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Unfair Terms - S.M. May ci trascina nuovamente nel mondo della finanza

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A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani



Noah Kress ha sempre avuto due immutabili punti di riferimento: la sua azienda di private equity e il suo lavoro segreto al Circolo, uno dei club più esclusivi di Boston. Eppure, da pochi mesi c’è una nuova stella nel suo cielo: Martin Scheer, l’amante più difficile e il gestore di un impero finanziario a cui può ambire solo da lontano. Perciò l’unica cosa che Noah può fare è stare attento a non scottarsi, perché Martin è abituato a brillare senza altri comprimari intorno e il suo passato è in grado di bruciare tutto ciò che gli sta troppo vicino.

Parker Andolfi è tanto vincente nel ruolo di esperto di contrattualistica e diritto finanziario, quanto è fragile nella propria solitudine e in una ricerca d’affetti che sinora è stata la principale causa della sua rovina. Lud il Rosso, il dom più esperto del Circolo, potrebbe riportare il giusto ordine nel caos in cui sta lentamente precipitando, ma prima Parker deve dimostrare di valere abbastanza per invogliarlo a fare un tentativo.

Segreti inconfessabili, faide familiari, gruppi societari da espugnare: le partite entrano nel vivo, le clausole iniziano a reclamare gli adempimenti più dolorosi… …e non tutti i giocatori sono disposti a pagare il giusto prezzo.

Questa la trama del Unfair Terms – Clausole Vessatorie, il secondo capitolo della serie Secret Agreements di S.M. May, pubblicato indipendentemente sia in versione cartacea, al prezzo di 10,00 euro, sia in ebook, al costo di 2,99 Euro.

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La May dimostra ancora una volta di essere un’autrice valente e poliedrica. Riesce a spaziare da una tematica all’altra risultando sempre credibile e preparata. Ogni volta che si avvicina a un argomento, lo descrive con accurata scrupolosità, rendendola credibile all’inverosimile.

Il suo stile asciutto e diretto permette di eliminare alcune zavorre del genere romance, ma non la sua struttura, anzi. Il romanzo acquisisce maggiore profondità.

La mescolanza degli argomenti creano una storia intensa che non risparmia colpi di scena né sviluppi inaspettati.
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Pertanto, se volete immergevi nell’intricato mondo finanziario di Noah e Parker non aspettate e leggete Unfair Terms di S.M. May.
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Cercatore d’oro – sesso e finanza nell'avvincente romanzo di Aleksandr Voinov

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Ecco la trama di  Cercatore d’oro, il romanzo di Aleksandr Voinov (traduzione di Grazia di Salvo, Triskell edizioni. Prezzo 3,37 Euro):  Nikolai Krasnorada conduce una vita da nomade. Lavora per una compagnia d’esplorazione ed è contento di non dovere mettere mai radici. Può essere pericoloso, così come gli è stato provato dalla sorella “anti – uomini”, dalla madre manipolatrice o da suo padre, veterano di guerra con diversi traumi alle spalle.
Quando il suo amministratore delegato lo manda a Toronto per concludere un affare con la LeBeau Mining, Nikolai incontra Henri LeBeau, erede del conglomerato di risorse e playboy cronico. Tra i due scatta subito, nonostante l’affare minacci di andare a monte e Nikolai sia restio a dargli false speranze. Henri lo considera Quello Giusto, ma lui accetta a stento la sua bisessualità, e impegnarsi non porterebbe a nulla di buono.
Nel momento in cui i LeBeau lanciano un’offerta pubblica d’acquisto per la sua compagnia, Nikolai e Henri si ritrovano agli opposti del tavolo delle negoziazioni. Fortunatamente (o forse sfortunatamente) per Nikolai. Henri non è interessato all’affare tanto quanto al suo cuore.

