Le Interviste - Luigi Dinardo
Era Domenica 20 Novembre 2011 quando vi parlavo di un libro dal titolo Non aver paura di essere diverso scritto da Luigi Dinardo. Oggi, a quasi un anno di distanza, vi propongo un'intervista esclusiva al giovane scrittore barese che ci parlerà del suo libro, ma anche dei suoi progetti futuri, insomma un'intervista per conoscere meglio questo giovane scrittore emergente.
Si avvicina l'autunno, cosa c'è di più bello di leggere un libro davanti a una tazza calda di tè?
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Le Interviste
Luigi Dinardo
Esclusiva
Nella foto: Luigi Dinardo |
Luigi era il 2010 quando è uscito il tuo primo romanzo dal
titolo Non aver paura di essere diverso. Che ricordo hai di questo debutto?
Ero molto ansioso e contento allo stesso tempo. Pubblicare
un romanzo è stato sempre il mio sogno, quindi ero molto felice. Allo stesso
tempo però ero preoccupato per quello che avrebbero potuto pensare i lettori.
Per fortuna ho ricevuto molte critiche positive, quindi mi ritengo più che
soddisfatto. Ovviamente si può sempre far meglio, ma quello è stato un ottimo
punto di partenza.
Il libro narra la storia di Marco un giovane che da un
momento all’altro vede cambiare la sua vita tramite un bacio inaspettato con il
ragazzo che desiderava. Da quel momento tutto il suo mondo prende nuove
sfumature. Come è nato il romanzo?
Marco, il protagonista, mi somiglia parecchio. Quando ho
scritto il romanzo ero in un periodo della mia vita molto particolare. Avevo
paura di quello che la gente poteva pensare di me. Inoltre avevo da poco
terminato il militare, un’esperienza per me molto importante e significativa.
Ho deciso quindi di trovare una valvola di sfogo alla rabbia e alla paura che
avevo dentro. Questa valvola è stata per me la scrittura. E lo è ancora oggi,
anche se da allora sono molto cambiato.
Nel tuo romanzo si affronta la difficoltà delle famiglie
nell’accettare l’omosessualità di un figlio. Perché hai voluto affrontare un
tema come questo?
Il coming out è un tarlo sempre presente nella mia testa,
anche se negli ultimi anni ho imparato a non dargli troppa importanza. Inoltre
ho conosciuto due amici che a causa del loro coming out sono stati cacciati di
casa dai loro genitori. I loro racconti mi hanno profondamente scioccato e
turbato. Provavo pena per loro e allo stesso tempo cercavo di capire come due
genitori potessero discriminare e emarginare un figlio. Non sono mai riuscito a
trovare una risposta adeguata. Come può un orientamento sessuale contare così
tanto per un genitore? Una risposta non esiste.
La Sicilia diventa la seconda casa di Marco dopo che viene
mandato via dai genitori. Essendo tu pugliese, cosa ti ha spinto a sviluppare
la storia in una regione che non è la tua?
Quando ho scritto Non aver paura di essere diverso ero in
contatto con un ragazzo di Palermo di nome Tommaso (a cui tra l’altro ho dato
un ruolo marginale nel romanzo). Tommaso, essendo dieci anni più grande di me,
oltre a consigliarmi nelle scelte della vita, mi ha parlato delle bellezze
siciliane, citando in particolare Palermo e Celafù. Nonostante io non sia mai
stato in Sicilia, è nata in me la voglia di scoprirla. Mi sono documentato e ho
quindi deciso di ambientare il mio romanzo proprio lì.
Essendo tu un giovane scrittore emergente, hai avuto
difficoltà nel far conoscere il tuo lavoro?
Parecchie. Inizialmente ho ricevuto solo proposte a pagamento
(cifre esorbitanti, dai 2000 ai 3000 euro). Fortunatamente poi ho trovato un
piccolo editore disposto a pubblicarmi, anche se, a essere sincero, speravo in
qualcosa di più ambizioso. Nonostante la bassa tiratura, ho comunque riscosso
bei complimenti. E cosa c’è di più bello che ricevere complimenti per qualcosa
che è uscito dal tuo cuore e dalla tua anima?
Sono passati 2 anni dall’uscita di Non aver paura di essere
diverso a quando un nuovo libro?
Ho in cantiere parecchi progetti. Infatti ho terminato da
poco una trilogia ironica e divertente, un fantasy, un thriller e un romanzo
drammatico. Però, prima di proporli a una casa editrice, voglio essere il più
scrupoloso possibile, anche se dovessi leggerli cento volte ognuno. Devono essere
perfetti, altrimenti non me lo perdonerei. Nel frattempo mi destreggio (con
discrete soddisfazioni) tra concorsi di racconti e di poesie, giusto per
tenermi in allenamento.
Che
ruolo ha avuto la lettura nella tua vita e quale è il libro a cui sei legato e
perché?
Ho
scoperto il valore della lettura dieci anni fa, poco dopo il diploma. Leggo di
tutto, dall’avventura al thriller, dal fantasy alla commedia, dal drammatico
all’ironico. Ed è anche grazie alla lettura che ho imparato a scrivere. Il
miglioramento è ben visibile rispetto a dieci anni fa. Tra i libri che
ultimamente mi hanno emozionato non posso non citare “The Help” di
KathrynStockett. Il romanzo parla della vita di tre
cameriere di colore nel Mississipi degli anni 60 e della loro lotta al razzismo.
Ne è stato tratto anche un film di successo. Per quanto riguarda i libri a
tematica omosessuale, non posso non citare “Paradiso amaro” di Tamamkhulu
Africa. Il libro narra della storia d’amore tormentata e tribolata tra due
prigionieri di guerra durante la seconda
guerra mondiale. Una vera sorpresa.
Durante il periodo in cui prendevi coscienza
della tua omosessualità, c'è stato un
libro a tematica che ti aiutato? Se sì quale e perché?
Purtroppo no. Non ho mai avuto il coraggio di
comprare libri a tematica omosessuale con il rischio che i miei genitori lo
scoprissero. Mi limitavo a leggere articoli sui giornali che riguardavano
storie legate all’omosessualità. Chissà cosa sarebbe potuto succedere se avessi
avuto un libro-guida. Forse oggi non sarei l’uomo che sono oggi. Ma con i “se”
e con i “ma” non si va da nessuna parte, quindi mi accontento di quello che
sono. Ho fatto comunque un percorso interiore lungo e difficile.
Che consiglio daresti a chi
volesse intraprendere il tuo cammino di scrittore?
Innanzitutto non arrendetevi
mai. Non vi illudete, di porte in faccia ne riceverete parecchie. Voi però non
dovete scoraggiarvi. Dovete continuare a scrivere. Inizialmente potete
partecipare a concorsi di poesie e racconti, giusto per mettervi alla prova.
Credo vi sarà utile. Inoltre vi consiglio di scrivere quello che vi piace. Vi
piace scrivere romanzi d’amore? Fatelo. Non seguite la corrente. Conosco gente
che, pur di seguire la corrente, scrivono controvoglia (per esempio i vampiri
vanno di moda e tutti cercano di sviluppare una storia con i vampiri). Non
commettete lo stesso errore. Inoltre non accettate mai di pubblicare una vostra
opera a pagamento, soprattutto se voglio un assegno a quattro cifre. Loro non
credono alla vostra opera. Vogliono solo i vostri soldi.
Intervista:
Francesco Sansone
Autore: Francesco Sansone
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro
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