Sweetie di Emy Mars - “Il vero amore non ha età, né limiti... né regole”

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani


Christopher McCaughan ha sacrificato la sua intera esistenza per salvare la figlia malata. Ha gettato al vento una promettente carriera da poliziotto, è finito in carcere, ha perso la stima della sua famiglia ed è rimasto solo e senza un soldo. L’impiego come guardia del corpo dell’adorato figlio adottivo del senatore Barrell è un’insperata manna dal cielo, ma non è tutto oro ciò che luccica,

Presto Chris si rende conto che dietro la maschera di civiltà che l’uomo sfoggia di fronte ai suoi elettori si cela un crudele predatore. Della peggior specie.

Sweetie trascorre le sue giornate rinchiuso nella prigione dorata che il patrigno gli ha eretto intorno. La salute cagionevole e i presunti problemi psichici sono una valida scusa per impedirgli di uscire e condurre una vita normale, mentre il desiderio di essere amato si rivela una devastante arma a doppio taglio.

Chris non riesce a resistere a quel seducente mix di dolce ingenuità e disarmante malizia, ma la bruciante attrazione che prova per il suo giovane protetto scatena in lui terribili sensi di colpa che lo porteranno a mettere in dubbio tutta la sua vita.

Sweetie ha la metà dei suoi anni, una vita serena e un padre che lo adora… o forse no?Questa la trama di Sweetie di Emy Mars (genere contemporaneo - self publishing. Prezzo: 3,49 Euro l'ebook e 9,90 Euro il cartaceo), ennesimo romanzo dalle tematiche forti da parte dell'autrice, forse questa volta anche disturbante per alcuni, ma sempre ben scritto e coinvolgente.



Rispetto alle pubblicazioni precedenti questa volta Emy Mars ha alzato ancora di più l'asticella nel proporci una storia dura e a tratti sconcertante, dove veniamo messi bruscamente a contatto con una delle perversioni che tristemente animano alcuni esseri umani. È difficile concepire un tale comportamento da chi invece ci dovrebbe amare e proteggere. Vedere la facilità con cui il senatore Barrell passa dall'essere un padre attento e affettuoso, alla bestia viziosa che in realtà è, lascia con l'amaro in bocca. D’altro canto non è sempre stato facile accettare serenamente tutti i comportamenti dei due protagonisti e, personalmente, mi è venuto più facile giustificare Chris, nonostante quello che accade a Matias/Sweetie susciti più empatia e partecipazione nel lettore. Chris ha gettato al vento la sua vita familiare e lavorativa, ed è costretto ad accettare tanti compromessi per il bene della figlia prima, e per i sentimenti che scopre di provare per Sweetie in seguito. Per quel che riguarda Sweetie invece… mi ha fatto pensare molto il suo personaggio. Mi sono spesso chiesta come sia stato possibile, nonostante le medicine che lo indebolivano, che in lui non ci fosse un po' di intraprendenza e la curiosità che caratterizzano i ragazzini di quell'età. Dove oggi tutto è tecnologia, mi ha fatto strano che lui non cercasse di conoscere il mondo esterno, e che solo con l'arrivo di Chris abbia iniziato a mettere i tasselli al posto giusto e comprendere la sua situazione. Più che lui poi, mi ha sorpreso come nessuno in quella casa si sia accorto o abbia avuto il minimo sospetto di ciò che stava accadendo, o almeno che ci fosse qualcosa di strano in quell’eterno adolescente.

 

Come già ampiamente ripetuto l'argomento trattato è difficile da scrivere e da gestire, ma lo stile inconfondibile di Emy Mars ne fa una storia che si legge come sempre tutta di un fiato. Anche questa volta l’autrice rende tutto molto reale, come se mentre leggiamo si materializzino le scene davanti ai nostri occhi.

Per quanto riguarda i dialoghi, anche in questo caso la fanno da padrone quelli tra “padre” e figlio e, come è prevedibile, ho trovato disturbanti i cambi di tono del senatore Barrell. Vederlo ostentare l'onestà da brava persona tutta di un pezzo, o le parole striscianti e smielate che rivolge a Sweetie in pubblico, per poi passare a manifestare tutta la sua essenza di mostro quando si trova alla sola presenza del ragazzo, vi garantisco che fa davvero salire la bestia che è in tutti noi. Non abbiamo però quasi il tempo di infuriarci, che il cuore ci viene accartocciato in una dolorosa stretta quando leggiamo le frasi che Sweetie pronuncia in terza persona riferendosi a se stesso. Lì si dimentica tutto e viene solo voglia di stringerlo in un abbraccio e non lasciarlo andare più.

Per finire posso dire che la stesura è abbastanza corretta e che, se siete pronti a scoprire nuove storie senza farvi spaventare dall'argomento e lasciando aperta la vostra mente, ne consiglio la lettura.