Arriva un momento nella vita in cui i sentimenti prendono strade diverse, in cui ci si impone di non voler ascoltare le grida silenziose dell’uomo che abbiamo sempre amato - Oggi sul blog vi parlo di Possession - Redenzione di Valentina C. Brin

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani


Southampton, 1716. Sono trascorsi ventisette anni da quando Charles Rochester, duca di Norfolk, ha detto addio a Dorian per riportare la famiglia Stuart sul trono. La congiura gli è costata l’anima, oltre che la libertà, e adesso è ricercato per alto tradimento. Tuttavia il suo destino è già segnato da tempo: Charles è malato di sifilide. Sa che gli restano pochi mesi di vita e non desidera altro che trascorrerli tra le braccia di Dorian e provare per l’ultima volta la dolcezza del suo amore. Ma quando i due si ritrovano a Southampton, Charles inizia a temere di non avere possibilità.
Dorian Pratt, infatti, non è più l’uomo innamorato che ha lasciato a Marsiglia: l’abbandono subito l’ha segnato nel profondo. È diventato freddo, scostante e, ancora peggio, ha donato il proprio cuore al suo migliore amico. Eppure Charles non è pronto a rinunciare a lui. Non più. Non ora che ha capito cosa vuole davvero.
Il tempo stringe, la morte non aspetta. Ma nelle mani giuste, il vero amore può essere più forte di entrambi.
Quella appena letta è la trama di “Possession - Redenzione”, terzo e ultimo volume della serie Possession di Valentina C. Brin (genere storico - Self publishing. Prezzo: 2,99 Euro l’ebook, 13,52 Euro edizione cartacea) e, se siete tra quei pochi che non l’hanno ancora letto, preparatevi e siate pronti a tutto.


La storia è giunta al suo epilogo e ci sono tutte le premesse che questo sia tragico e definitivo. Sono passati quasi trent’anni da quando Charles e Dorian si sono separati, ognuno seguendo la propria strada, ognuno con un rammarico che forse non troverà mai sollievo. Da una parte Charles, che tanti anni prima non ha avuto la forza di reclamare l’uomo che ama, per seguire un ideale e mantenere fede a una promessa fatta. Dall’altra Dorian, che ha aspettato Charles per un tempo interminabile, assistendo impotente all’affievolirsi giorno dopo giorno della speranza di rivedere il suo duca, tanto che con il tempo si lascia andare al grande affetto (amore?) che lo lega a Tristan.
Anche in quest’ultimo libro della saga è ben evidente la destrezza linguistica dell’autrice, capace di scrivere una storia complessivamente corretta, avvincente e che scatena nel lettore sentimenti forti e contrastanti. Ci si emoziona? Tantissimo. Ogni momento, ogni situazione, ogni dialogo, ogni scambio di sguardi tra Charls e Dorian sono brividi che scorrono ininterrottamente come le onde sulla spiaggia. Si soffre? Certo che sì, e il lettore avrà la costante sensazione che da un momento all’altro tutto precipiterà definitivamente. Ma, senza fare nessuna anticipazione, possiamo scatenare la nostra fantasia aggrappandoci con tutte le nostre forze a quella parte del titolo, Redenzione, che dà speranza e fiducia nel futuro della storia.
Parliamo ora dei dialoghi che sono una parte fondamentale della storia. Devo dire che li ho molto apprezzati e che l'autrice è molto abile a scavarti nel cuore con le battute che si scambiano tutti i personaggi, anche se questa volta, a differenza degli altri volumi, c’è quasi un cambio di ruolo tra i due protagonisti. Le parole che molte volte Dorian rivolge a Charles sono come sferzate che mirano a far male, quasi a voler annientare a ogni costo il ricordo dei momenti passati insieme. Incredibile solo a pensarlo, soprattutto se si torna con la mente ai libri precedenti, eppure qui Charles spesso suscita tenerezza, quasi compassione, portando i lettori a parteggiare per lui. Non c'è da temere però, perché il cuore di Dorian non è diventato improvvisamente di pietra, né Charles ha dimenticato il “bel caratterino” del duca di Norfolk. 


Concludo queste mie impressioni constatando ancora una volta la bravura e la meticolosità dell’autrice nella cura di ciò che scrive, tanto da consegnarci un'opera pressoché perfetta. Personalmente sono felice di aver avuto la possibilità di conoscere questa serie, anche se la trama del primo libro aveva acceso in me mille timori presagendo una valle di lacrime e sangue, ma ehi era uno storico e io li adoro, non potevo certo rinunciare a questa lettura. Pentita di quella decisione? Assolutamente no.