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Sin dalle prime battute di questo libro ci si rende conto che a scrivere è un uomo. Questo, a mio avviso, fa sì che il tutto sia credibile, oltre che apprezzabile e godibile, perché dimostra che chi scrive conosce bene i meccanismi che scattano fra uomini e non ha pudore a usare termini diretti per parlare delle parti intime o delle pratiche sessuali che intercorrono fra i due protagonisti. Un linguaggio maschile che serve a descrivere la relazione fra Nikolai e Henri nella loro completezza, anche gergale e fisica. 

Oltre a consegnare un’opera veritiera, l’autore dà al lettore un romanzo avvincente che segue una vicenda finanziaria fatta di squali e piccoli pesci, dove non sempre le grandi imprese sono più astute di quelle più piccole, e dove i valori e i principi, a volte, hanno la meglio sugli affari.
Una scrittura scorrevole e immediata che si regge su dialoghi importanti e credibili, senza aver bisogno di eccessive descrizioni per spiegare ogni singola sensazione. Una scrittura che sa emozionare, riflettere e, sì, anche eccitare.

Interessante è anche il modo con cui è stato affrontato il rapporto padre e figlio, lasciando capire come spesso questi legami risentano del passato di uno e dall’incapacità di considerarlo dell’altro.

Se c’è una piccola pecca da annotare – ma solo per completezza di analisi e non per voler trovare il pelo sull’uovo – è la tempistica con cui il rapporto fra Nikolai e Henri ha inizio. Mi spiego: Nikolai è un etero convinto che, così, di punto in bianco, cede alle lusinghe di Henri dopo nemmeno una giornata. Vero, molti rapporti iniziano così, ma dubito che un uomo etero che non si è mai sentito attratto dal suo stesso sesso, possa accettare di buon grado “un lavoro di bocca” da un altro uomo.  Anche i bisessuali - poiché è così che Nikolaj arriva a definirsi dopo il sesso con Henri - prima di arrivare a definirsi tali un pensierino su come possa essere stare con un uomo se lo pongono. Dato, però, che ognuno arriva alla consapevolezza della propria sessualità in maniera differente, anche questa dinamicità ci può anche stare e io non sono nessuno per smentirla.
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Cercatore d’oro è un romanzo che con la sua scrittura dinamica e diretta saprà conquistare quel pubblico aperto a tutti i generi e a tutte le forme narrative. Da leggere.
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“Capitale investito” - Geni della finanza, investimenti e sotterfugi. Un thriller a tematica gay nel romanzo di Aleksandr Voinov

