Pier Vittorio Tondelli - Weekend postmoderno: cronache dagli anni '80
Prima di lasciarvi al libro di oggi, voglio dirvi che mercoledì scorso su Goggler - Italian Gay Blogger è stata pubblicata la mia intervista in quanto vincitore della categoria libri all'interno degli Italian Gay Bloggers Award '14. Se non avete avuto ancora modo di leggerla, potete recuperarla da qui.
Titolo: Un weekend postmoderno: cronache dagli anni ‘80
Autore: Pier Vittorio TondelliCasa editrice: Bompiani
Prezzo: 9,35 Euro
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Sinossi dell’opera
Con "Un weekend
postmoderno" Tondelli ha elaborato il suo romanzo critico sugli anni
Ottanta, una lunga narrazione a scenari che racconta le mode e la musica, le
nuove tendenze artistiche e letterarie, le scoperte e gli entusiasmi, la
vitalità della provincia italiana in questo decennio. Per la sua ricchezza, per
la presa diretta che anima la scrittura tondelliana, negli anni, "Un
weekend postmoderno" è stato considerato un libro cult per le nuove
generazioni. Tondelli così lo ha definito: "Un weekend postmoderno è un
viaggio, per frammenti, reportage, illuminazioni interiori, riflessioni,
descrizioni partecipi e dirette, nella parte degli anni Ottanta più creativa e
sperimentale."
Ne parlo perché…
Questo nuovo lavoro di Tondelli di
cui parlo oggi ha la capacità di far viaggiare attraverso gli anni ’80, epoca
che è sempre al centro delle sue opere, permettendone di interpretare la
critica di costume attraverso una scrittura priva di banalità.
Inutile dire che i canoni della sua
scrittura sono presenti anche in quest’opera i quali si prestano, perfettamente,
alla narrazione di un periodo così controverso e allo stesso tempo di stallo
come lo è il penultimo decennio del 1900.
Pertanto ne parlo perché, ancora una
volta, la bellezza della scrittura di Tondelli non può non essere letta per
restarne affascinati.
Alcune note sull’autore
PierVittorio Tondelli nasce il 14 settembre del 1955 nella bassa
reggiana, a Correggio. Dopo la maturità si iscrive al DAMS di Bologna. Qui
frequenta, fra gli altri, i corsi di Umberto Eco e di Gianni Celati.
Fra il 1979 e il 1980 lavora alacremente ai primi racconti di
Altri libertini, che viene pubblicato da Feltrinelli all’inizio del 1980 dopo
un lungo e faticoso lavoro di revisione e riscrittura. Altri libertini ottiene
subito un buon successo di pubblico e parecchia attenzione da parte della
critica. Il contenuto sicuramente “forte” gli vale anche le attenzioni delle
autorità giudiziarie, che, appena tre settimane dopo l’uscita del romanzo, ne
ordinano il sequestro per bestemmie. Tuttavia la sua attività di scrittore
continua fino al 1991, dopo aver pubblicato ben 9 romanzi. Muore il 16 dicembre
del 1991. Viene sepolto nel piccolo cimitero di Canolo, una piccola frazione di
Correggio.
Wow, sabato Leavitt e domenica Tondelli, un weekend dedicato a due grandissimi scrittori :-)
RispondiEliminaHo già detto in un altro commento che secondo me Tondelli è uno dei maggiori scrittori del Novecento italiano, purtroppo sottovalutato, e che di lui vale la pena leggere tutto (infatti ho letto l'Opera Omnia pubblicata in due volumi da Bompiani).
Ho letto con piacere anche la tua intervista in quanto vincitore della categoria libri all'interno degli Italian Gay Bloggers Award '14, e ti rinnovo le mie congratulazioni!
Marco
Marco, ti confesso che questo week end è piaciuto anche a me che l'ho programmato. Due autori, così diversi, ma due grandi autori.
EliminaSu Tondelli hai pienamente ragione, ma purtroppo come sempre accede, ci si accorge di un talento solo quando questi non c'è più.
Grazie mille, mi fa piacere sapere che hai letto l'intervista; ovviamente grazie per le congratulazioni ^_^
A presto,
Francesco