Le Interviste: Fabio Altieri Esclusiva



In questi ultimi appuntamenti abbiamo imparato a conoscere i suoi lavori, oggi invece avremo modo di conoscere un po' di più lui. Parlo ovviamente di Fabio Altieri che ci ha tenuto compagnia in questi ultimi due fine settimana con i suoi romanzi. Un'intervista, quella che leggerete, in cui il giovane scrittore ci parlerà dei suoi lavori, ma anche dei libri che lo hanno formato. Una lunga intervista da non perdere.



 
Si avvicina l'autunno, cosa c'è di più bello di leggere un libro davanti a una tazza calda di tè?
I'm pride and you? Collezione inverno. 
Visita il negozio da qui





Le Interviste 
 Fabio Altieri
  Esclusiva



Nella Foto: Fabio Altieri

Da poco è uscito il tuo ultimo lavoro Grazie, un romanzo breve che racconta l’incontro tra un uomo d’affari di 50 anni e un giovane ragazzo dell’est, poco più che ventenne, che per vivere si prostituisce. Come mai hai deciso di trattare un tema simile?
Se devo essere sincero l’idea - come molte volte capita nei miei romanzi - è racchiusa nel titolo stesso del libro. Quando ho scritto questa piccola storia dal titolo “Grazie” stavo appunto riflettendo sul significato della parola grazie e di come molte volte sia usata con troppa facilità e decisamente con poca convinzione. Da qui l’idea di costruire una storia che fosse imperniata sull’esser grati. Ognuno dei personaggi del libro è grato (o dovrebbe esserlo) per qualcosa: per un cuore che è di nuovo capace di provare amore, per un’amicizia sincera, per avere vissuto la prima emozione vera o anche solo per una piacevole giornata al teatro.  Non a caso la parola grazie è ripetuta molte volte nel libro. Allo stesso tempo, però, volevo inserire questo concetto in un contesto non banale, qualcosa che fosse in qualche maniera accattivante e provocatorio. L’idea di un cinquantenne divorziato che va a marchette e incontra un ragazzo  dell’est mi sembrava un ottimo punto di partenza!


Il tuo primo lavoro dato alle stampe è Sauna il primo volume di una saga che ha come protagonista un ragazzo di sedici anni alle prese con l’accettazione della propria omosessualità. Nel libro ci sono tutti gli aspetti del cannibalismo: sesso, droga, amicizia, musica e molto altro ancora. Come è nato il progetto?
Questo libro è nato – per quanto possa sembrare teatrale -mentre mi facevo una doccia. Per essere più preciso stavo facendo la doccia ad occhi chiusi in palestra dopo una sauna e penso che il mio cervello abbia fatto una strana connessione tra la sauna della palestra e le saune gay. Mi è venuto in mente che la sauna - come luogo di incontro gay - è una metafora del modo in cui  l’uomo di oggi percepisce la società. Intorno a noi c’è un mondo fatto di colleghi, conoscenti, ma anche a volte di amici e familiari che ci vede e ci giudica per come ci presentiamo, per le azioni che facciamo e le frasi che diciamo. Ci sono, però (per fortuna!) delle zone franche dove possiamo essere noi stessi, spogliarci dagli occhi della gente ed essere nudi o meglio spogli da tutte le costrizioni sociali. Le saune per uomini sono  in questo senso un luogo franco dove non devi nasconderti da te stesso. Da qui l’idea di descriverle attraverso un velo di (quasi) innocenza cioè attraverso gli occhi di un sedicenne. Il sesso, la droga (leggera), l’amicizia e la musica insieme alla famiglia alla scuola sono il corollario della vita degli adolescenti e sono di conseguenza entrati nel libro. In tutto questo ho cercato inoltre di non usare (se non quando l’ho ritenuto necessario) un linguaggio crudo, volevo che la sauna e il sesso avessero il sapore della scoperta piuttosto che della conquista o della carnalità.

4D, così viene chiamato il protagonista dalla sua amica Giada, nel primo volume vivrà diverse avventure e i primi problemi di cuore e le relative problematiche. Ti sei ispirato a qualcuno in particolare per dar forma al protagonista?
Diciamo che mi sono ispirato a tutti e a nessuno in particolare. Ho messo insieme esperienze personali e racconti di amici e ho trasfigurato il tutto trasformandolo (spero) in qualcosa di credibile e in un certo senso universale. Io credo che la scoperta del sesso per un ragazzo o uomo gay sia generalmente più complicata che per un eterosessuale. Nei racconti di tutti gli amici e conoscenti sembra che tutti abbiamo seguito un certo percorso comune di sesso facile e veloce prima di accettare il sesso con un uomo come una cosa normale e quindi passare allo step successivo: l’amore. Eccezioni a parte naturalmente. In questo senso volevo scrivere un libro in cui fosse facile riconoscersi in almeno uno dei personaggi. Detto questo confesso che uno dei personaggi – Damiano – porta il nome di un ragazzo del liceo per il quale avevo una piccola cotta. Il suo nome è entrato nel libro come un mio piccolo  tributo alla mia adolescenza.

Nel secondo volume, Cruising, il lettore viene catapultato nella vita di 4D e dei suoi amici nell’attimo successivo alla parola fine del primo. Tuttavia il secondo libro è incentrato su un viaggio a Londra, dove il nostro 4D e la sua amica Giada vanno per cambiare aria. Qui il ragazzo maturerà e prenderà ancora più coscienza di se’. Perché hai ritenuto importante che questa maturità avvenisse lontano da casa e dai problemi, invece che nella quotidianità di tutti i giorni che lo mette faccia a faccia con i suoi conti in sospeso?
Questa è un’ottima osservazione! L’idea dietro  questo libro è chiaramente quella del viaggio (cruising in inglese significa navigare oltre che rimorchiare da cui i cruising bar). Io ho sempre vissuto il viaggio come crescita, cambiamento e in un certo senso rinascita ed è cosi che l’ho inteso anche nel libro. Però la tua osservazione è corretta, è più facile confrontarsi con se stessi e maturare lontano dalle “pressioni” della famiglia e dai problemi quotidiani. Certo per quanto lontano i conti in sospeso restano tali e prima o poi bisogna affrontarli e questo lo si vedrà presto nel futuro dei personaggi, ma forse sto già dicendo troppo.

Cruising si conclude però con un salto temporale che lascia il lettore di sasso e soprattutto desideroso di sapere cosa succede adesso. Pertanto la domanda nasce spontanea: A quando l’ultimo volume?
Realisticamente direi fine 2013. L’ultimo capitolo si chiamerà Darkroom e sarà l’ultimo di questa trilogia che mi ha fatto compagnia per gli ultimi cinque anni. Diverse parti le ho già scritte cosi come lo scheletro del romanzo è pronto. La verità è che voglio godermelo; voglio sedermi e scrivere per il gusto di farlo e non per riempire le parti. Seguirò istinto e ispirazione e loro purtroppo hanno tempi e volontà tutte loro.

Che ruolo ha avuto la lettura nella tua vita e quale è il libro a cui sei legato e perché?
Mi è sempre piaciuto molto leggere credo perché in un certo senso ti permette di vivere tante vite, una per ogni libro o personaggio nel quale ti riconosci. Ti proietta in una realtà parallela, ma tra le pagine del libro quel mondo non è meno reale del suo equivalente fuori dalla porta di casa. In genere mi piace quel genere di libri dove le pagine scivolano l’una dopo l’altra e senza accorgertene infine il sogno sparisce e tu sei alla fine della storia con tanti ricordi; proprio come nella vita. Devo dire che di tutti i libri tengo particolarmente alla collana di Armistead Maupin su San Francisco (Tales of the city). Ho una copia dei libri in Inglese. Ho letto il primo libro mentre ero in Inghilterra per lavoro e finito l’ultimo alla fine dei miei due anni di permanenza a Los Angeles. Mi hanno fatto compagnia tra viaggi e lavoro. È stata un’ottima compagnia.

Durante il periodo in cui prendevi coscienza della tua omosessualità, c'è  stato un libro a tematica che ti aiutato? Se sì quale e perché?
Non sono sicuro di poter dire che un libro in particolare mi abbia aiutato. Ricordo che una ventina di anni fa (quando ero adolescente) non c’erano molti libri a tematica gay a portata di mano tra gli scaffali della libreria e non c’era internet. Per cui avere un certo tipo di educazione o conoscenza era più difficile. Il primo libro che ho letto con chiari riferimenti omosessuali è stato “il ritratto di Dorian Gray”: un classico quindi. Ricordo in particolare le prime pagine del libro in cui la bellezza di Dorian Gray  viene descritta dal pittore (Basil) che poi lo ritrarrà nel quadro. Il modo in cui lo vede non è quello di un amico. Non credo di poter dire che mi abbia aiutato, ma ricordo ancora distintamente le mie sensazioni di stupore ed eccitazione mentre lo leggevo. Ricordo di avere avuto una chiara sensazione di appartenenza, cioè di rientrare anche io a quella categoria di ragazzi che apprezza la bellezza nei ragazzi più che nelle ragazze. Ho pensato “Basil è proprio come me!” È stata una bella sensazione.

Perché hai deciso di auto pubblicare i tuoi libri con Lulu.com? Hai riscontrato difficoltà con le case editrici?
Diciamo che ho scelto la strada più facile. Lulu mi permetteva di farmi conoscere anche se in piccola scala e mi dava il tempo di decidere se intraprendere seriamente la strada di scrittore o continuarlo a farlo part-time. Pubblicare on-line ti permette di non dover fare presentazioni o viaggiare per presentare il tuo lavoro. Credo di essermi detto proviamo cosi e vediamo dove mi porta. Non ero sicuro che sarei riuscito a scrivere un’altra storia come Sauna che era nato così spontaneamente.  Successivamente ho provato a mandare i miei scritti a diverse case editrici. Due o tre hanno mostrato interesse, ma solo tramite un mio contributo per cui ho sempre glissato. Continuerò a provare e nel frattempo a farmi conoscere tramite blog e riviste gay.

Che consiglio daresti a chi volesse intraprendere il tuo cammino di scrittore?
Oddio, non so se ho un’esperienza tale da poter dare consigli. È come se la scrittura venga da me piuttosto che l’inverso. Quello che posso dire è che bisogna avere molta forza di volontà per scrivere soprattutto se la scrittura avviene in contemporanea con un lavoro abbastanza impegnativo. Mi sento anche di dire che bisogna essere coerenti con l’idea originale  che si vuole raccontare, bisogna essere capaci di non perdersi in strade secondarie. Io quando penso ad una storia scrivo sempre per prima cosa l’inizio e la fine e lascio che lo scheletro nasca di conseguenza tenendo i due punti di partenza e arrivo sempre ben saldi.

Intervista: Francesco Sansone

Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro