Scende giù per Toledo

Grazie a Loran per avermi segnato questo romanzo.



Titolo: Scende giù per Toledo
Autore: Giuseppe Patroni Griffi
Casa Editrice: Dalai Editore
Prezzo: 15,00 Euro




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Sinsossi dell'opera
In questo romanzo breve, un diamante perfetto al centro della sua opera, Giuseppe Patroni Griffi ha narrato la ricerca più difficile: quella dell’Amore Assoluto. Nella storia struggente di Rosalinda Sprint, un femminiello napoletano che l’autore insegue tra i vicoli di una Napoli mai così barocca, c’è tutto il dolore e l’abbandono di chi sogna l’Amore con la A maiuscola. Romanzo divertente ed esagerato, ma vitalissimo: perché Rosalinda e le sue amiche dai nomi altisonanti (Marlene Dietrich, Camomilla Schultz, Maria Stuarda, Sayonara, Rossicago, Maria Callas) vivono la loro condizione di outsider della vita e dei sentimenti con una naturalezza disarmante, sopportando tutte le umiliazioni di un mondo che le rifiuta. E il lettore, avvinto dai monologhi interiori della protagonista e da tanta sincerità, non può che seguirla fino alla fine del suo percorso, a quelle «bianche scogliere di Dover» su cui andranno a infrangersi tutti i suoi sogni.

Ne parlo perché...
«Patroni Griffi ci ha raccontato, di Rosalina Sprint, tutto ciò che era giusto sapere. E di quale caritatevole grazia, di quale armonia, di quale intima perfezione e completezza è costituito il rapporto tra lui e il suo personaggio, noi lo comprendiamo dal fatto che tutto, in questa gracile vicenda, ci appare di una verità struggente. E a me sembra che lui, scrivendo questo romanzo, abbia compiuto anche un atto di estremo coraggio. Non tanto perché ha affrontato dei temi che usiamo chiamare osceni (la parola è però sbagliata perché in realtà osceno non è mai un argomento ma oscena è unicamente un'attitudine della spirito) ma perché si è servito di uno stile e di mezzi che noi oggi non adoperiamo o adoperiamo ben raramente. Si è servito dell'amorosità e dello stile d'acqua. E noi spesso tentati di usare, nello scrivere, amorosità e stile d'acqua, ce ne asteniamo perché ci sembrano mezzi e sentimenti troppo poveri e caduti in disuso.»
Natalia Ginzburg


Alcune note sull'autore
Giuseppe Patroni Griffi (1921-2005), napoletano, scrittore, regista teatrale e cinematografico, è stato una delle personalità più versatili del secondo Novecento italiano. Delle sue pièce teatrali ricordiamo: D’amore si muore (1958), Anima nera (1960), Metti, una sera a cena (1967), Persone naturali e strafottenti (1973). Della sua narrativa: i racconti di Ragazzo di Trastevere (1955), poi confluiti nella raccolta Gli occhi giovani (1977), Del metallo e della carne (1992), Allium (2001). Patroni Griffi è stato anche regista di opere liriche: Le nozze di Figaro, Tosca, La Bohème. Nel 2000, Dalai editore ha ripubblicato La moret della bellezza.


Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro