Mi fermo a guardare le luci


 


 Nuovo fine settimana dedicato ad un unico scrittore. Questo week end avrete modo di conoscere Diarionudo e il suo primo romanzo Mi fermo a guardare le luci. Naturalmente domani potrete leggere l'intervista esclusiva allo scrittore e blogger, non perdetevela.
Francesco Sansone

Titolo:  Mi fermo a guardare le luci
Autore: Diarionudo
Casa editrice: Lulu.com
Prezzo: 13,00 Euro














Sinossi dell’opera
Si dice che ognuno è artefice del proprio destino, ma è sempre vero? Se pensiamo a quando siamo nati, tutti, nessuno escluso, ricorderanno di essere stati catapultati da un luogo di pace assoluta, dove il massimo dispendio di energia era quello di fluttuare nel liquido amniotico, a un luogo di caos totale, specialmente se sei stato il primo figlio, dove tutti non sapevano cosa fare e ciò a cui tendevano era far tornare l'equilibrio preesistente. Questo ci ha condizionato. Il padre e la madre di turno ci hanno cresciuto e educato secondo le loro idee, usanze e credenze o superstizioni, che dir si voglia. Il fatto che noi crescessimo a loro immagine o meno faceva di noi dei bravi o cattivi bambini, questo perché solo ciò che si conosce è buono. Partirò da questo concetto per svelarvi la mia vita, non posso avere la pretesa che sia una di quelle da film, ma ha il suo perché e forse merita di essere raccontata.

Ne parlo perché…
Dire che è un libro che si legge in un giorno sarebbe una bugia. Infatti Mi fermo a guardare le luci si legge massimo in tre ore. Tre ore che scivolano via come niente fosse. Sin dal primo rigo, sin da era il 18 giugno del 2003, il lettore viene catapultato dentro la storia di Francesco e non riesce più a staccarsene. Da subito si rende conto di quanto sia stato difficile il coming out in famiglia del protagonista, di quanto tempo abbia dovuto celarsi dietro ad un paravento prima di iniziare a vivere la sua vita. Subito si capisce che ci vorrà molto tempo affinché i genitori di Francesco possano accettarlo.

Sin da subito il lettore conosce pure Lorenzo, il primo e unico grande amore di Francesco, colui che lo ha aiutato a trovarsi, colui con cui ha fatto il salto, il grande salto, verso la vita, colui con cui s’è sentito per la prima volta vivo.

I giorni e le date precise, presenti nel romanzo, spingono il lettore a domandarsi ma io che stavo facendo quel giorno lì? e rendono la lettura ancora più intima, più vicina e ancora più interessante.

Niente parole scritte a caso o per abbellire. Diarionudo usa le giuste parole per indicare le cose per quello che sono. Una scrittura dinamica, semplice e diretta, come lo è quella del web,  segna le pagine del romanzo, senza però penalizzarne alcun aspetto. Nella dinamicità viene detto tutto e tutto viene fatto recepire e percepire; tutto viene fatto suo dal lettore.

Un’altra componente che segna le pagine del romanzo è la musica che spesso accompagna le giornate di Francesco e che il lettore può quasi ascoltare perché può leggerla. Non si tratta di musica qualunque, ma di Musica con la –m: Placebo e Radiohead fra tutti.

Un libro quindi che racconta la storia di un ragazzo dai suoi 20 anni, anche se si potrebbe dire benissimo che è un libro che racconta la storia di un ragazzo dal momento in cui e nato e che può insegnare tanto. Ah! Per chi se lo stesse chiedendo, il libro è autobiografico.

Alcune note sull’autore
Diarionudo  è un blogger e il suo blog è chiama Diarionudo- taccuino di un giovane sporcaccione e Mi fermo a guardare le luci è il suo primo romanzo.