A cura di Lilia Stecchi
Grafica di Giovanni Trapani

Oggi vi parlerò di un libro che ci porta a conoscere un mondo sconosciuto ai più, ma che grazie alle capacità dell'autore, e sicuramente con un po' di competenza nel settore, ci viene spiegato con semplicità e chiarezza, dandoci la possibilità di entrare nei meandri ignoti della finanza, senza che alla fine il nostro cervello sia andato in tilt. Ma prima di lasciarvi le mie impressioni sul libro volevo solo fare una piccolissima divagazione. Lasciatemi dire che non ringrazierò mai abbastanza la persona (lei sa chi è, o probabilmente lo immagina) che mi ha dato la possibilità di conoscere questo autore, così favolosamente poliedrico e altamente preparato e che l'ha fatto entrare di prepotenza tra quelli che hanno preso in affitto un pezzo del mio cuore. Con lui in passato mi sono sentita un pellegrino sulla strada per Gerusalemme ai tempi dei cavalieri Templari, per poi essere lanciata in avanti di moltissimi anni su una navicella spaziale alla ricerca di una pericolosa spia mutaforma. Proprio mentre scrivo i miei pensieri sul romanzo di oggi, grazie a lui mi trovo rinchiusa in un castello in Germania, quasi al calare del sipario sulla Seconda Guerra mondiale, in attesa di venire catapultata in futuro in un'altra sua bellissima storia. Per quei pochissimi che ancora non lo hanno capito sto parlando di Aleksandr Voinov, mentre il romanzo di oggi è “Capitale investito” (Tradotto da Martina Nealli – Self Publishing. Prezzo: 6,99 Euro).
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Questa la trama: Martin David, analista finanziario volenteroso ma inesperto, è l’ultimo arrivato nel team investimenti della Skeiron Capital Partners, società di private equity con sede a Londra.
Il suo capo, Francis de Bracy, è un noto genio della finanza, ma è anche prepotente e severo. Nonostante le sue bizze, Martin è attratto da lui dal punto di vista sia professionale che personale; peccato che l’uomo non ricambi.
In un ufficio dove le amicizie e il pedigree contano molto più di una laurea in economia fresca di stampa, Martin si sente disperatamente inadeguato – almeno finché non incontra l’enigmatico Alec Berger, consulente e gestore patrimoniale, che promette di aiutarlo a costruirsi un nome e una reputazione nell’ambiente della finanza. Martin è talmente affascinato dall’acume e dai modi raffinati dell’uomo che acconsente a passargli informazioni riservate.
Poi arriva la crisi. Le banche colano a picco, le compagnie finanziarie si aggrappano con le unghie al bordo del baratro, e la sopravvivenza della stessa Skeiron viene messa a repentaglio. Martin si ritrova nel mezzo di una battaglia per il controllo della società, dove non si combatte soltanto l’economia in declino, ma anche un nemico spietato che approfitta della situazione per uscire dalle tenebre e reclamare la sua preda.

La vicenda ha come protagonista Martin, un analista finanziario alle prime armi, con tanta voglia di farsi largo in un mare di squali, ma la poca esperienza lo porta a commettere alcune ingenuità. Ma sarà davvero così, oppure mira ad avere prima o poi un suo tornaconto? È certo che Martin vuole fare carriera in questo mondo impietoso, dove ci si lancia come avvoltoi sulle aziende in crisi per poter avere il maggior guadagno possibile. Nel frattempo cerca di assorbire al massimo tutto quello che il suo esperto e scaltro capo gli può insegnare, ma dopotutto è molto probabile che da lui potrà avere solo questo. Martin infatti prova una forte attrazione per Francis de Bracy, forse qualcosa di più dell'attrazione, ma il suo algido e bellissimo capo sembra non dare adito a nessuna speranza per il giovane analista. È anche per questo che Martin si lascia affascinare da Alec Berger, un libero professionista molto influente nel mondo degli affari, quasi un mercenario, disposto anche a giocare sporco per arrivare ai suoi obiettivi. E l'obiettivo attuale è quello di distruggere Francis, togliendogli tutto quello che ha, forse anche Martin.
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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
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Ci sarebbero tante cose da raccontare nello specifico, come la scena shock che accoglie il lettore già dal prologo, ma sicuramente andrei a togliere tutto il pathos e la sorpresa a chi vorrà leggere questo romanzo. Del mio amore per questo autore e per la sua scrittura ho già parlato all'inizio, l'unica cosa che posso ancora dire è che ha creato una storia che rispecchia totalmente la realtà, non ha stereotipato il mondo della finanza né l'ha trattato superficialmente. I personaggi sono tutti ben caratterizzati. Sia Martin che Francis, sia il fidato Carsten che il buon amico Josh non sono né invincibili né supereroi, ma hanno le loro debolezze, le loro sconfitte e le loro rinascite. In definitiva ogni personaggio mira alla felicità, alla soddisfazione sul lavoro, al successo, forse anche all'amore. Il solo Alec sembra andare contro tutte queste aspettative.
In conclusione mi sento di consigliare questo romanzo per la sua trama accattivante e articolata, per la sua tensione, la sua drammaticità, per il pathos, ma anche per la sensualità, per le scene hot e perché vi terrà per tutto il tempo con il fiato sospeso e incollati alla lettura.
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