Case editrici: Triskell edizioni - Intervista a Barbara Cinelli

Come, ormai, avete imparato con l’arrivo della prima domenica del mese torna anche la rubrica Case editrici. Come vi avevo anticipato ieri, la protagonista di oggi sarà la Triskell edizioni nella persona della sua fondatrice, Barbara Cinelli.
Prima di lasciarvi, vi anticipo che settimana prossima il blog avrà il primo week end monotematico di dicembre dedicato a Red Rose e al suo romanzo Perfect sensuality.

Case editrici
  Triskell edizioni
   Intervista a Barbara Cinelli


Nella foto:Barbara Cinelli
Barbara, hai iniziato a lavorare con la Dreamspinner Press come traduttrice, diventando l’adattatrice ufficiale di Cardeno C, poi, però, hai voluto aprire una casa editrice tua e hai fondato la Triskell Edizioni. Come è nata in te quest’idea e quale è stata la scintilla che ti ha spinto a portarla avanti?
Ciao, Francesco! Sì, ho iniziato lavorando prima come traduttrice e poi come coordinatrice italiana della Dreamspinner Press, ed è stata proprio questa seconda esperienza che mi ha dato lo stimolo per creare qualcosa di simile qui in Italia.
Lavorando per loro e avendo anche un contatto diretto con i lettori italiani mi ero accorta del desiderio sempre maggiore dei lettori stessi di leggere più romanzi M/M, di avere più titoli a disposizione, e nel panorama italiano c’era proprio spazio per una casa editrice che si rivolgesse nello specifico a questo genere di scrittori e lettori. E così ho deciso di riempire io questo spazio creando la Triskell Edizioni.

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Parlando della condizione in cui versa l’editoria italiana, ti sei pentita di questa scelta o per voi i dati che vogliono gli italiani dei cattivi lettori non sono reali?
No, non mi sono pentita della scelta, anche se di certo se ti imbarchi in un’impresa simile lo fai più per passione che non per il guadagno. Fatico a darti una valutazione dei lettori italiani in generale perché se dovessi prendere i risultati delle vendite dei libri non M/M ti direi che sì, gli italiani sono cattivi lettori, se invece guardo i risultati delle vendite M/M, direi che siamo soddisfatte. Forse si tratta semplicemente di trovare il filone giusto e i lettori giusti. O proporre i libri giusti.

Il catalogo della Triskell è così ricco di romanzi che citarli tutti è impossibile, tuttavia, voglio soffermarmi con te su tre autrici che i lettori de Il mondo espanso dei romanzi conoscono bene: Erin E. Keller, Viola Lodato e SM May. Ci parli come è nata la collaborazione della tua casa editrici con queste tre scrittrici e che cosa ti hanno insegnato le loro opere?
Erin E. Keller è stata la prima autrice M/M che abbiamo pubblicato e che ha offerto gratuitamente un suo racconto con cui in effetti è partita la produzione Triskell. Ha poi pubblicato con noi diverse opere e, a tutti gli effetti, è l’autrice italiana M/M più venduta e richiesta. Credo che molto sia dovuto al suo stile e alla profondità dei suoi messaggi, anche se presentati con una forma frizzante e divertente. La sua capacità è quella di far uscire i personaggi dalle pagine ed è una cosa che i lettori apprezzano molto.
SM May ha collaborato con noi un paio di volte e ha ottenuto buoni risultati sia con il suo racconto M/F, offerto gratuitamente agli esordi della Triskell, che con il suo M/M Nuvole. Una storia delicata e ben scritta.
Viola Lodato ha pubblicato con noi Come un libro aperto e collaborerà con noi anche in futuro con un romanzo del tutto diverso. Penso sia una giovane autrice molto eclettica. Personalmente credo che l’idea di fondo di Come un libro aperto sia davvero originale e potrebbe davvero essere utile come spunto ‘comportamentale’ per molti autori.

