcuni brani tratti da Oltre l’evidenza – Racconti divita… gay per far capire la necessità di impediere il ripresentarsi di queste realtà a scuole e in famiglia.
Da Oltre l’evidenza – Racconti di vita… gay
A scuola
“Nonostante
tutti i miei sforzi, alcuni dei miei compagni di scuola si accorsero di
qualcosa e divenni l’oggetto dei loro scherni. […] Quel periodo lo considero
come una pagina nera della mia vita, sono stati anni in cui ho sofferto molto,
non tanto per la mia natura, quanto per la cattiveria e l’ignoranza con cui le
persone si scagliavano contro di me. Non riesco a dimenticare la violenza
psicologica che ho subito.”
Federico
“I miei
compagni non perdevano occasione per farmi sentire il diverso della classe.
Quando andavo in bagno, mi mostravano le loro parti intime e mi dicevano “Sei
un frocio, ti piace questo, vero?” Lì, mi sentivo veramente perso tanto che
arrivai pure a pensare che uccidermi fosse la soluzione per uscire da
quell’inferno.”
Roberto
In famiglia
“Mio fratello maggiore non ha mai accettato la mia omosessualità
e più volte ha cercato di uccidermi.
Ricordo che una volta ha provato a seppellirmi vivo nelle fondamenta
di un palazzo in costruzione. Da quel momento mi è sembrato di vivere l’olocausto
di me stesso. […]La paura che potesse farmi del male, mi ha causato problemi d’insonnia.
Avevo paura che durante la notte, mentre dormivo, potesse uccidermi. Dovevo
stare all’erta, dormire per me era come cedere alla morte.”
Antonio E.
“Mia
madre scoprì accidentalmente una foto di me con il mio ragazzo d’allora e, trovandomi
con le spalle al muro, non ho potuto negare l’evidenza e le confessai tutto. […]
Gli anni a seguire sono stati abbastanza duri perché ho dovuto lottare per riacquistare
credibilità ai suoi occhi, dopotutto è una donna del sud di altri tempi.”
Giuseppe
“Sebbene il dialogo
sia sempre stato uno dei punti di forza del rapporto coi miei, non sento
l’esigenza di renderli partecipi. Questo non significa che non soffra per la
mancata spontaneità che questa decisione comporti […]però al momento preferisco
aspettare.”
Dario
Bisogna
aggiungere altro sul perché sia necessario creare una legge che possa fermare gli
omofobi? Non credo proprio, così come credo che i libri, di qualunque tipo
siano, non debbano essere mai segnalati né pericolosi né nocivi.
Non
permettiamo all’ignoranza di avere la meglio sulla cultura, non permettiamo all’odio
di rovinare la vita di quei ragazzi che, un tempo, erano bambini dell’asilo con il
grembiulino azzurro, proprio come tutti gli altri.
Ciao Francesco, in questi giorni ho scoperto che anche mio padre sta leggendo il tuo libro :) Baci
RispondiEliminaCIao Zeno, grazie mille per la notizia, fa davvero piacere sapere cne questo libro arriva anche ai genitori, era uno dei miei obiettivi, quando gli ho dato vita. ^_^ A presto, Francesco
Elimina