Una delle iniziative che apprezzo molto della casa editrice è quella natalizia: dall’anno scorso, infatti, raccogli le opere di diversi scrittori e li unisci nell'antologia Racconti sotto l'albero. Insomma, fai un regalo ai tuoi lettori. Come è nata l’iniziativa?
Mi è venuta in mente dal nulla. Devi sapere che io sono una persona estremamente creativa e la mia mente è sempre in subbuglio, sempre a cercare di creare cose, iniziative, progetti nuovi. Quindi quando si è avvicinato il Natale ho pensato che potesse essere bello fare un regalo ai nostri lettori, dimostrare – anche grazie al contributo degli autori che hanno deciso di regalare le loro storie – che non siamo solo qui a chiedere, ma anche a dare. Abbiamo curato l’antologia con la stessa attenzione che mettiamo per i libri che pubblichiamo e ti assicuro che per noi dicembre diventa così un mese infernale, ma è il nostro modo per ringraziare i nostri lettori. E sicuramente, per alcuni autori, è un modo per iniziare a farsi conoscere.

Con te voglio esaminare anche un altro aspetto. Molti autori scelgono di pubblicare le proprie opere senza una casa editrice. Questo fenomeno sta prendendo sempre più piede, anche perché in molti, dopo essere stati raggirati da casa editrici poco serie, hanno perso fiducia in esse. Credi che questo possa influire ancora di più sull’economia delle piccole e medie case editrici?
Da un lato sicuramente sì, se si parla di scrittori che hanno perso fiducia nelle case editrici. Perdere la possibilità di pubblicare un autore che potrebbe fare la differenza è una cosa che credo dispiaccia a ogni editore. Ed è un peccato che accada a causa ‘nostra’. Soprattutto perché una volta che un autore resta deluso è davvero difficile convincerlo a credere di nuovo nella professionalità di un editore. Non dovrebbe mai succedere una cosa simile.
Però ci sono anche gli autori che intraprendono questa via perché non sono stati accettati dalle case editrici e vogliono comunque vedersi pubblicati. Non penso ci sia niente di male in questo, perché in alcuni casi sono comunque testi meritevoli di essere letti, scartati dagli editori per motivi diversi.
Quelli che invece non apprezzo sono gli autori o aspiranti tali che pubblicano materiale oggettivamente scarso e non curato inducendo le persone a comprare i loro prodotti. Ci sono molti modi per farsi conoscere senza per forza dover pubblicare su Amazon e vendere il proprio libro. Si può benissimo creare un blog, un sito, postare i propri scritti e crearsi un nome. Così facendo non si è meno scrittori, si è solo un po’ più attenti ai lettori. Per autopubblicarsi c’è sempre tempo. Per quanto sia difficile da accettare, non tutti hanno gli strumenti o le capacità per fare gli scrittori.

Per concludere,  se un autore volesse rivolgersi alla tua casa editrice che cosa dovrebbe fare? E di contro che cosa garantisce la Triskell Edizioni allo scrittore?
Se un autore volesse rivolgersi a noi, basta che si colleghi al nostro sito. Nella pagina Invio manoscritti  troverà tutte le informazioni relative a ciò che cerchiamo per la nostra linea editoriale e le istruzioni su come procedere con l’invio del manoscritto tramite il form apposito.
Ciò che garantiamo agli autori è un contratto di pubblicazione digitale (e in cartaceo “Print on Demand” se il libro risponde ai requisiti necessari, di cui discutiamo di volta in volta con l’autore) solitamente di  cinque anni, rinnovabile di anno in anno.
La Triskell è una casa editrice non a pagamento, quindi operiamo senza richiedere alcun contributo all’autore. Se il manoscritto viene ritenuto idoneo alla pubblicazione, ci occupiamo di tutto noi, dell’editing alla pubblicazione, alla distribuzione. Nel nostro organico abbiamo poi una collaboratrice che si dedica ad aiutare l’autore nella promozione della sua opera.
Intervista: Francesco Sansone

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http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
Adesso anche in ebook. Qui